La movida maceratese riprenderà da domani ad animare le vie del centro storico. Le movimentate serate universitarie, fondamentali per l’attività degli esercenti del centro, non sono invece gradite dai residenti che spesso, in passato, hanno protestato per i rumori e per gli atti vandalici.
I titolari dei locali del centro questa mattina hanno incontrato l’assessore Enzo Valentini, il capitano Tiziano Fattori della Polizia Municipale e un responsabile dell’Ufficio Ambiente. L’incontro è stato organizzato dal consigliere del Pdl Marco Guzzini che spiega: «Dopo la Giunta itinerante in centro storico, sono emerse le difficoltà dei gestori dei locali nel comprendere la normativa, oltre alle lamentele dei residenti. L’incontro di oggi ha avuto l’obiettivo di permettere che le serate si svolgano nella massima serenità e sicurezza».
nel corso dell’incontro sono stati ribaditi dai tecnici gli obblighi dei gestori che sono la chiusura alle 2 di notte, il non utilizzo del vetro al di fuori del locale e il rispetto delle norme in materia di impatto acustico.
I gestori hanno manifestato disponibilità, ma anche segnalato problematiche e possibili soluzioni. «Il pub – ha speigato il titolare delle Quattro Porte Fabrizio Scagnoli, non è un tipo di attività riconosciuto dalla legge, non è nè un bar nè un ristorante e per noi la chiusura alle 2 di notte è fortemente limitante». Fabio Morresi, titolare del bar Venanzetti ha sottolineato l’importanza della sicurezza interna: «Ho assunto dei buttafuori per le serate universitarie. Avrei potuto fare a meno di preoccuparmi della sicurezza ma credo sia un chiaro segnale di civiltà e di professionalità». Altro problema emerso con forza è quello relativo agli schiamazzi e agli atti vandalici che normalmente si concentrano dopo l’orario di chiusura dei locali. Ha portato la sua testimonianza Aldo Tesei del Bar Centrale: «Io pago mensilmente un servizio di sicurezza che mi fa stare tranquillo durante l’apertura. Dalla chiusura dei locali in poi basterebbe una pattuglia in giro per la città. Qui non c’è terrorismo, ci sono pochi vandali che si divertono a rompere le corna di una fontana».
Il Comune di Macerata intanto si sta impegnando a risolvere il problema con diverse iniziative: «Stiamo pensando di organizzare degli incontri con i residenti del centro – ha spiegato l’assessore Enzo Valentini – intanto già da domani partirà la sperimentazione di un nuovo servizio. Il giovedì sera metteremo dei bidoni, che saranno rimossi la mattina successiva, per la plastica e per l’indifferenziato nelle vie e nelle piazze più affollate».
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…curiosa l’affermazione che “i pub sono attività non riconosciute dalla legge” ergo sono fuori legge?!….
o si vuole fare intendere che possono essere senza regole’!?…. meditate gente!
Se si evitasse di continuare a dare da bere fino alla chiusura a coloro che sono visibilmente ubriachi (e talvolta alnche impasticcati) magari ci sarebbero poi uno o due vandali in meno che vanno a fare casino in giro….
Gianfranco Cerasi è un amico, lo conosco da una vita. Tuttavia quando commenta in materia di droga lo strozzerei. Questa volta, però, il suo commento sull’alcol lo condivido al 100 per 100.
Aggiungo che gli esercenti dovrebbero anche rispettare il divieto di dare da bere ai minorenni, e dovrebbero rispettare gli orari di chiusura. Se poi nelle zone della movida stazionasse nelle ore giuste (e sottolineo: nelle ore giuste, cioè non certo alle 10 o alle 11 di sera), qualche macchina dei vigili urbani, dei carabinieri e della polizia, allora gran parte dei problemi sarebbero risolti. Sarebbe così rispettato il sacrosanto diritto dei residenti al riposo notturno e non subire stupidi danneggiamenti, e l’altrettanto sacrosanto diritto dei ragazzi di divertirsi e frequentare i locali che prediligono. Dimenticavo: qualche agente o carabiniere in borghese che facesse un giro notturno nelle zone più calde, attento a cogliere attività di spaccio, notevolissima in particolare nella serata del giovedì, sarebbe pure necessario.