Questa mattina Macerata, come altre 70 città italiane, è stata invasa da una moltitudine di studenti delle superiori, mobilitati contro le manovre economiche del governo e contro la dequalificazione dell’istruzione pubblica. A Macerata il corteo, convocato dagli studenti medi, ha visto la piena adesione e partecipazione del Movimento Studenti Macerata. Fra i manifestanti anche numerosi studenti universitari che hanno aderito alla protesta. Il corteo si è formato di fronte al Monumento ai Caduti in piazza della Vittoria e ha raggiunto piazza Cesare Battisti. “La manifestazione – secondo il Movimento Studenti – che si è svolta stamattina, per le strade del centro storico di Macerata, alla quale il Movimento Studenti ha aderito, unica tra le realtà universitarie, ha rappresentato un importante momento di passaggio, in vista della grande mobilitazione europea del 15 ottobre, che vedrà scendere in piazza movimenti per i beni comuni, precari, studenti, comunità locali in lotta. Grande è stata la partecipazione di medi ed universitari; in particolare, si è puntato l’indice contro le manovre economiche del governo e contro il tentativo costante di dequalificare l’istruzione pubblica. Le parole d’ordine degli studenti in piazza vertevano appunto su questi argomenti.
Nello specifico, il Movimento Studenti ha denunciato il costante calo dell’offerta formativa e dei servizi all’interno del nostro Ateneo, al quale si è contrapposto l’eccessivo aumento delle tasse universitarie. Inoltre, la situazione di precarietà dentro e fuori le Università, le scelte governative contenute nelle ultime manovre economiche, l’arroganza di chi denigra i movimenti di piazza ci costringono ogni giorno a fare i conti con una limitazione dei nostri diritti.
Per questo motivo, parteciperemo alla manifestazione nazionale del 15 ottobre, indetta in occasione della giornata europea dell’indignazione, invitando tutti alla mobilitazione e alla lotta”.
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Di seguito il comunicato stampa della Rete degli Studenti Medi:
Macerata c’è!
La manifestazione indetta per oggi dalla Rete degli Studenti Medi di Macerata ha avuto un successo insperato: son stati più di 500 gli studenti, medi e universitari, che hanno partecipato alla protesta che ha avuto luogo a Macerata come in tante altre città italiane, e a cui hanno partecipato addirittura anche ragazzi provenienti da altre città.
Il corteo, capeggiato da uno striscione con su scritto “ORA SIAMO NOI A CONTARE”, è partito alle 10.00 da Piazza della Vittoria e, attraversando Corso Cavour, via Garibaldi e via Matteotti, è infine terminato a Piazza Cesare Battisti alle 11.20.
Lì è cominciato il comizio, molto più partecipato e interessante rispetto all’anno scorso: tanti gli studenti di diverse scuole che hanno preso coraggio e hanno esposto ai presenti le problematiche dei loro rispettivi istituti, altrettanti quelli che hanno contestato il taglio dei fondi agli Enti locali, che colpisce non solo noi ma anche altri settori fondamentali come la sanità e l’edilizia.
Quest’anno, noi studenti, non protestiamo solo la Riforma Gelmini… in fondo, rappresenta solo la punta dell’iceberg.
Chiediamo che l’ambiente scolastico sia salubre e a norma, come vuole la Costituzione. Chiediamo che le nostre famiglie non debbano spendere cifre esorbitanti per la nostra istruzione: l’istruzione non è un privilegio, ma un diritto. Chiediamo che i trasporti siano efficienti e non costosi, che ci vengano concessi degli sconti per acquistare prodotti culturali o per accedere a luoghi culturali. Che ci sia la copertura totale delle borse di studio e che siano garantiti alloggi studenteschi sicuri, anche con il riutilizzo di edifici in abbandono ma a norma. Chiediamo, soprattutto, che siano stanziati fondi contro il precariato, perché non essere precari è la base su cui potremo creare famiglie ed essere soddisfatti di noi stessi, in futuro.
Stanno togliendo i soldi dalle tasche a noi e a chi soldi non ne ha più, come ai pensionati e ai nuclei familiari, ma fanno leggi ridicole contro l’evasione fiscale.
“Noi non siamo un ammortizzatore sociale” e questo è ciò che ci muove.
ce ne stanno di scuse buone per non andare a scuola e non studiare…!!!! questa mi pare buona.!!!!!….soprattutto se sponsorizzata dalla CGIL…..