di Lucia Paciaroni
Una serata costruttiva quella di ieri sera in occasione del settimo appuntamento della giunta itinerante, un’occasione di confronto e dialogo tra sindaco, assessori e cittadini. E’ toccato ai residenti delle Vergini esporre il lungo elenco di problemi del quartiere: tantissime criticità, ma dal sindaco è arrivata qualche buona notizia.
La sala del circolo Acli era molto affollata e la giunta itinerante si è conclusa intorno l’una. Toni polemici su molti aspetti, spezzati ogni tanto da simpatici interventi di chi ha cercato di sdrammatizzare piccole tensioni.
Il sindaco Romano Carancini e l’assessore alla Partecipazione Federica Curzi hanno subito spiegato il significato della giunta itinerante, “uno strumento per creare un rapporto più stretto fra amministrazione e territorio”. A rompere il ghiaccio è stato subito l’avvocato Francesco Gradozzi, presidente del comitato del quartiere Vergini, costituito nel febbraio del 2008, che ha letto un elenco di domande.
La prima riguarda “la presa in carico del quartiere con atto formale da parte del Comune” e “il motivo per il quale alcune opere non risultano ancora collaudate”, chiedendo se “secondo questa giunta, è ravvisabile una situazione di illegalità perdurante”.
E ancora, “il problema della carenza dei parcheggi”, chiedendo “se è stato preso in considerazione lo strumento dell’esproprio per ricavare nuove aree di sosta nei lotti ancora non edificati e per alcuni dei quali i permessi a costruire sono stati concessi più di dieci anni fa”. Altro problema sottolineato dall’avvocato Gradozzi è quello della “segnaletica orizzontale, ormai scomparsa dalla sede stradale ed il mancato collaudo delle opere di urbanizzazione, atti fondamentali per la messa in sicurezza dei cittadini e che aprono il fronte ad evidenti situazioni di rischio”, domandando anche se “questa giunta ha considerato il fatto che le conseguenze di eventuali danni a persone o cose potrebbero ricadere sull’amministrazione comunale?”.
Il presidente del comitato ha poi continuato sottolineando “se la polizia municipale, oltre ai responsabili per l’urbanistica e la viabilità, hanno mai considerato l’elevata pericolosità dell’incrocio sito tra via Falcone, via Livatino e via Chinnici” e il fatto che “i cittadini delle Vergini da anni pagano servizi di cui non possono beneficiare in maniera adeguata: dalla gestione del verde pubblico più volte lamentata nel corso dell’estate trascorsa, al sistema di raccolta dei rifiuti, alla manutenzione delle strade e alla condizione selvaggia di ingombro della carreggiata da parte dei cittadini che parcheggiano le auto dove non si dovrebbe”. Su questo ha aggiunto: “I residenti sono stufi e sono pronti a promuovere un’azione legale congiunta, anche attraverso associazioni dei consumatori. E’ necessario arrivare a tanto?”. Le ultime richieste avanzate riguardano uno dei problemi sollevato poi da tanti genitori, quello della “costruzione di una scuola sicura ed adeguata a raccogliere i tanti bambini che ora vivono nel quartiere”, chiedendo anche “come sono stati spesi i soldi provenienti dalla vendita di piazza Pizzarello e destinati alle opere sportive che avrebbero dovuto contribuire a fare di questo quartiere uno spazio abitativo all’avanguardia?”. Ed infine, “A che punto è il piano casa relativo alle Vergini?” e “quando potrà essere attivata una seria forma di raccolta differenziata?”.
Il sindaco Carancini ha subito risposto toccando uno dei principali punti, che scioglierebbe poi molti problemi: “Pochi mesi dopo il nostro insediamento, dalle lottizzazioni sono emerse delle criticità. Posso dirvi che l’amministrazione intende prendere in carico il quartiere e questo avverrà nel giro di un mese”. E proprio riguardo agli autobus, il sindaco ha annunciato che “la fermata dell’autobus sarà spostata prima della rotonda per collegarla con un percorso pedonale. Sarà un intervento abbastanza imminente”. “Altro intervento che vorremmo fare è quello di ricavare parcheggi dietro l’attuale polo universitario, per eliminare la questione delle auto parcheggiate lungo la strada” ha aggiunto. Sulla questione parcheggi, ha detto: “Non si possono realizzare, si può pensare a parcheggi sotterranei se qualche privato vuole farli, noi non siamo nelle condizioni”.
E poi ha affermato: “Riconosco che siamo in una situazione di criticità. Per quanto riguarda il piano casa, in pochi mesi dovrebbe essere sottoscritta la convenzione. Quindi entro i primi mesi del 2012 contiamo di avviare la variante e con questa lottizzazione ci sono elementi, tra cui la cessione di alcune aree, per far partire la realizzazione della scuola”. Dal pubblico, una signora ha sottolineato “i nostri figli sono ammassati in quella struttura, siamo stufi”.
Un signore ha chiesto di difendere la storia del quartiere, riferendosi alla “fontana e al vecchio cancello dietro la chiesa”. E ancora, sono stati chiesti “due semafori per limitare la velocità e l’asfaltatura dei centocinquanta metri davanti alla scuola”, “la regolamentazione del parcheggio davanti alla chiesa con segnaletica orizzontale”, “una soluzione per entrare da via Pancalducci alle Vergini”. Una mamma ha poi detto: “I miei figli saranno già grandi quando si costruirà la nuova scuola, ma almeno adesso occupatevi delle piccole manutenzioni, come le radici degli alberi che escono fuori dal terreno e sono un pericolo per i bambini”. E questo mamma ha anche invitato il
sindaco a pranzo alla mensa della scuola, “dove si mangia bene”, ma “così si renderà conto della situazione”. E ancora, altra richiesta quella dell’attivazione del semaforo all’uscita di Vallebona, su questo l’assessore Luciano Pantanetti ha detto: “Tra qualche giorno la ditta provvederà a programmarlo”. Tra le ultime domande, quella relativa ad “una struttura sportiva”, che “per il momento non è prevista”.
Il bilancio di questo incontro è sicuramente quello di un quartiere ricco di problemi, ma qualche intervento annunciato potrebbe allievare alcuni disagi dei residenti. Intanto i membri del comitato delle Vergini, rivolgendosi a tutti i residenti del quartiere, invitano chi volesse entrare a far parte del gruppo a scrivere a [email protected] o su facebook. La prossima giunta itinerante farà tappa nella zona di via Panfilo.
***
Intanto il Comune di Macerata, attraverso una nota stampa, ufficilizza che saranno trasferite le anatre del laghetto delle Vergini:
Pesci al posto delle anatre. Questo quanto avverrà nei prossimi giorni, per la precisazione il prossimo 24 ottobre, nel laghetto del quartiere Vergini.
Infatti, per salvaguardare la salubrità del laghetto, le otto anatre ancora presenti nello specchio d’acqua, verranno prelevate da un operatore specializzato e trasferite in un altro luogo idoneo messo a disposizione da un’azienda agricola privata.
Nel laghetto verranno collocati alcuni pesci che, oltre a rendere più accogliente il luogo, concorreranno anche a controllare il proliferare delle zanzare.
In questo modo, la soluzione scelta dall’Amministrazione comunale, dovrebbe risolvere contemporaneamente sia il problema relativo all’igienicità dell’acqua sia quello della presenza nella zona di animali.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
La prima riguarda “la presa in carico del quartiere con atto formale da parte del Comune” e “il motivo per il quale alcune opere non risultano ancora collaudate”, chiedendo se “secondo questa giunta, è ravvisabile una situazione di illegalità perdurante”.
Mettiamoci in fila Avvocato….
C’è ancora da capire se la Passeggiata (storta) di Viale Puccinotti ha avuto un collaudo (e cosa vi è precisametne ascritto, visto che prima la pensenza max era del 7% e dopo intervento di oltre il 12%) e se la Galleria delle Fonti questo collaudo l’ha superato…
🙂 🙂 🙂
Speriamo che questa nuova zona non sia nata male per finire peggio, anzi, speriamo che si possano risolvere al massimo i numerosi problemi esistenti.
Le anatre sono certamente un problema marginale ma insieme ai pesci, qualche gatto e i passerotti, un bel giardino col laghetto, in quella zona così nuova e ben posizionata, ci sarebbero state veramente bene.
E’ assolutamente insostenibile pensare che qualcuno possa avere progettato una così bella zona in un modo così disordinato e imperfetto.
A parte questo commento che dovevo ai miei vicini delle Vergini, mi sento di ringraziare chiunque ha avuto questa idea della giunta itinerante.
Sindaco e assessori che si avvicinano ai propri cittadini per capire da loro stessi i problemi della zona per poi impegnarsi per la soluzione, non è certo da tutti.
Non sono di partito e non conoscevo Carancini ma non mi pare sia il burattino che qualcuno voleva far credere o che vuole che sia.
L’impegno e l’entusiasmo del gruppo sono tangibili, e non è poco, considerato che non hanno di certo ereditato una situazione da favola.
Fintanto che si allenano a fare miracoli, “pretendiamo” che si impegnino al massimo per la città e per le critiche aspettiamo la fine del mandato.
Liana Paciaroni
Cara Lilly hai centrato il problema!!!!! ecco perchè Carancini da fastidio…..
proprio perchè non è il classico burattino messo lì affinchè “qualcuno” lo muova a suo piacimento……….
Si riuscirà mai ad avere un quartiere progettato con criteri d’avanguardia, con verde attrezzato e fruibile, con strade che non sono mulattiere, con un centro di quartiee polivalente e polifunzionale e…..possibilmente progettato da qualcuno che abbia un pò più di esperienza, oltre quella formatasi sulle costruzioni lego???
La risposta a Cerasi è …BOH!
Io sinceramente sono rimasta piuttosto spiazzata dal sapere che la nuova Scuola delle Vergini forse si farà con il perfezionamento del prossimo piano casa e con le entrate derivanti dalle nuove concessioni edilizie. Mi viene infatti da chiedere che cosa si è fatto dei soldi derivanti dalla precente lottizzazione, quella regolata dalla convenzione del decennio 1999-2009, visto che comunque, a logica, sarebbero serviti, anche se in parte, a garantire la realizzazione dei servizi di base ai futuri e attuali abitanti della zona. E’ il paradosso evidente che prima si vendono le case e poi eventualmente si costruiscono i servizi a supporto di chi quelle case le compra…. Sono preoccupata per questo modo generale di fare le cose alla rovescia , un modo che riguarda un po’ tutto. C’è il problema Consmari ed è emerso che sarebbe bello avere un inceneretore più grande con il quale produrre energia per tutta la città, però il Sindaco dice che non c’è la cultura di avere un apparato come questo in casa. Mi viene da dire che la cultura si costruisce facendo. E’ un po’ difficile spiegare ai cittadini che neppure fanno la raccolta differenziata (e quindi non ne conoscono i possibili vantaggi) che sarebbe bene avere un inceneritore (o come sia chiama) in casa in grado di produrre energia e ricchezza, come pure è difficile spiegare ad un bambino perché nel laghetto non c’è più acqua e le anatre le porteranno via tutte. Abbiamo cercato di spiegare alla Giunta che tra zero e cento ci sono tanti valori intermedi che potrebbero essere valorizzati. Io sinceramente spero che il confronto aperto e costruttivo rappresentato nell’analisi dei problemi e nel modo di presentarli, sia servito a tutti noi.
Certo, la Giunta itinerante è una bella iniziativa per conoscere i problemi strutturali dei quartieri, guardare in faccia la gente che non trova risposte nei fatti ai propri quesiti, ma non può essere il canale informativo di quelli che sono i problemi ordinari (e segnalati per altre vie a mezzo lettere ufficiali e stampa), altrimenti la domanda che ci siamo fatti in platea e che mi viene naturale porre è: a che servono gli apparati amministrativi, se noi cittadini dobbiamo accollarci l’onere continuo di rappresentare tutto quello che non funziona direttamente ai politici della Giunta?