di Alessandra Pierini
Nazzareno Antinori torna alla carica con la sua misura salva-Sferisterio. Il tenore si era candidato già lo scorso luglio per essere il direttore artistico del popolo maceratese (leggi l’articolo). La sua proposta artistica si componeva di 9 titoli, 19 recite, i migliori cantanti al mondo e ben un milione di euro di spese in meno rispetto al passato (leggi l’articolo). Antinori è stato ricevuto più volte dal sindaco di Macerata Romano Carancini e dal presidente della Provincia Antonio Pettinari ma a quanto pare le sue idee non hanno convinto più di tanto il presidente e il vice presidente dell’associazione Sferisterio. «Mi sono sentito un extraterrestre. Sono persone squisite ma non si sono voluti confrontare con me sulla stagione lirica – racconta Antinori – con tutti e due ho parlato di calcio. Pettinari mi ha chiesto di evitare spettacoli al Lauro Rossi e per me va benissimo, vorrebbe dire risparmiare altri 500 mila euro». Sui nomi che circolano con più insistenza per ricoprire il ruolo di direttore artistico dopo Pizzi c’è anche quello del regista Renzo Giacchieri che Antinori conosce e stima: «Giacchieri è un pezzo da 90. Magari venisse a Macerata, se fosse disponibile andrebbe preso senza indugio». Nonostante questo però Antinori sottolinea i vantaggi di avere un tenore come direttore artistico: «Chi si presenta per il ruolo di direttore conosce la differenza tra disfonia, afonia e raucedine? Tra sol diesis e la bemolle? Tra voce nasale, ingolata o intubata? Sa scegliere tra una voce, lirico, lirico leggera o drammatica? Ci sono molte persone che si propongono come sovrintendenti pur non essendo titolati. Un direttore artistico deve stare 300 giorni qui a Macerata per curare lo Sferisterio e guadagnarsi lo stipendio».
Il tenore è molto critico nei confronti di scelte e dinamiche dell’organizzazione della stagione di opera: «Io sono entrato in scena – spiega – per rompere un meccanismo che ha preso il via subito dopo Perucci ma mi sono reso conto in questi mesi che molti non vogliono che venga modificato. La metodologia deve cambiare dalla base e bisogna dare più spazio alle belle voci, ai marchigiani e alla volontà popolare. Io amo lo Sferisterio e lo volevo riportare nel circuito internazionale dove purtroppo non lo conosce più nessuno».
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Giustissimo quanto dice Antonori sula necessità di avere un “esperto” che sappia scegliere e capire “la differenza tra disfonia, afonia e raucedine? Tra sol diesis e la bemolle? Tra voce nasale, ingolata o intubata? Sa scegliere tra una voce, lirico, lirico leggera o drammatica? Ci sono molte persone che si propongono come sovrintendenti pur non essendo titolati.”
Però aggiungerei che visto che la Stagione ha anche un aspetto monetario e contabile sarebbe pure il caso che il direttore artistico abbia dimestichezza in analisi del bilancio, marketing, comunicazione, libri contabili e quant’altro….
Fatece un parcheggio co so sferisterio che ce guadagnate de piu’ ……….e diminuiteve lo stipendio che e’ ora
Anche in Consiglio d’Amministrazione c’è bisogno di esperti: tanto della contabilità quanto del Belcanto. E in questo Antinori ha stra-ragione. C’è bisogno di gente che abbia dimestichezza con la Musica: non solo con la storia delle opere, non solo con il gusto personale verso le arie o le romanze. Servono musicisti e anche musicologi, con titoli curriculari al di sopra di ogni sospetto. Insieme – è chiaro – a gente onesta e preparata a lavorare su bilanci e contabilità.
Serve gente che sarebbe in grado di barcamenarsi anche senza Pantalone alle spalle. E che in questo senso sappia supportare il nuovo direttore artistico, senza appiattirsi sulle sue scelte ma neanche contestandole sempre e comunque per principio.
Un atteggiamento così calibrato, così equilibrato, è possibile solamente se nel futuro CdA siederanno persone realmente competenti in cose di Musica.
Di greppie ne abbiamo abbastanza.
@ Filippo
Io non cedo si possa avedre un CdA dove ogni singolo membro sia, al tempo stesso, esperto musicologo, esperto contabile, esperto in marketing, esperto in scenografie, ecc. ecc.
Cioè un membro così, con tutte queste approfondite competenze, già sarebbe stato assunto in qualche più importante CdA (di musei, collezioni, teatri, ecc.) di New York, Londra o Tokyo….
Mi augurerei che il prossimo CdA dell’Ass. Sferisterio (oltre che essere in grado di gestire MOLTO meglio il bilancio) possa avere anche all’interno 1 singolo membro magari cultore di musica, 1 membro che capsica di pubblicità e marketing, un membro che si intenda di scenografie.
Insoma ci vorrebbe un pool di diverse “abilità” dove però il denominatore comune, di tutti i membri, sia quello di comprendere il bilancio, di decidere come impiegare i fondi, di cercare di razionalizzare le spese….
Tra l’altro avendo Provincia e Comune un uffcio stampa, nonchè essendoci una variegata struttura amministrativa all’interno dell’Associazione, poco capisco perchè pubblicità e marketing vengano dati agli esterni…
Bisognerebbe pertanto sfruttare (al meglio) le risorse interne (come ad esempio la sartoria, invece che affittare i costumi fuori) e presumibilmente bisognerebbe trovare forme di pubblicità diverse (visto che nei mesi precedenti alla Stagione la città di Macerata NON ha vagonate di turisti che devono essere informati, non credo serva a molto tappezzare Macerata di giganteschi cartelloni, locandine e cartoline.. come se il il maceratese -presumibilmente molto tonto e senza ricordi- dovesse essere, ogni anno, rieducato).
Lo so che probabilmente sto chiedendo troppo e, alla fine della giostra, ci ritroveremo presumibilmente con un CdA “politico” e non troppo dissimile dal precedente…..
……Chissà se, parafrasando la pubblità del SOF, nel prossimo CdA sentiremo la stessa aria o l’aria sarà diversa??
@ Cerasi
L’importante è almeno che – di aria in aria – questi che verranno non si diano almeno tante arie, specie se non hanno il curriculum al di sopra di ogni sospetto.
Parlo di musicologi sai perché, Gianfranco? Perché di scenografi alla più o meno bene, di operatori culturali alla meno peggio, e così via, se ne trovano sempre assai; ma la musica è un terreno scivoloso, nel quale non si può improvvisare con quattro puttanate. Chi è del mestiere (e non solo) ti sgama al volo. Sicché, vista la necessità estrema di un CdA serio e credibile – sia per quanto concerne le componenti atte al controllo delle voci economiche di spesa e di rientro, sia per quanto riguarda le professionalità competenti in ambito musicologico e teatral-musicale – ritengo che le due condizioni non siano separabili.
Quanto a promozione e marketing, ritengo non debbano essere competenze del CdA ma dell’Ufficio Stampa. Anzi: ritengo vada evitata con tutte le forze la commistione, sempre per evitare che dietro voci per così dire… allotrie… vadano ad imboscarsi non addetti ai lavori che tuttavia siano di passaggio presso le sedi giuste al momento giusto. Date le condizioni dello Sferisterio – e la congiuntura mondiale – non ce lo possiamo permettere.