Rifiuti d’oro
Il Cosmari investe
21 milioni di euro

Illustrati dati e progetti alla presenza dei sindaci. Record nella raccolta differenziata. Sarà realizzato un impianto fotovoltaico sul tetto del consorzio per 1 milione di euro. Parte la sperimentazione con tag a radiofrequenza nei sacchetti per identificare l'utente
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L'impianto del Cosmari

di Laura Boccanera

Dati record di raccolta differenziata nel 2010 con un + 10% rispetto all’anno precendente ed investimenti per oltre 20 milioni di euro nel 2011. Sono questi i numeri del Cosmari presentati nel corso di una conferenza stampa fiume alla presenza di sindaci e assessori all’ambiente dei comuni della provincia. Nel 2010 la percentuale su base provinciale della raccolta differenziata è salita al 61,79% facendo registrare, nel mese di dicembre quota 66,59% ed aumentando in confronto al 2009 di ben oltre 10 punti percentuale (anno 2009 /50,42%; anno 2008/39,04%; anno 2007/28.19%). Tra i comuni più verdi si conferma Montelupone che conquista il podio dei comuni ricicloni seguito da Appignano 77,05%; Montecosaro 76,64%; Castelraimondo 75,77%; Recanati 75,65%; Urbisaglia 74,39%; Treia 73,43%; Ripe San Ginesio 72,67%; Potenza Picena 71,80%; Corridonia 70,57%; Tolentino 70,06%; San Severino Marche 69,27%; Montefano 68,62%; San Ginesio 67,96%; Loro Piceno 67,33%; Camerino 65,68%; Civitanova Marche 65,57%; Belforte del Chienti 65,21%; Serrapetrona 64,71%; Monte San Giusto 64,15%; Camporotondo di Fiastrone 64,08%; Caldarola 63,55%; Colmurano 62,62%. Nel primo mese di questo 2011, la raccolta differenziata su base provinciale è continuata a crescere salendo fino al 67,31% con picchi di eccellenza nei piccolo comuni come Fiordimonte.

Ma a crescere in Cosmari oltre alla differenziata sono anche i numeri del Consorzio: oltre 23 milioni di fatturato e 117 dipendenti a cui vanno aggiunti gli 8 milioni di fatturato di Sintegra, società interamente di proprietà del Cosmari, con 146 dipendenti. Un esempio da “caso studio” tanto che il Cosmari è stato analizzato come esempio virtuoso in altre Regioni d’Italia, come ha sottolineato il direttore Giuseppe Giampaoli: <<La qualità dei nostri servizi, della nostra impiantistica e la nostra economicità è dimostrata dai confronti che facciamo con altre realtà italiane e che evidenziano come il “modello Cosmari” stia operando a livelli importanti, con risultati che pongono la nostra provincia ai più alti valori nazionali. Ad un recente convegno che si è tenuto nei giorni scorsi a La Spezia, un istituto nazionale di ricerca ha confermato i nostri numeri e soprattutto la positività del nostro “sistema” che porta i Comuni a valori record di raccolta differenziata, come confermato dai dati 2010 e già ampiamente superati nel primo mese di questo 2011. Abbiamo inoltre già attivato per i comuni virtuosi uno scaglione tariffario che premia chi differenzia maggiormente con tre tipi di tariffe modulate, in breve più si differenzia meno si paga, anche se sappiamo che ad oggi il conferimento alla discarica di Fermo è gravosa per la struttura ed incide in maniera significativa anche sulle tariffe>>.

Ammontano invece a oltre 21 milioni e 106 mila euro gli investimenti per il 2011, tra cui i più rilevanti prevedono 565 mila euro per l’attuazione funzionale degli interventi della raccolta differenziata (contenitori stradali, press container, automezzi, ecc.) e quasi 18 milioni di euro per il completamento ed integrazione degli impianti di recupero e smaltimento, la realizzazione del primo stralcio della nuova discarica di appoggio (4 milioni di euro), il progetto per la riorganizzazione e l’adeguamento della linea di trattamento meccanico biologico della frazione organica dei rifiuti urbani (1 milione e 971 mila euro). Circa un milione di euro sarà invece impegnato per la costruzione del primo stralcio dell’impianto fotovoltaico sul tetto del consorzio.

In primavera inizierà inoltre una fase di sperimentazione nel comune di Petriolo relativa alla tracciabilità dei rifiuti: in pratica su ogni sacchetto verrà applicato un tag a radiofrequenza che permetterà di identificare l’utente, andando ad analizzare che tipo di differenziata fa, in che quantità e se ci siano eventuali trasgressioni, prevedendo poi sanzioni amministrative. La fase di sperimentazione a Petriolo, se positiva verrà poi allargata anche ad altri comuni.



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