di Alessandra Pierini
Il mare può essere una importante risorsa ma può diventare anche un nemico quando si cerca di ostacolare la sua forza e a sperimentare il suo potere distruttivo è stato nel periodo natalizio un tratto di spiaggia al confine tra Porto Recanati e Porto Potenza Picena. Una grossa mareggiata, infatti, nei giorni scorsi, ha spazzato via interi tratti di spiaggia e tutto ciò che era stato costruito in anni di lavoro ed è persino arrivato sui binari della ferrovia che scorre a pochi metri.«Questa era una delle spiagge più belle di Porto Potenza» ricorda Roberto Attaccalite, titolare del camping Regina, indicando il minuscolo tratto di litorale rimasto davanti al campeggio che, nei mesi estivi, ospita fino a 1000 persone. «La notte della vigilia di Natale – prosegue – sentendo l’ululato del mare, mi sono affacciato in spiaggia ma non sono riuscito a mettere neanche il naso fuori dalla recinzione perché l’acqua mi avrebbe travolto. Il giorno dopo della mia spiaggia attrezzata non rimaneva che un piccolo lembo e anche la strada per arrivarci è ormai impraticabile ».
Il signor Attaccalite offriva ai suoi clienti 2000 metri quadri di spiaggia attrezzata con tutti i servizi, ora non restano che i bagni salvi per miracolo, qualche lampioncino e grossi sacchi di sabbia a tutelare quel poco che è rimasto. Poco più avanti c’è una bella casa sulla spiaggia. Il mare ha portato via la recinzione. Per anni il proprietario, residente a Bologna, ha tentato di proteggerla ma le ultime mareggiate hanno distrutto gli impianti di luce e acqua e l’abitazione è ormai inagibile. A ridosso della casa scorre la ferrovia che in quel punto non ha alcun tipo di protezione ed è molto vulnerabile. Poco più avanti c’era un piccolo cottage in legno. Ne restano poche tracce anche se un tavolo e quattro sedie sonoil segno evidente che qualcuno d’estate lo utilizzava regolarmente. «I nostri guai – ricorda Attaccalite- sono iniziati quando sono state posizionate le scogliere a sud per fermare l’erosione. Ogni volta che una mareggiata arriva da quella direzione le nostre spiagge vengono spazzate via».
Insomma la spiaggia è in balia delle onde e non resta che confidare nelle mareggiate provenienti da nord che invece portano sabbia, sottraendola però al litorale a nord di Porto Recanati. Insomma laddove l’uomo ragione in un’ottica di confini comunali, il mare invece è uno solo e andrebbe considerato in quanto tale.
A fare le spese delle mareggiate da sud, oltre al Camping Regina, è il Natural Village, altra struttura importantissima per il turismo costiero. «Oggi il turismo è per l’Italia il settore di punta, invece a Porto Potenza gli operatori turistici più importanti si trovano nell’impossibilità di lavorare» spiega Attaccalite, in passato assessore comunale a Porto Recanati, che propone anche una soluzione: «L’unico modo di risolvere il problema dell’assetto idrogeologico della nostra costa è fare un progetto integrale e gli attori principali devono essere Regione Marche e Ferrovie dello Stato che, con un’azione coordinata, devono stabilire quali interventi attuare. Oggi i singoli, di volta in volta, cercano di recuperare i danni, bisogna invece investire diversamente». I soldi buttati in mare potrebbero essere in questo caso una buona soluzione purchè le scelte derivino da una visione d’insieme.
E’dello stesso avviso Francesco Acquaroli, consigliere regionale del Pdl, che nelle prossime settimane porterà all’attenzione del consiglio e della giunta regionale il problema: «L’equilibrio di questa spiaggia, uno dei tratti di punta della provincia,è compromesso e ora rischia molto anche la linea ferroviaria visto che diverse parti della recinzione sono a repentaglio e basterebbe una mareggiata dell’entità di quella dei giorni scorsi per spazzarle via. Non è più possibile fare interventi sporadici. E’ necessario dare una definizione globale del problema di assetto idrogeologico, cercando anche di capire se è possibile avere dei fondi dall’Europa e se il Ministero dell’Ambiente può compartecipare il problema. Credo che almeno il demanio debba essere garantito».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
continuate a costruire a ridosso del mare piuttosto che progettare qualcosa per il futuro mi raccomando…
noooo svaniscono così tanti ricordi d’infanzia… 🙁
…risultati dell’insensatezza umana…prima o poi la natura riprende quello che è suo..
Giusto la NATURA si riprende i suoi spazi!!!!!!!!
LA LEGGE DEL PIU’ FORTE
GRAZIE NATURA CONTINUA COSI’ …….
…ma xkè contrapporsi alla natura!???
Stamattina sono andato a Portorecanati, dietro il Camping Regina per vedere cosa è successo ed alla luce di quanto ho visto credo che certi commenti siano assolutamente fuori luogo. Il Camping tra la ferrovia ed il mare come costruzione ha solo quelle piccole docce che si vedono nella seconda foto. Piu’ giu’ c’è una casa,quella della foto. Per il resto la costruzione veramente importante e vicina al mare è il lungo muro di sostegno della linea ferroviaria. Il mare ha mangiato la spiaggia ed è arrivato fino alla ferrovia. Certamente quello che è accaduto sarebbe accaduto anche se non ci fossero state quelle docce e quella casa. Ha ragione il signor Attaccalite quando dice: L’unico modo di risolvere il problema dell’assetto idrogeologico della nostra costa è fare un progetto integrale e gli attori principali devono essere Regione Marche e Ferrovie dello Stato. E’ in questo senso che come cittadini dobbiamo spingere.