Alla trentenne napoletana che ci aveva provato i primi di aprile (leggi l’articolo) era capitata la stessa sorte. Le manette, per lo stesso tipo di reato, sono scattate ieri anche ai polsi di un suo conterraneo di 24 anni. Entrambi pensavano di aver trovato dalle nostre parti delle facili prede per mettere a segno le loro truffe ai danni delle banche, ma non avevano fatto i conti con l’acume e l’attenzione degli impiegati degli istituti di credito maceratesi.
Nel pomeriggio di mercoledì, gli agenti della Squadra Mobile sono stati contattati dal direttore dell’agenzia della Banca della Provincia di Macerata in corso Cairoli a Macerata. A destare i sospetti del funzionario dell’istituto di credito il fatto che alcuni giorni prima si era presentata in banca una persona che aveva aperto un conto corrente, esibendo documenti sulla cui autenticità c’erano forti dubbi.
Il cliente si sarebbe dovuto presentare nella mattinata di giovedì per perfezionare l’incasso di un assegno bancario di 13.750 euro e per questo il direttore ha chiesto l’intervento della Polizia.
Puntuale come un orologio svizzero, alle otto e mezza di ieri mattina il giovanotto si è presentato in banca dove, però, ad attenderlo c’erano anche i poliziotti.
Gli agenti gli hanno chiesto i documenti e il 24enne napoletano ha risposto di esserne sprovvisto, dichiarando i dati anagrafici comunicati alla banca all’atto dell’apertura del conto corrente. A questo punto, il giovane è stato portato negli uffici della Questura per essere identificato con certezza.
Una volta dentro, ha consegnato agli agenti i documenti di identità che aveva utilizzato per le operazioni bancarie, accuratamente nascosti all’interno di una scarpa: una patente di guida risultata intestata a una persona di origini avellinesi, una tessera sanitaria e una busta paga sempre con gli stessi dati anagrafici.
È bastato poco per scoprire che i documenti erano tutti assolutamente falsi e mai rilasciati.
Successivamente il giovane è stato sottoposto a rilievi foto dattiloscopici per risalire alla sua reale identità, mentre i documenti falsi sono stati sequestrati.
Solo dopo qualche ora il soggetto è crollato e, messo di fronte all’evidenza dei fatti, ha dichiarato le sue vere generalità: B.V., residente a Napoli dove è nato nel 1987.
Ai suoi polsi sono scattate le manette: questa misura cautelare è stata tenuto conto della pericolosità del soggetto che ha a suo carico diversi precedenti specifici e anche inerenti gli stupefacenti. La polizia non ha neanche escluso che lo stesso potesse darsi alla fuga e per questo motivo si trova ora rinchiuso in carcere a Camerino.
(redazione CM)
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IN QUESTA FILIALE NON SI DORME MICA!!!!!!!!BRAVISSIMI I COLLEGHI
LA CASSIERA
COS’E’ CHE NON PIACE????CHE NON CI SIAMO CADUTI????MAH……
forse non sanno che a MACERATA nessuno e’ fesso come dicono loro ahahhahahahaahhahha