(fotoservizio di Guido Picchio)
Il primo raduno nazionale dei carri funebri è stato un vero “mortorio”. L’insolito appuntamento era stato proposto dagli organizzatori come una kermesse unica nel suo genere che doveva unire tradizione, arte funeraria e motori, in realtà in pochi hanno risposto all’appello e dei 50 carri attesi in piazza della Libertà a Macerata in realtà ne sono arrivati solo 7 anche se forse qualcuno si aggiungerà lungo il percorso. La lunga processione (doveva essere di 8 chilometri) si è così ridotta in un piccolo corteo carente anche dal punto di vista storico. I veicoli d’epoca mancavano, unica eccezione un carro proveniente dall’Abruzzo, con tanto di fiori, e non si è neanche vista la carrozza napoletana, usata in un film di Vittorio De Sica, più volte promessa dal comitato ma mai arrivata a Macerata. In compenso numerose sono state le polemiche, sia quelle di alcuni cittadini che non hanno affatto gradito che il salotto buono della città fosse utilizzato per una manifestazione macabra (“A Civitanova fanno Vita Vita e noi portiamo la morte in piazza” ha vociferato qualcuno), sia quelle dell’organizzazione del Primo Raduno Mondiale dei Carri Funebri, previsto per il 18 settembre a Monsano e destinato ad entrare nel Guinness dei Primati. Gli anconetani infatti rivendicano di essere stati i primi ad avere l’idea, poi fatta propria da Flavio Bergamelli, patrono bergamasco dell’incontro di oggi.
Prima di iniziare la marcia, Flavio Bergamelli, impresario funebre di Bergamo ha spiegato il senso dell’iniziativa: «E’ un evento che vuole superare lo spirito goliardico di matrice anglosassone per dare voce ad una figura professionale spesso considerata scomoda e tabù, appunto quella dell’impresario funebre che fa il suo lavoro con passione e rispetto. Vogliamo anche far passare il messaggio che il nostro è un mercato libero e ognuno può rivolgersi a qualunque impresa, senza costrizioni. Una parte del ricavato della giornata sarà devoluto all’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada Onlus perchè comunque vogliamo far capire che teniamo al bene degli altri ed è anche nostro interesse la sicurezza delle strade ». Davanti alla chiesa di San Paolo è stato posizionato in un bus-carro attrezzi per il recupero stradale e ovunque campeggia il logo dello sponsor “Scrigno del Cuore”, novità del settore brevettata da pochi mesi.
Il suo inventore, Cristian Calandrini, impresario di L’Aquila, mostra orgoglioso un cofano in legno sul quale sono stati intagliati 53 cuori e ne illustra il funzionamento: «I cuori in legno sono rimovibili e durante la cerimonia, un valletto riporrà i cuori in una scatola da gioielliere e ne consegnerà uno ad ogni familiare. Al posto dei cuori saranno inseriti nelle fessure dei cuoricini in cartone sui quali ognuno potrà lasciare la sua dedica. I cuori eventualmente avanzati saranno riposti in una elegante scatola più grande che sarà consegnata alla famiglia». Lo Scrigno comprende un kit completo di ogni necessità. C’è la pettorina per il valletto di cerimonia, il libro delle firme personalizzabile, i cuori in cartone e anche adesivi e per finire un rosario con grani a forma di cuore e una maneggevole borsa a tracolla. «Lo proponiamo dallo scorso luglio – spiega Calandrini – e c’è molta richiesta». Il cuoricino in legno nella scatola è rimasto a lungo esposto nel carro. «E’ una bomboniera» ha azzardato una anziana signora. Immediata la risposta di un maceratese: «Una tomboniera piuttosto».
Mentre gruppi di turisti, curiosi per la strana iniziativa, si sono fermati per qualche scatto, anche il Prefetto Vittorio Piscitelli, in bicicletta, si è avvicinato ai mezzi: «Ho un pessimo ricordo dei funerali, a Napoli erano veramente macabri e partecipava anche la banda. Vedendone diversi, di vari colori e forme non può che venirmi in mente la “livella di Totò”» .
Se lo slogan del raduno nazionale di carri funebri è “il primo raduno non si scorda mai”, Terenzio Palanca di Santa Maria Nuova di slogan ne ha parecchi tanto da coprire un furgoncino giallo che per tutta la mattinata ha promosso il contro raduno di Monsano che si svolgerà il prossimo 18 settembre: “Piano piano tocca a tutti, anche se ti tocchi” è la scritta più in evidenza sul suo pullman. «Bergamelli ha saputo della nostra idea e l’ha fatta propria – ci dice Palanca – ci aveva proposto di usare la nostra mailing list e di organizzare il raduno insieme, noi abbiamo rifiutato e lui ha anticipato la nostra iniziativa con il raduno di oggi. Comunque non si può parlare di raduno con così pochi carri e l’evento per il Guinness vedrà una partecipazione molto più numerosa. Per scaramanzia non vi diciamo quante, ma abbiamo già ricevuto moltissime adesioni. Nel corso della manifestazione faremo anche il primo annullo filatelico del settore. Siamo qui oggi per far sapere a tutti quanto è accaduto».
Le logiche umane ed aziendali, insomma, non hanno nulla a che fare con la pace dell’eterno riposo.
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Un simpatico raduno di necrofori: mors tua vita mea!
Quale sede migliore di una città in agonia?
BUUUUUUU
Manco quando se parla de morti…argomento adorato dai maceratesi riusciamo a sembrare una città…viva
e bravi che mi avete copiato la frase! almeno invitatemi oggi è stata una noia mortale a casa! 😀
Solo 7?……. Giusti giusti per la GIUNTA
e ci sarebbe mancato pure che non fosse un mortorio!!!!!!l’idea,poi,dei pezzi di feretro da ricordo mi fa venire i brividi!!!!non so a voi……
Ci vorrebbe Luciana Litizzetto. Vorrei nome e cognome degli organizzatori e soprattutto di chi ha autorizzato la cerimonia iettatoria… ma mi facciano il piacere avrebbe detto Totò….
…. e comunque persino con i cassamortari si è fallito lo scopo: -43!!!!!
Flaiano scrisse una volta “Era un funerale così povero che forse nella bara, non c’era nemmeno il morto”
…e’ stato un raduno così povero che non c’erano neanche i carri funebri!
mah..io potevo anche capire se fossero stati carri funebri antichi o con delle peculiarità particolari, qualcosa che ricercasse nella nostra storia scene inaspettate di un approccio diverso col funerale… col solo scopo di entrare nel guiness, giustificandosi con un”in america si fà”….come se non bastasse è inascoltabile, o meglio illeggibile, quello che va in giro cercando di pubblicizzare col carro funebre un prodotto di così tanto cattivo gusto come un pezzo di cassa da portarsi a casa…esiste una tradizione di “ricordi” dei funerali che però girano intorno all’immagine del defunto accompagnata a preghiere rosari ecc….ma portarsi via un pezzo della cassa…ma và….ma da dove è uscito fuori questo!!
Poesse un mortorio, ma le macchine delli carri funebri adè studiate ed è pure belle e pò sempre imprese so no?
Il Dott, Liuti nel suo ultimo corsivo e nel suo ragionare su un eventuale rimpasto di giunta ( pare oggi scongiurato dopo la riunione di ieri) scrive a un certo punto: “Poniamo insomma che Irene Manzi ceda il suo posto di vicesindaco a Narciso Ricotta. Che vantaggi ne trarrebbe la cittadinanza? E aggiunge” Magari potrebbero essercene, ma per quale motivo i cittadini maceratesi ne sono tenuti all’oscuro? “
Ora , io non so che vantaggi trarrebbe Macerata se al posto della Manzi vicesindaco andasse Narciso Ricotta, però – dopo tante battute ilari mi aggancio a questa manifestazione per dimostrare che le differenze possono sì starci eccome, pur tra soggetti diversi di uno stesso partito- se al posto della Manzi come Assessore al Turismo, Cultura e Centro Storico, andasse il Narciso Ricotta di turno ci andasse quindi un altro assessore X, magari si trarrebbero dei vantaggi evidenti, che dunque nessuno dovrebbe venirci a spiegare.
Per esempio, magari un’iniziativa come questa che di per sè è quel che è, se buttata in piazza così tout court , che va solo a sapere di mercificazione motorizzata di sorella morte ( non parliamo dei deleteri cuoricini intagliati nella cassa da morto orgogliosamente vantati come sua idea dal necroforo nella foto, destinati ai familiari delle vittime della strada e rinchiusi in una graziosa scatolina a mo’ di bomboniera da portarsi a casa , sostituiti quindi da quelli in cartone negli spazi rimasti vuoti sul cofano della bara…. ma tu pensa che contorsionismo mentale…. una sorta di revival di “Tre metri sopra il cielo” , alla Moccia, solo che anziché sopra il cielo, tre metri sotto terra (( parentesi nella parentesi: fino a che punto l’ipocrisia di chi per mestiere trasporta ogni morto e quelle stesse vittime quindi, anche, guadagnandoci sopra il suo bel suo))
Ma riprendo il filo.
Dicevo. Magari un’iniziativa come questa che di per sè è quel che è, se buttata in piazza così tout court, se invece fosse stata elaborata e confezionata a dovere, poteva anche funzionare con l’altro ‘assessore X e trasmettere qualcosa, anche belle emozioni e ricordi positivi. Ma va dato un senso a tutto. Non puoi prendere e raccogliere su tutto e gettarlo in pasto così com’è , come viene.
Vuoi farla perchè la ritieni originale? Perchè sarà costata poco o niente ospitare tale raduno per le casse comunali? Bene. Allora lavoraci sopra di corteccia., impegnati.
Intanto la data, non è quella più indicata. Tratta con tutta l’organizzazione e vedi se riesci a combinare di farla in un momento più opportuno, per esempio, farla coincidere con Halloween ormai ben introdotta in tutta Italia.
1) perché entrambe di tradizione anglosassone
2) per andare a collegarla con un qualcosa che appartiene anche alla nostra tradizione
Quindi già cominci ad immaginare tra quali fette di tradizione , porre la pillola amara di suo.
Cosa meglio allora, che coinvolgere la popolazione del centro storico, le botteghe, i negozi con una suggestiva presenza sui balconi, davanti le vetrine, su per le scalette, sui monumenti, di belle e grosse zucche arancio intagliate e con dentro la candela, come si faceva nelle nostre campagne? Lanci il tutto la sera prima di ospitare il raduno, colorando il centro di zucche arancioni accattivando così anche i tanti giovani che si mascherano per Halloween, e già per la mattina dopo, lo hai introdotto ma dimezzato nel suo effetto “ cruditè” come invece è stato.
Ma non basta.
L’iniziativa va anche legata a un tema, a un concetto che faccia da ponte per una autentica riflessione nel pubblico che andrà a partecipare incuriosito.
Lo cerchi dove vuoi: nell’arte, nella letteratura, nella religione, nella filosofia, lo accompagni con incontri e conferenze e se ti viene in mente come me in questo momento, che questo tema possa essere il nostro “viaggio terreno”, col suo trasporto fisico anche, dalla culla alla morte, accanto ai motori dell’ultimo saluto , ci inserisci una mostra con tutte le prime ruote che accompagnano il nostro esordio alla vita. Affianchi, quindi bilanci l’altro raduno, con una rassegna parallela stabile di carrozzine d’epoca fino ai giorni nostri, bella da vedere, piacevole da ricordare, capace di smorzare ( ed esaltare la vita) l’altra presenza funebre.
Tutto questo hai già improvvisato mentalmente, potrebbe andare, ma sentita l’ organizzazione la data del raduno dei carri funebri non riesce a coincidere ,con Halloween. Bene, non si fa oppure per stare nella data disponibile del 4 settembre., se proprio lo voglio fare, m’invento sopra qualcos’altro e magari tengo in piedi solo l’idea della mostra parallela di carrozzine d’epoca.
E’ solo una bozza d’idea improvvisata questa mia, intendiamoci, ai miei soli fini dimostrativi di eventuali vantaggi pratici e concreti in quell’ eventuale scambio di persone ipotizzato dal Maestro Liuti.. E magari appunto, l’assessore X al posto della Manzi, avrebbe fatto anche di meglio di questo mio canovaccio d’idee.. Ma sicuramente meglio, di come è stato fatto.
“Capisci” , ci vuole andare più lontano prima di mettere in piazza le cose; Magari riflettere sul concetto di vita innanzitutto, per arrivare a quello opposto che vuoi propinare sotto forma di lungo corteo di motori funebri. Magari ti aggrappi a tutto per arrivarci, ricorri nel tuo archivio di dati personali a Giorgio Agamben, anche – per esempio ancora – col suo concetto di “ Nuda vita” , e qualcosa ti viene di elaborato per fare di meglio che …Venite, avanti, ecco la nostra piazza centrale, ma prego. Alle 9 però ,siate puntuali mi raccomando, che dopo ho da fare la Festa medievale delle Canestrelle.
Magari, almeno assicurati che vengano tutti quelli previsti.
Magari.
@Tamara
non ci stiamo a girare intorno. La domanda diretta da porre è: “preferisci pezzi di Ricotta o filetti di Manzi? Si apre la concertazione interna al PD, da allargare poi alla coalizione, in una con incontri privati e sondaggini vari, ma si decida una buona volta! La città è in spasmodica attesa.
mus, fai sempre domande difficili tu!
….io salterei direttamente il secondo.
Comunque, basta qui , a dare troppe idee, perchè poi come i giapponesi gli viene bene fotografarle, in mancanza delle loro.
Anche se tutto, ogni sforzo esterno , mi sa tanto che per loro che governano, tanto per Macerata, è come tirare le famose perle…..