Continua il dibattito su Cronache Maceratesi (leggi l’articolo e i commenti) in vista del referendum del 12 e 13 giugno sul nucleare, i due quesiti sulla privatizzazione dell’acqua e il legittimo impedimento. Tutti gli interventi arrivati fino ad oggi sono per i 4 sì.
Scrive Paolo Angeletti, presidente dell’Associazione Pensare Macerata:
Già Karl Polany [1886–1964, l’autore de La grande trasformazione] scriveva che terra [risorse naturali] e lavoro umano sono «merci fittizie», nel senso che non sono «prodotti» in senso proprio da nessuna impresa capitalistica e quindi nessuno se ne può impadronire, comprare e vendere a suo piacimento. Partiamo da questa riflessione per affermare che ACQUA, ENERGIA PULITA E NON PERICOLOSA, GIUSTIZIA UGUALE PER TUTTI, rappresentano per l’Associazione PENSARE MACERATA dei beni comuni essenziali. Beni comuni da difendere con la forza della partecipazione (al voto), con il coraggio di esprimere un SI chiaro e netto contro le strategie di mercificare cose che non sono prodotti da vendere e sui quali fare profitti (né economici, né tantomeno giuridici!). Noi di Pensare Macerata siamo convinti che questa dei REFERENDUM rappresenti in fondo una grande occasione per presentare un modello di società diverso, basato sulle relazioni, sulla condivisione dei beni, sulla fruizione e non sul mero consumo e sulla produttività. Forse è proprio in tempi di crisi che le società possono trovare la forza necessaria per riorganizzarsi; la stessa cosa vale per la politica che non può non concorrere con le sue decisioni alla creazione di un modello di società dei beni comuni. Altrimenti resterebbe una politica senza rappresentanza, o meglio una politica di soli interessi economici rappresentati dai vari gruppi.
Insomma Pensare Macerata vuole lanciare un appello a coloro che ritengono il voto, l’ennesimo, uno sterile esercizio di democrazia; a coloro che facilmente si lasciano convincere che tanto la politica decide a prescindere. A costoro chiediamo di prendere il futuro comune in mano e di orientarlo attraverso un voto, quello del 12-13 giugno prossimi, che può segnare una svolta per i temi toccati, ovvero acqua pubblica, no nucleare e no legittimo impedimento (= impunità legalizzata), ma anche un chiaro segnale da mandare a quella politica che si è dimenticata del suo ruolo primario: tutelare i beni comuni che devono poter essere accessibili a tutta la Comunità. Chiediamo, in definitiva, un voto di CIVILTA’, anticipando che il Consigliere Comunale Antonio Carlini di PM, presenterà, assieme ai colleghi Ciarlantini e Tartabini, il prossimo martedì 7 giugno una proposta di delibera di modifica dello Statuto Comunale per recepire il principio della gestione pubblica dell’acqua.
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QUATTRINI (FRONTE VERDE) : “VOTARE Sì AI REFERENDUM PER BLOCCARE LA VENDITA AI PRIVATI”
Il Fronte Verde, lista che ha appoggiato il candidato del centrodestra Franco Capponi alle recenti elezioni provinciali, voterà “sì” ai 4 referendum . La scelta è stata sottolineata questa mattina nel corso di una conferenza nella quale sono stati presentati i nuovi dirigenti provinciali dell’associazione ecologista: Massimo Verducci, responsabile della comunicazione e propaganda, Francesca Ciucci, responsabile dei servizi e politiche sociali e Massimiliano Fattori, responsabile dello sviluppo responsabile e della sicurezza sociale. «Il referendum – hanno spiegato i dirigenti del movimento in conferenza – è un voto a difesa del diritto pubblico dei servizi di prima necessità che in questo specifico caso riguarda l’acqua. Nella nostra provincia assumeranno il significato di un chiaro blocco alla politica della svendita ai privati di società che la nuova amministrazione provinciale si appresta a fare».
Il Fronte Verde ha ribadito la sua contrarietà ai mega impianti fotovoltaici privati, alla centrale a biomasse di Santa Maria Apparente e richiesta, appena presentata, per una centrale a Montecosaro. «Non è ancora stata nominata la giunta – ha detto Tonino Quattrini – ma la nuova amministrazione già si distingue. Noi ci impegneremo in difesa dell’interesse pubblico, del territorio e del Maceratese e prenderemo tutte le iniziative politiche possibili a contrastare lo scempio della politica Ucchelliana-Spacchiana-Pettinariana sul territorio di Macerata».
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DEMOCRAZIA E LEGALITA’: “Sì AL REFERENDUM, NO ALL’INCENERITORE A BIOMASE DI CIVITANOVA”
Intervengono anche i candidati alle Provinciali di Democrazia e Legalità (lista che sosteneva Francesco Acquaroli) Giancarlo De Mattia, Tiziana Streppa, Stefano Anzuinelli, Roberto Gasparrini, Valentina Palmarucci, Andrea Battistini, Mauro Maggini, Giancarlo Germoni:
Domenica 12 e lunedì 13 giugno i membri alla Lista Civica Democrazia e Legalità continueranno a permanere con i banchetti nelle piazze di Civitanova Marche e Tolentino insieme ai Comitati per l’acqua pubblica per continuare ad invitare i Cittadini a recarsi presso i seggi elettorali al fine di votare i 4 SI al referendum per mantenere l’acqua pubblica, per evitare che vengano costruite centrali nucleari nel nostro Paese ed anche perchè l’articolo 3 della Costituzione (l’ugualianza di tutti i cittadini di fronte alla legge) non venga snaturato con il legittimo impedimento. Inoltre Democrazia e Legalità parteciperà all’Assemblea del 17 giugno che si terrà a Civitanova Marche contro la Centrale a Biomasse, organizzata dai Comitati di Santa Maria Apparente, Montecosaro, Montegranaro e Fermo. In merito vogliamo specificare che l’inceneritore a biomassa si tratta di un impianto ad incenerimento con elevato impatto ambientale, classificato insalubre di prima classe in base all’articolo 216 del testo unico delle leggi sanitarie e dalla combustione delle biomasse si emettono in atmosfera sostanze nocive.
Gli inceneritori a biomasse vengono realizzati perchè ci sono gli incentivi pubblici (di noi cittadini) attraverso la tariffa che paghiamo in bolletta eletrica indicata come “A3”. Un inceneritore di 4,5 mw brucera’ all’anno circa 10.000 tonnellate di oli vegetali con contributi che si aggireranno attorno ai 10 milioni di Euro l’anno. A seguito dell’incenerimento restano le ceneri altamente tossiche che costituiscono rifiuti speciali.
Perché la popolazione civitanovese deve accollarsi un impatto del genere? Si puo’ produrre energia attraverso fonti rinnovabili meno impattanti e sicuramente non nocive: fotovoltaico, eolico e geotermico”.
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STRISCIONI A MACERATA E TOLENTINO
Da Forza Nuova Macerata:
Questa mattina militanti di Forza Nuova hanno affisso striscioni in varie zone di Macerata e Tolentino per sensibilizzare i cittadini sul referendum del 12 e 13 Giugno. Sugli striscioni era scritto “REFERENDUM 12-13 GIUGNO: 4 SI PER LA PATRIA”. “Il Governo ha fatto di tutto per oscurare il referendum – spiega Tommaso Golini, coordinatore provinciale di FN – vietando a qualsiasi programma della Rai di toccare l’argomento fino a giugno, e non facendo passare gli spot in televisione. Molti cittadini sono ancora all’oscuro del fatto che il 12 giugno ci saranno dei referendum che avranno una posta in gioco altissima: il nostro futuro e quello dei nostri figli.
L’azione politica militante è pertanto l’unico mezzo che abbiamo per opporci a questo silenzio mediatico. Nel ribadire la nostra ferma opposizione alla privatizzazione dell’acqua, al nucleare e al legittimo impedimento, vogliamo ricordare a tutti che per raggiungere il quorum è necessaria una “grande mobilitazione popolare”, al fine di bloccare l’ennesimo attacco dei poteri forti al nostro Paese”. “
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CIVITANOVA, IN BICI PER IL REFERENDUM
Alle 11 in bici per il referendum. E’ questa la curiosa iniziativa lanciata dall’associazione no al Cavalcavia che dopo il successo della pedalata contro il cavalcavia del maggio scorso, vuole lanciare un altro messaggio sempre attraverso la corsa in bici. Questa volta al centro della pedalata non c’è un no, ma al contrario 4 si. L’invito che infatti rivolgono Associazione No al cavalcavia, Comitato promotore per il referendum l’acqua non si vende, Legambiente e Pd è ad andare a votare per il referendum del prossimo 12 e 13 giugno. L’appuntamento è in programma per domani mattina alle ore 11 con partenza dal piazzale dello stadio e poi via per le vie principali del centro di Civitanova.
AGGIORNAMENTOP DELLE ORE 13.30: Nella foto di Roberto Vives la partenza della pedalata di questa mattina pro-referendum.
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E bravi ANCHE i ragazzi di forza nuova che con il loro striscioni danno un buon esempio di come, al di là degli stereotipati schieramenti politici, ACQUA, ENERGIA PULITA ed UGUALIANZA DI FRONTE ALLE LEGGI sono BISOGNI PRIMARI di ciascuno. Se poi, sotto l’esortazione a votare SI per i 4 referendum, ci metti la croce celtica o la falce e il martello, questo dovrebbe far riflettere molti cittadini ubriacati dal marketing della politica.
Il fatto che non c’è nemmeno dibattito su questi temi significa che la stragrande maggioranza dei cittadini ha le stesse idee. L’unica difficoltà è far conoscere il referendum ai più sbadati, e sono tanti.
Questi sono chiari segni che c’è una piccolissima parte, quella dirigente, che deve fottere l’intero paese.
Intanto l’agcom richiama tutti i giorni la rai…come sempre, questi signori, rappresentano solo se stessi e i loro interessi.