La scuola di via Panfilo (nel riquadro Francesca D'Alessandro, consigliere comunale di Macerata è nel Cuore)
“La scuola di via Panfilo è in pericolo?” chiedevano in un intervento (leggi l’articolo) dei giorni scorsi i consiglieri D’Alessandro e Nascimbeni (Macerata è nel Cuore) e Giorgio Ballesi. “Da alcune dichiarazioni dell’assessore Luciano Pantanetti sembrerebbe di no – dice Francesca D’Alessandro – visto che ha dichiarato testualmente che il corpo che ospita la scuola primaria è in perfetta sicurezza secondo la perizia dell’ingegner Spada. Ma noi siamo andati a vedere questa perizia che dice altre cose: innanzitutto l’ingegner Spada scrive che la struttura nel suo complesso si mostra quasi sempre più debole nei pilastri e più resistente nelle travi di impalcato e tale situazione aumenta tale situazione aumenta sicuramente la vulnerabilità sismica dell’edificio. Ci sono poi alcune gravi vulnerabilità strutturali variabili da corpo a corpo (in tutto sono tre, ndr) che richiedono un importante intervento di rinforzo strutturale e di adeguamento sismico che vada a sistemare definitivamente le criticità precedentemente descritte. L’ingegner Spada indica poi alcune proposte di intervento per garantire il normale utilizzo del complesso scolastico” .
L’assessore Pantanetti ha anche lanciato l’idea di comprare dall’Ircr la scuola S. D’Acquisto di via Panfilo per intervenire in maniera radicale, “ma nel frattempo come facciamo a stare tranquilli noi genitori?”, si chiede Francesca D’Alessandro: “ Io non voglio creare allarmismi ma dire che la struttura è in perfetta sicurezza è gravissimo, l’assessore dimostra di non conoscere neppure la propria documentazione, lo invito a fornirmi documenti che smentiscono quello che ho detto. Se non lo farà saremo costretti dall’ennesimo silenzio a inviare un esposto alla Procura e alle autorità competenti. Lo abbiamo già preparato. Ho raccolto il parere di altri esperti che, in linea con quanto scrive l’ingegner Spada, sostengono che la scuola ha bisogno di interventi urgenti. Lo dico come consigliere comunale e anche come mamma visto che da quest’anno porto mia figlia in prima elementare in questa scuola, molto rinomata sotto il punto di vista didattico. Noi genitori non possiamo però restare tranquilli di fronte a una perizia come questa. Abbiamo raccolto una cinquantina di firme in soli due giorni, non si possono minimizzare situazioni come queste”.
Già lo scorso giugno il dirigente scolastico Silvana Bacelli aveva inviato una lettera all’amministrazione comunale per sollecitare un intervento. “Per quanto mi riguarda – conclude Francesca D’Alessandro – ricorrere ai mezzi di comunicazione per segnalare queste cose magari può sembrare non appropriato ma visto che l’amministrazione comunale resta totalmente sorda a fatti di tale gravità per noi era l’unica strada da seguire anche nell’ottica di una politica che vuole sensibilizzare e rendere partecipe la cittadinanza”.
m .z.
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…chi va di carta….perisce di carta…non l’avete ancora capito ?…..chi mangia sulla carta bollata…sui quesiti….sui ripensamenti…..sul contraddittorio politico…..ve lo siete mai chiesto ?
ho due figli che vanno nella scuola di via panfilo e personalmente proporrei a tutti i genitori di accompagnare lunedi mattina i propi bambini nei locali del comune in piazza della libertà e far svolgere le lezioni li.
cosi il palazzo comunale da circo diventerebbe scuola e sicuramente più utile alla città.
…sic rebus stantibus…grande figura dell’assessore Pantanetti..
Poesse che cianno rajò, ma da quando sti consiglieri so diventati ingegneri? Per me dietro c’è qualcunardro
Non ricordo quando è stata costruita la scuola di via Panfilo, ma tutti gli edifici di Macerata costruiti prima del 1985 non sono antisismici, perché sino a quella data Macerata non era considerata zona sismica.
L’ amm.ne si mostra ancora una volta disinformata, se non reticente, o addirittura bugiarda. Si può ricordare che le false comunicazioni rese ad un pubblico ufficiale, come è un consigliere comunale, costituiscono reato?
Le dichiarazioni di Pantanetti fanno peraltro il paio con le reticenze del Sindaco nell’intervista videoselezionata da questo notiziario.
Il Sindaco ha rivendicato la sua piena aderenza alla politica della amm.ne Meschini, quindi confessa la sua correità, finora messa in ombra dal famoso slogan elettorale “Si cambia storia”.
Vorrei in particolare chiedere al Sindaco di rispondere con chiarezza sui seguenti argomenti:
1) Le risulta che le passate amministrazioni hanno rinunciato a qualcosa come 200 milioni di euro per opere pubbliche? In particolare:
A) 150 mil. di € per la revoca del decreto di finanziamento ex Piano di ricostruzione per la realizzazione dell’intervalliva Piediripa – Villapotenza, revoca chiesta dal Comune dietro sollecito “criminale” (perchè contrario agli interessi della città) dell’allora sottosegretario all’ Ambiente e consigliere comunale V.Calzolaio. Si tenga conto che alla ditta concessionaria il C.d.S. ha riconosciuto e liquidato 2.000.000 (duemila) miliardi di £ per l’illegittimità della revoca operata;
B) 50 mil di € (salvo errore per difetto) della soc. Quadrilatero sdegnosamente e “criminalmente ” anch’essi rifiutati dall’Amm.ne Meschini, destinati alla realizzazione del collegamento Colbuccaro – Pieve -Villapotenza, inclusa la galleria delle Fonti e la soluzione della barriera ferroviaria di Collevario.
Per contro, ora il Sindaco ammette la stoltezza assoluta del sacco irreparabile del territorio maceratese, conseguito con la Valleverde, la minitematica, il Piano casa, le licenze in deroga, gli accordi di programma. La devastazione permanente del territorio con l’astrale sovradimensionamente delle necessità abitative locali, riconosce ora l’ex capogruppo del Pd, doveva servire a far cassa per realizzare le stesse opere già finanziate dallo Stato, finanziamenti rifiutati dall’amministrazione in ossequio servile e vigliacco delle indicazioni regionali e nazionali del PD. In una parola, il P.R.G., strumento di pianificazione urbanistica, è stato scientemente distorto a fasullo strumento finanziario. Le altre conseguenti scelte sono state anch’esse scellerate e disastrose per l’interesse comunale. Dopo quella appena indicata, c’è stata la dolosa previsione di milioni di mc di cemento, la fasulla previsione di incassi milionari inserita in bilancio come entrate derivanti dal saccheggio delle bellissime vallate e dalla strozzatura delle arterie di accesso alla città (Via G. Valenti, via Pace, via Pancalducci,etc.
Il commento rischia di allungarsi troppo, per cui mi fermo qui. SINDACO, una sua dichiarazione sulle RESPONSABILITA’ relative potrebbe costituire per Lei una autocritica liberatoria.
grandissima francesca!
“Macerata è nel cuore”, avanti così!
Nascimbeni e Macerata nel cuore tutta, sta facendo bene, e non fa cose strabilianti, fa piccolo cose per i cittadini. Bravi!
Non so esattamente quando venne costruita la scuola di via Panfilo; vorrei però correggere quanto affermato dal sig. Munafò. Tutti i comuni della provincia di Macerata (tranne Caldarola che già lo era) vennero classificati sismici nell’aprile 1983 (e non nel 1985). Comunque se c’è un ingegnere che sta seguendo il monitoraggio dell’immobile, è opportuno che l’Amm/ne Comunale faccia eseguire tutti gli accertamenti che il caso richiede per rassicurare i genitori.
Non si potrebbero monitorare tutti i plessi scolastici presenti in città poichè mi sembra che molte scuole, materne, elementari, medie e superiori non è che siano state proprio costruite l’altroieri e, nel corso degli ultimi 30 anni, un pò di scossettte ce le abbiamo avute anche noi a Macerata????
Appoggio incondizionatamente la battaglia del consigliere Francesca D’Alessandro.
Sono anni che protesto e dico che la scuola di via Panfilo non è sicura, sin dalla prima giunta Meschini.
Capisco la preoccupazione dei genitori, anche io ho portato in quella scuola i miei due figli, di cui una ha finito le elementare l’anno scorso.
Un solo appunto: avrei preferito che la D’alessandro fosse intervenuta qualche tempo fa e non solo adesso che la figlia fa la prima elementare.
@ ariesmc
Un appunto al suo ultimo appunto: premesso che la sua sottolineatura è lecita, viene da chiedersi se prima la D’Alessandro fosse a conoscenza di questa problematica (perché, a dispetto dei desideri, non è che si possa sempre sapere tutto). Forse hanno ragione quelli che parlano di scollatura comunicativa tra amministrazione e consiglio…