La Walkiria alla Scala di Milano ha raggiunto anche Macerata, dove, al cinema Italia, l’opera di Wagner è stata trasmessa in diretta su iniziativa della cooperativa di giovani (Associazione Nuovo Cinema) che ha la gestione di questo cineteatro per eventi di vario genere. Cinque ore di musica impegnativa non sono poche, ma il pubblico maceratese, formato da oltre cento persone, ha assistito a questo straordinario spettacolo con grande interesse e viva partecipazione, approfittando anche del ristoro offerto dal Roxy Bar nell’intervallo. Che la prima della Scala possa essere vista a Macerata come se si fosse a Milano è certamente un’ottima occasione non solo per gli appassionati della lirica, che nella nostra città certo non mancano, ma anche per il rilancio del centro storico come luogo di importanti manifestazioni culturali (e non soltanto culturali: si pensi al mercatino di prodotti francesi che per quattro giorni ha richiamato una gran folla in piazza San Giovanni). Alla fine non è mancata una nota scherzosamente polemica, perché qualcuno, notando il black out che ha oscurato metà del palcoscenico milanese nel secondo atto, ha ricordato i severissimi giudizi nei confronti dello Sferisterio Opera Festival espressi dal maceratese Franco Malgrande, direttore tecnico della Scala, durante il convegno organizzato dalla Camera di commercio e dall’associazione Spes. “Se la Scala, con 115 milioni di budget, non sa evitare questi inconvenienti tecnici – è stato il commento – sarebbe il caso, specie da parte di un maceratese, di essere meno impietosi con lo Sferisterio, che sarà pure un’altra cosa ma di milioni ne ha solo cinque”.
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Per lo Sferisterio vogliamo Ben….grande.
Il Mal…grande lasciamolo alla Scala.
Scusate la domanda scema ma qui nessuno pensa. Ho scritto su Google “Blacuout scala milano” e salta fuori solo questa pagina. Siamo sicuri? Ci fosse stato un back out ne parlerebbero tutti, soprattutto i giornali mlanesi, invece nulla. Che fosse un mal funzionamento del sistema del cinema Italia??? Mi sembra tutto molto più probabile rispetto al fatto che La scala abbia qualcosa che non funzionasse… bah… voi date più affaidabilità al cinema Italia o al teatro alla scala? Fate voi…
In effetti parlare di black out può essere fuorviante: in realtà, molto semplicemente, mezza scenografia (che consisteva nella foresta proiettata sul palcoscenico durante la scena di Siegmund e Sieglinde al II Atto – prima dell’Annuncio di Morte) non ha funzionato, facendo sì che venisse proiettata solo nella parte sinistra del palcoscenico. Spulciando su siti e forum specializzati si apprende che il medesimo inconveniente è avvenuto alla primina aperta agli under 30 mentre alla seconda recita è tutto filato liscio. Questo almeno facendo una ricerca in rete: quindi non si parlerebbe di black out ma di un più prosaico guasto a un proiettore.
La spia è stata l’improvviso spegnersi delle proiezioni durante il canto di Meier e O’Neill senza che né la musica né il momento scenico giustificassero un tale effetto.