Scrivono Roberto Di Fede (Segretario provinciale di Rinfondazione Comunista) e Giuseppe Pieroni (segretario provinciale dei Comunisti Italiani):
Nonostante gli enormi problemi occupazionali e l’aumento spaventoso della cassa integrazione che interessa sempre più lavoratori della nostra provincia con la conseguenza che migliaia di famiglie sono al collasso economico e, dunque, sempre più vicine alla povertà assoluta, ciò di cui si parla in questi giorni è solo di nomi di potenziali candidati alla carica di presidente della provincia. Per la Federazione della Sinistra tutto ciò è estremamente grave perché continua ad allontanare la politica dai problemi reali dei cittadini. Bisogna assolutamente cambiare la direzione. L’intero centro sinistra si incontri subito, senza ulteriori esitazioni, per affrontare immediatamente i problemi e produrre proposte chiare e precise che contrastino in modo efficace la crisi occupazionale che si aggrava sempre più con il passare dei giorni. La straordinaria partecipazione alla manifestazione indetta dalla Fiom lo scorso 16 ottobre a difesa del lavoro, l’enorme mobilitazione studentesca che lotta per difendere la scuola pubblica e il diritto allo studio così come la partecipazione diffusa a difesa dell’acqua pubblica, a favore delle energie rinnovabili contro il nucleare, per la difesa del territorio e del paesaggio provinciale che numerosi progetti vorrebbero trasformare in una grande discarica a cielo aperto, dimostrano come le donne e gli uomini della nostra provincia chiedono politiche chiare che vadano nella direzione di un cambiamento radicale, reale e visibile. La Federazione della Sinistra invita pertanto il PD, partito di maggioranza relativa del centro sinistra che ha governato la provincia prima della drammatica, ma fortunatamente breve esperienza di centro destra, a promuovere da subito un tavolo che riparta dalla maggioranza dell’ultima giunta di centro sinistra. Non un toto candidature dettato magari da alchimie politiche, ma soluzioni concrete ai problemi reali devono costituire il collante della futura colazione che si candida al governo della provincia. A tal fine, e per dare seguito anche alla richiesta di una riunificazione di tutte le forze di sinistra che, come dimostra il caso delle primarie di Milano vinte dal candidato della Federazione della Sinistra Giuliano Pisapia, vince solo quando è unita, chiediamo a SEL di incontrarci per trovare insieme le forme che permettano all’intera sinistra di costituire un cardine fondamentale della futura coalizione di centro sinistra per rilanciare il lavoro, garantire i diritti e battere le destre”.
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Per favore non appropriatevi dell’enorme mobilitazione studentesca, della lotta per difendere la scuola pubblica e il diritto allo studio, della difesa dell’acqua pubblica, della difesa del territorio e del paesaggio…non sono proprietà della sinistra e sarebbe limitativo pensarlo.
Molte delle vostre battaglie sono condivisibili, ma per vincere a Macerata è necessario coinvolgere l’UDC. Per una volta accantoniamo i protagonismi e miriamo all’obiettivo.
Oltre che pensare a battere le destre, cosa intendete fare nel concreto?
Non pensate che le elezioni si vincano sui programmi, sull’affidabilità, sulla concretezza?
Se continuate a dire che bisogna solo battere le destre, si tratta di un messaggio vuoto che la gente cestina immediatamente.
Obama, durante la campagna elettorale, non ha mai detto che bisognava battere Bush, bensì che bisognava cambiare la situazione sanitaria, lavorativa, ambientale, etc. e ha vinto…
Già del resto Berlusconi riesce a governare facendo ancora leva sull’anticomunismo…senza più comunisti.
Il problema è che in provincia dove i programmi sono dettati dalle cose da fare si potrebbe avere il paradosso di programmi molto simili ma con una differenza: che chiamati ad attuarli sarebbero persone diverse e con priorità diverse: sostenibilità ambientale; sostegno agli anziani, integrazione degli stranieri; attenzione al disagio mentale; potenziamento delle scuole professionali e tecniche ecc. ecc.
Propongo alle prossime elezioni Provinciali di NON votare tutti i candidati che già si erano presentati -in precedenza- alla Provincia, al Comune, alla Regione.
Cioè votiamo gente nuova, non le solite facce.