Nella scorsa notte, al termine di indagini finalizzate al contrasto del fenomeno della prostituzione, il personale del Commissariato di Civitanova Marche grazie ad una serie di servizi di appostamento, pedinamento e controllo, ha denunciato in stato di libertà quattro persone per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.
Nel corso della attività è emerso che alcune ragazze di origine rumena venivano accompagnate da due cittadini italiani ad esercitare la prostituzione sulla statale in corrispondenza di Porto Sant’Elpidio dove adescavano i clienti. Contrattata la prestazione, le donne accompagnavano i clienti in un appartamento del centro di Civitanova, in via della Conchiglia, dove consumavano la prestazione sessuale per poi farsi ricondurre sul luogo di lavoro.
L’appartamento in questione, appositamente reperito da un’altra cittadina rumena che ne pagava l’affitto al proprietario italiano, non risultava ufficialmente locato per evitare controlli in merito alla sua reale destinazione d’uso.
Sulla scorta degli elementi scaturiti si è quindi proceduto a segnalare all’autorità giudiziaria, i due accompagnatori delle ragazze, M.A. del 1975, residente a Loreto (AN) e R.F. del 1965 senza fissa dimora; la donna affittuaria dell’appartamento, R.A. nata in Romania nel 1989 e il proprietario dell’appartamento. E’ stata inoltre denunciata una delle prostitute rumene, N.C., nata in Romania nel 1990 in quanto risultata contravventrice al foglio di via obbligatorio dal territorio del Comune di Porto S. Elpidio.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
si riuscrirà mai a fermare questo giro? droga, prostituzione ecc… ke amarezza! e ke insegnamento ai giovani d oggi!
finchè ci saranno i clienti,questo “mercato”e sfruttamento ci sarà sempre!!! :-(((
Esatto babi!
Bisognerebbe correre dietro un po’ di più ai clienti e non solo alle “belle” donne.
Come fecero a Porto Sant’Elpidio con le telecamere… forse all’inzio ci sarà un gran casino nelle famiglie, specie al riguardo di uomini sposati, ma alla fine prima di fare certe cose ci penserebbero di più!
Non difendo e non ammetto questo tipo di mestiere ma molte sono donne italiane e straniere costrette da mille motivi che scelgono questo mestiere perché i clienti sono tanti e il giro d’affari immenso ed è un lavoro che non sente nessun tipo di crisi.
Oltretutto i clienti non pagano l’iva e le prostitute non pagano le tasse!
Se solo potessero lavorare di meno fuori casa, avrebbero più tempo per la famiglia farebbero maggiore attenzione ai figli, specie se adolescenti, curerebbero di più il marito… ci sarebbe una maggiore serenità in famiglia, maggiore possibilità di parlarsi, di capirsi e di seguire la strada della propria vita insieme ecc ecc…. è un discorso troppo lungo.
Però alla famiglia dovrebbe essere concessa la possibilità di vivere degnamente (la maggior parte delle donne lavorano per bisogno)
Con meno grilli nella testa ne guadagnerebbe tutta la società.
Ma basterebbe che oggi ogni individuo restasse tale: le donne restassero DONNE, e gli uomini restassero UOMINI con un minimo di amor proprio e un pizzico di orgoglio e la voglia di camminare tutta la vita a testa alta, guardando alle piccole cose di ogni giorno, e ce ne sono tante da vedere, senza cercare emozioni stupide e temporanee che valgono una “cotta di foglie” direbbe mia madre, cioè niente!
Liana Paciaroni
La prostituzione è sempre esistita, non credo che fare finta che si possa eliminare servirà a qualcosa….
Articolo scritto ottimamente.
Il problema non sono le ragazze, sfruttate e schiavizzate. Loro sono le vittime.
Le questioni aperte sono ben altre
Innanzi tutto, ci sono dei pervertiti, sposati e no, cui piace usare le donne per i loro turpi piaceri, perché quello non è sesso (nel fare sesso ci si diverte in due), ma uso del corpo altrui per i propri piaceri (molto simile allo stupro).
Secondariamente, ci sono degli sfruttatori di queste povere anime sole, che ci guadagnano.
In terzo luogo, c’è un numero troppo alto di persone che si gira dall’altra parte e stigmatizza le ragazze, invece di adoperarsi per aiutarle.
Occore cambiare le modalità di relazione tra uomini e donne, curare questa massa (9 milioni di italiani) di pervertiti psicopatici cui piace usare il corpo altrui e copiare la Svezia, la Norvegia e l’Islanda che puniscono con il carcere i clienti.
Oggigiorno, tra siti internet e bar/pub, se si vuole incontare un’altra persona per praticare del sano sesso con piacere condiviso, si può tranquillamente. Soltanto che occorre adoperarsi per piacere ad altre persone. Ma il sesso ed il piacere condiviso non sono cose ricercate dai clienti, quello è solo turpe, lurido, schifoso sfruttamento del corpo altrui e questi pervertiti non vedono le donne come persone, bensì come cose.
Diciamo pure che molte lo fanno con piacere e quindi sono loro stesse che lasciano che il loro corpo sia sfruttato!
Forse perchè non lo amano abbastanza e non amano nemmeno se stesse!
Liana Paciaroni