Celebrata questa mattina nel Comando di Polizia Municipale la ricorrenza di san Sebastiano, patrono dei Vigili urbani. Alla messa officiata dal vescovo Claudio Giuliodori, con la quale è stato anche ricordato il collega Stefano Teloni che lo scorso anno è deceduto in servizio in circostanze tragiche, hanno partecipato il sub-commissario della Provincia Tiziana Tombesi, le autorità, i rappresentanti delle forze armate e delle associazioni d’arma. Presenti per il Comune il sindaco Romano Carancini, gli assessori Ubaldo Urbani, Irene Manzi e Marco Blunno, il presidente del Consiglio comunale Romano Mari, il segretario generale Antonella Petrocelli, gli ex comandanti e dipendenti del servizio di Polizia e gli agenti municipali.
Il vescovo nell’omelia ha ricordato la statura morale di San Sebastiano, terzo patrono di Roma e uomo di legge dagli alti valori morali per i quali ha perso la vita, collegando le sue doti all’importante e delicato servizio degli agenti di Polizia Municipale che nel loro lavoro antepongono lo spirito solidaristico e di servizio per la comunità.
Durante la celebrazione è stata letta la “Preghiera del vigile urbano”.
Al termine della messa il ringraziamento alle autorità e a tutti i presenti è arrivato dal sindaco. “Le parole pronunciate dal vescovo durante l’omelia” ha detto Romano Carancini “sono uno stimolo al conseguimento di un bene prezioso quale è il bene comune. Sono contento che sia stata riscoperta questa ricorrenza perché le celebrazioni liturgiche nei luoghi di lavoro inducano ad una meditazione più profonda e fanno riflettere sui rapporti umani, che auspico sempre ispirati al rispetto e alla collaborazione”.
Anche l’assessore alla viabilità Ubaldo Urbani ha voluto sottolineare, nel suo saluto, la volontà dell’Amministrazione e del Comando di Polizia municipale di celebrare la figura del patrono san Sebastiano come segno di unione e di avvio di una nuova storia insieme. “Svolgete ogni giorno un ottimo lavoro” ha detto Urbani rivolto agli agenti “siete il primo contatto per il cittadino e garantite ogni giorno la nostra sicurezza e la qualità della vita. Far rispettare le regole è missione meritevole e difficile e avete davanti a voi una nuova storia complicata anche dalle esigue risorse economiche. Per questo, saranno proprio il fattore umano e le energie di ognuno di voi a fare la differenza”.
L’intervento del nuovo comandante Roberta Pallonari ha ricordato le molteplici funzioni degli agenti di Polizia municipale troppo spesso citati solo per le multe. “Noi siamo la prima linea” ha detto il comandante”qualcosa a metà tra confessori laici, servizio reclami e operatori sociali. In tanti poi vorrebbero essere il comandante dei vigili e sono prodighi di consigli su come regolare il traffico e distribuire i vigili nei servizi. Ma in realtà i vigili accorrono sempre e sono impegnati anche in tante altre attività come quelle di polizia giudiziaria, di controllo delle occupazioni di suolo pubblico, di rilievo di incidenti”.
Al termine della cerimonia l’assessore Ubaldo Urbani ha donato al vescovo una targa in ceramica con lo stemma del Comune.
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san pizzardone
Che tristezza. Tempo perso a causa della superstizione dominante. Lungi dall’essere quanto indicato dal sindaco le celebrazioni liturgiche nei luoghi di lavoro, laddove si tratta di dipendenti pubblici, sono totalmente inopportune e fuori luogo in uno stato laico qual è (o almeno dovrebbe essere) l’Italia.
Mah!!
beh, almeno sono stati tutti sostenibili: si è spostata una sola persona (il vescovo anziché un mezzo plotone) e si è riscaldato un piccolo ufficio piuttosto che un duomo.
un 8 (per mille) se lo meritano tutto
@Tarsi
Uno Stato laico?
L’Italia?
Suvvia la smetta di raccontare barzellette…
dice la comandante:
“In tanti poi vorrebbero essere il comandante dei vigili e sono prodighi di consigli su come regolare il traffico e distribuire i vigili nei servizi”.
Questa affermazione mi sembra proprio l’unica nota stonata. Con tutto l’impegno che quotidianamente viene profuso dai vigili, e qui’ voglio ringraziarli, purtroppo ci sono moltissime cose che non vanno legate ai problemi del traffico e della sosta. Mi sembra logico quindi che i cittadini esprimano le proprie opinioni anche in relazione a fatti e circostanze che a volte crea loro problemi. Signora pensi alle auto in divieto di sosta sui marciapiedi o sui passaggi pedonali che creano serie difficoltà a chi ha problemi di deambulazione. Pensi alle auto che sostano in divieto, con le 4 frecce, in corso cavour ed in corso cairoli e si potrebbe continuare a lungo.
Certamente la colpa di molte di queste disfunzioni è dei cittadini,di alcuni di essi, e non dei vigili che fanno tutto quello che possono e probabilmente neanche della comandante che, con gli altri incarichi che ha, ha poco tempo da dedicare al comando. Forse proprio per questo, per aver accettato il comando sapendo che avrebbe avuto poco tempo da dedicare dovrebbe essere piu’ comprensiva con quei cittadini che “volendo fare i comandanti” cercano di sopperire alla sua mancanza di tempo.
Non me ne voglia comandante, ma questo mi sentivo di dirle dopo aver letto l’articolo.
@Gianfranco Cerasi: Non c’è nulla da ridere nel fatto che i politici di destra e di sinistra calpestino continuamente il principio di laicità dello stato e di sicuro non smetterò di protestare tutte le volte che ciò accade.
@ Tarsi
Il mio era (purtroppo) un sorriso amaro.
In altre nazione un’ingerenza di una confessione religiosa (come avviene da noi in Italia, continuamente) non solo non verrebbe tollerata ma le istituzioni (a questa ingerenza) risponderebbero per le rime.
Solo da noi invece, pur predicando la laicità dello Stato, i nostri politici (in chiave catto-elettorale) non solo si mettono sempre a 90° ma, per sicurezza, si portano anche abbondanti dosi di lubrificante.
Tanti anni fa c’era uno slogan “fai dell’Italia una naziona normale”…. Non mi sembra ci sia mai riuscito qualcuno