di Alessandra Pierini
Anno nuovo, vita nuova e vecchia “nuova storia” nel Comune di Macerata. Cambiano i temi, cambiano le motivazioni ma le pedine sono sempre le stesse. Questa sera, ai due estremi del tavolo della riunione delle Commissioni I e III congiunte per discutere le linee di indirizzo del regolamento per i procedimenti Suap, c’erano da una parte il sindaco Romano Carancini, affiancato dalla sua squadra di dirigenti (la segretaria comunale Antonella Petrocelli, il vice Gianluca Puliti e il dirigente dell’ufficio tecnico Cesare Spuri), dall’altra parte Luigi Carelli, consigliere del Pd e presidente della I Commissione, circondato da Guido Garufi (Idv), Stefano Blanchi e Michele Lattanzi dei Comunisti Italiani per la Federazione della Sinistra. Presenti in totale 20 consiglieri cioè mezzo consiglio comunale. Come già accaduto in passato gli atti che descrivono le linee di indirizzo sono due, una proposta dall’amministrazione, l’altra dalle commissioni congiunte.
Grazie ad un funambolico intervento della Giunta comunale e dei tecnici, i commissari si sono ritrovati stasera sul tavolo un nuovo atto, sintesi dei due precedenti. L’amministrazione ci ha lavorato dal 4 dicembre ad oggi e, come in un compito di scuola, ha colorato in blu le modifiche fatte rispetto a quanto presentato dai consiglieri e di rosso le parti stralciate in accordo con quanto previsto dai membri delle commissioni.
La partita tra Carancini, Carelli e parte della sua maggioranza, inizia già dalla discussione delle prime parti della delibera. Carelli è determinato ad ottenere maggiore autonomia per il consiglio e lo chiede più volte. «Nel pre parere, quando viene presentata una richiesta Suap, anche noi consiglieri vogliamo esprimere le nostre considerazioni. Anche se gli uffici danno parere negativo e dalla verifica effettuata emerge che non ci sono i presupposti richiesti, noi vogliamo dare la nostra valutazione ».
A nulla sono valse le spiegazioni della Petrocelli («Se non ci sono i presupposti di legge come può il consiglio accettare una richiesta?»), né i chiarimenti del sindaco («Vogliamo che sia il consiglio a dettare le condizioni e i limiti di accesso alla variante semplificata»), né il tentativo di mediazione del segretario comunale del Pd Bruno Mandrelli («Se facciamo un discorso politico sul potere del consiglio comunale capisco le vostre obiezioni ma se ci limitiamo alla questione tecnica la cosa cambia».)
Controbattono Guido Garufi (Idv) che si interroga su chi stabilisce l’universalità e l’oggettività dei criteri di accesso al Suap e Fabio Pistarelli del Pdl («Non siamo a discutere varianti scientifiche verificabili, ci sono anche decisioni che riguardano ambiti discrezionali»).
Tutto questo per un regolamento che,secondo Daniele Staffolani non servirà a niente: «Sta per entrare in vigore il nuovo sportello Suap che dovrà rispettare quanto stabilito dal Ministero per lo Sviluppo Economico. L’adozione di questo regolamento è intempestiva e inopportuna».
Dopo una prima fase tecnica, la discussione si sposta su un piano puramente politico e quando Pierpaolo Tartabini (Sinistra per Macerata) parla della scelta di questa amministrazione di essere sensibile ai temi ambientali, Deborah Pantana, con non poca ironia richiama alla memoria il Piano Casa, stilato dalla vecchia amministrazione, e Garufi insorge: «Mi sembra il teatro dell’assurdo. State facendo l’etica dell’ossigeno e dei papaveri. Io non ci sto, me ne lavo le mani. Se dobbiamo fare etica perché non presentiamo una mozione sull’evasione fiscale o sugli affitti in nero in città? Nessuno ha il coraggio di firmarla?».
Alla fine della partita è Luigi Carelli ad avere la meglio. Le modifiche proposte sono state tutte votate favorevolmente dalle Commissioni ma è solo il primo round. La Commissione tornerà a riunirsi venerdì per completare i lavori prima del prossimo consiglio.
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Dice Garufi:
“Mi sembra il teatro dell’assurdo. State facendo l’etica dell’ossigeno e dei papaveri. Io non ci sto, me ne lavo le mani. Se dobbiamo fare etica perché non presentiamo una mozione sull’evasione fiscale o sugli affitti in nero in città? Nessuno ha il coraggio di firmarla?”
Ma l’IdV non è il partito dell’etica?
Dal resoconto sembra che di tutto si sia parlato tranne che di SUAP, che una questione reale relativa alla vita di noi tutti diventi per l’ennesima volta l’occasione per uno scontro tra poteri, chiusi in loro stessi. E il più forte vince, senza energie residue per risolvere il problema (che rimane vivo e vegeto) su cui il conflitto era nato…
Come mai Carelli prima si fidava di più della vecchia dirigenza dell’Ufficio urbanistico e meno del consiglio comunale, mentre adesso è il contrario??
Marco Ricci: ” ho chiesto ai consiglieri di proporre una mozione sugli affitti in nero a Macerata. Arriva la cedolare secca e il Comune può e deve ricevere i soldi “anche” dagli affitti in nero”. Troppo facile( o ipocrita- ho sostenuto) aprire ipotizzare una diminuzione della polvere sottile ( faccio un esempio, ovviamente) e tralasciare l’etica derl danaro e della evasione fiscale che presenta l’Italia come prima nazuione al mondo. Quanto all’IDV chiedi alk tuo partito che mi pare essere il PD due cose: peerchè ha fatto assentare ben 28 parlamentari dall’Aula facendo passare lo scudo fiscale? ( poi ce ne erano altri 11 dell’UDC, tanto per cambiare) ed inoltre come mai il parlamento ha “bocciato” totalmente ( poi ti dico i numeri) la propopsta di Legge dell’IDV per togliere la pensione ai parlamentari che con soli cinque anni ( e anche meno) hanno il diritto in Italia ( credo sia anche in questo caso l’unico Parlamento al mondo) di avere la pensione. Presenti in Aula 530: astenuti 5, contro 486. Vuoi che io mi converta e mi commuova davanti ad un fiore…Per farla breve, chiederò che ci si adegui nei confronti dalla cedolare secca relatiovamente agli “affitti in nero” a Macerata e chiederò di togliere ai dirigenti il premio di produttività, nono quello che spetta lorio pwer legge, ma quello che ogni anno viene “concesso” e dal Consiglio comunale. Se proprio la vuoi sapere penso che mi risponderanno, per la seconda mozione ” ma sai, dare il premio di produttività è una prassi, anche se non è legge, può sembrare una cattivera e altre amenità, per la questione degli affitti in nero mi apsetto una giustificazione “giuridica”, vale a dire in salsa esoterica:” ma sai, di queste cose si occupano gli uffici preposti, e altre amenità”. Costoro, però, nel frattempo, mi chideranno di stare molto attenti ai bimbi se, per caso, il girdino vicino casa è un po’ sporco.Vedremo, comunque, come andrà a finire.
Me devi scusà Garufi, ma se sapete quali so l’affitti in nero perché non ete fatto la denuncia alla Guardia de Finanza? Parli de cedolare secca, non so cadè, ma so che se sapete chi evade e se voli proprio fa lu justo fai fa allu comune o la fai tu la denuncia per chi affitta in nero. Ardro non me vene da dì.
BASTA FARE I CONTROLLI INCROCIATI DA PARTE DELL’ UFFICIO TRIBUTI DEL COMUNE , VERIFICANDO GLI ALLACCI LUCE, ACQUA ,GAS , VISURE CATASTALI E RICHIEDENDO IL CONTRATTO DI AFFITTO ED EVENTUALMENTE MANDARE I VIGILI URBANI AL CONTROLLO DELLE CASE AFFITTATE IN NERO , COMUNICARE IL TUTTO ALLA GUARDIA DI FINANZA E POLIZIA DI STATO
COME HA FATTO LA SIG PALLONARI PER L’ ICI E LA TARSU
FACILE , SEMPLICE E GIUSTO , CI VUOLE SOLO BUONA VOLONTA’, MA SICCOME ANDIAMO A TOCCARE UN EQUILIBRIO ILLECITO ORMAI CONSOLIDATO CHE DURA DA ANNI ,LA COSA SI COMPLICA !!!!!
LA LEGGE è UGUALE PER TUTTI , MA NON A MACERATA
Il problema nasce quando, dopo aver controllato ed incrociato i dati delle varie utenze, si scopre che la casa NON è in affitto ma (con regolare contratto) è in comodato gratuito.
Questo già accadeva 10-15-20 anni fa con gli studenti universitari.
(oltre una decina di anni fa, se non ricordo male, ci fu un controllo diffuso, con un risultato prossimo allo zero)
Decine e decine (se non addirittura centinaia) di case in comodato gratuito date ad 1 studente e poi ci dormivano in 3 o 4….
Lo studente mica era scemo a dire che pagava in nero l’affitto: se qualcuno chiedeva qualcosa era ovvio che lo studente riferisse di un comodato gratuito (e registrato)…
Poichè chi cedeva in uso gratuito la casa era (fintamente) un amico di famiglia, (fintamente) un amico del fratello del cugino del cognato della sorella della madre dello studente…
……Addirittura chi cedeva (fintamente) la casa aglis tudenti in comodato gratuito era un’anima caritatevole che era orgogliosa che ci fossero studenti che vivevano a Macerata e li aiutava mettendo a disposizione le case gratuitamente…
Scusate, vogliamo lasciare da parte gli affitti e parlare invece della cosa vergognosa che sta accadendo in città?
Quando leggo un titolo:”In Commissione si parla di Suap
Carelli (Pd) vince il primo round contro Carancini”
e considero che chi vince il round contro il sindaco è un consigliere di maggioranza mi si accappona la pelle.
Ma cosa sta succedendo, in che mani siamo? Sbaglia il Sindaco o sbaglia il consigliere e chi con lui? Hanno fatto insieme un programma,condiviso, ed allora perchè poi ,in molte cose, la vera opposizione al sindaco la fa parte del PD? Posso capire alcuni personaggi di altri partiti di maggioranza che, non avendo piu’ gli incarichi di prima, cercano in tutti i modi di conservare una visibilità, anche se non li giustifico, ma non riesco assolutamente a comprendere i consiglieri del PD.
Oggi il Circolo Aldo Moro ha organizzato una serata con la Presidente della Provincia dell’Aquila per presentare il libro “Stefania Pezzopane.La politica dell’impegno”.
La scrittrice Anna Vinci con questo libro ha voluto raccontare di questa donna impegnata in politica per il bene comune. Aldo Moro sarebbe stato contento di lei. Lo sarebbe stato altrettanto del PD maceratese?
che vergogna signori miei che abbiamo davanti!!!!!
Marco, Alex, Cerasi:ringrazio per i contributi e le argomentazioni.E’ pur vero, come si sostiene, che il Comune ha i suoi strumenti, ma la “cedolare secca” alla quale faccio riferimento, è inserita nella nuova finanziaria. In questa, in sostanza, si dice che il Comune potrà ricevere un “quid” dagli affitti ( probabilmente per sostituire la vecchia ICI?, non so). Se così è il Comune potrebbe, se volesse, contare su un introito al quale ha “diritto”. Il diritto a riscuotere sta in questa nuova norma della cedolare secca, norma che prima non c’era. E se questa norma ci sarà , può un Comune defilarsi dalla applicazione di tale norma ?Non vedo perchè introitare sempre e soprattutto con le multe.
Cerasi: L’osservazione di Cerasi è sostanziale. Lui parla in effetti di “uso in comodato” che è un sistema di “aggiramento” dell’affitto. Sarà comunque interessante rilevare quanti “comodati” ci sono in giro.