Inizia con il caldo ancora estivo e il sudore delle ragazze, la nuova stagione della Pallavolo Macerata Volley, squadra militante nella serie D. Al via per la terza stagione agonista, la squadra allenata da Maurizio Marega è pronta per una nuova avventura e con l’idea di disputare un campionato sempre più competitivo, ad alto livello sia agonistico che tecnico. La società può contare su un organico completo di 12 ragazze eterogeneo per età anagrafica e omogeneo per motivazione, quella che punta all’obiettivo minimo di centrare i play-off e per poi dare il tutto per tutto ad ogni fischio di inizio. La rosa è composta da: Nadia Ruffini, Camilla Clementoni, Rosita Bugiolacchio, Elisa Bonfigli, Eleonora Santoni, Giulia Lattanzi, Sara Flamini, Francesca Falchi, Arianna Trasarti, Michela Pagnanini, Laura Tonti e Elena Cingolani. Il giusto mix tra esperienza e talento giovanile, ciò che serve per far tornare in auge la pallavolo femminile a Macerata. La società dilettantistica di Macerata ha programmato tutto il nuovo anno sportivo 2011/2012 con corsi di mini volley, a partire dall’età di 6 anni fino agli 11, partecipazione al campionato di Under 13, Under 14 e Under 16; molto è l’impegno e forti sono le motivazioni sia da parte della dirigenza che dalla parte degli allenatori e non da ultimo da parte delle giocatrici. La macchina sportiva è stata azionata, ora non resta che scendere in campo e crescere ancora sia attraverso il risultato sportivo sia attraverso la qualità offerta a tutte le bimbe e le ragazzine che scelgono di coltivare il loro sogno pallavolistico.
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Ora a campionati finiti la Bancamacerata volley, oltre a non aver vinto nulla ( a diff.za degli anni passati ), non ha mantenuto nessuna delle “promesse” scritte nell’articolo.
I campionati minori sono stato condotti con atlete che oltre a non allenarsi mai insieme, sono state mandate in prestito in altre società e si ritrovavano insieme solo il giorno della partita. Per quanto riguarda la serie D ho avuto il “piacere” di seguire solo due partite per motivi di vicinanza, a Treia e a Monteccassiano…..ho visto allenatore in panchina dare calci a tutto ciò che gli capitava a tiro, atlete che in campo sono state sul punto di venire alle mani, bestemmie durante la partita e pianti isterici a fine partita.
Forse è proprio vero che le squadre rispecchiano allenatori e società.
Quindi se la prerogativa principale di questa società è far crescere così i giovani, credo sia giunto il momento di cambiare rotta.