Il Consiglio approva le variazioni di bilancio
Ma restano le crepe nella maggioranza

Si è parlato del trasferimento degli archivi ma non dell'accorpamento degli uffici voluto dalla Giunta
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Marco Blunno

di Alessandra Pierini

Le variazioni di assestamento generale al bilancio di previsione 2010, discusse questo pomeriggio dal Consiglio Comunale, ottengono il voto favorevole di una larga maggioranza ma nonostante lo sforzo dei consiglieri di maggioranza, volto a mostrare che tutto va bene, la tensione si percepisce  ed è dimostrata anche dall’ingombrante assenza del sindaco Romano Carancini, apparso solo alla fine dei lavori per rispondere ad una interrogazione della consigliera Deborah Pantana (Pdl). La scorsa settimana la riunione di maggioranza era stata animata dalla discussione relativa all’accorpamento degli uffici Urbanistica a quelli di Ambiente e Lavori Pubblici che ha trovato molti oppositori, soprattutto all’interno del Pd. Oggi il tema non è stato toccato, se non marginalmente e l’esposizione della delibera da parte dell’assessore Marco Blunno, comunque, ha convinto  e trovato anche degli elogi tra i banchi del centro sinistra.

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Claudio Carbonari

La seduta ha avuto inizio con l’interrogazione di Deborah Pantana in merito ai criteri utilizzati per attingere all’elenco dei rilevatori statistici, stilato in ordine alfabetico, per l’affidamento di incarichi esterni di indagini statistiche. La risposta è venuta dall’assessore Blunno: «Di volta in volta sarà il dirigente del servizio a stabilire, in base a quanto indicato dall’Istat, i requisiti dei rilevatori.» La Pantana ha definito questo modo di procedere pregiudiziale.
La seconda interrogazione, sempre a firma Pantana, ha riguardato la segnaletica installata in corrispondenza dei varchi per il controllo degli accessi alla ZTL di Macerata, sulla cui regolarità ha chiesto una verifica anche il Ministero dei Trasporti. Deborah Pantana ha anche chiesto documenti relativi alla procedura sanzionatoria avviata dal garante per la protezione dei dati personali, che secondo l’assessore Ubaldo Urbani non sarebbe mai stata avviata.

Marco Blunno, assessore al Bilancio, ha poi presentato la delibera relativa alle variazioni di bilancio. Nella prima parte del suo intervento ha presentato le variazioni legate a maggiori contributi ottenuti per progetti di varia natura quali quelli della Regione Marche per “Terre Maceratesi” e “Pedibus”. Sono poi state inserite tra le entrate i rimborsi per risarcimento danni provocati da terzi, i maggiori rimborsi da usare per le spese degli asili nido, l’introito da sponsorizzazione Apm e igli introiti provenienti dalle piscine comunali. Tra gli investimenti sono stati invece inserite le previsioni di maggiori entrate provenienti dal piano casa, le risorse provenienti da occupazione di aree comunali da parte della S.a.n. e il trasferimento da parte dell’Accademia di Belle Arti per lavori sull’immobile in via Gramsci. Poi l’assessore si è soffermato a parlare del trasferimento degli archivi comunali nel piano interrato della caserma Papalina. «A questi 100.000 euro – ha precisato Blunno – contiamo di aggiungere 90.000 euro di “tesoretto” mai spese. Questo ci permetterebbe di realizzare nuovi archivi raccogliendo quelli che sono ora distribuiti in vari edifici per i quali paghiamo un affitto. In questo modo, senza attivare un mutuo, potremo ristrutturare gli archivi e recuperare un patrimonio.»

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Deborah Pantana

L’attacco della Pantana (Pdl) è arrivato immediatamente: «Sono mesi che parliamo di nuova storia e oggi andiamo a partorire qualcosa di molto piccolo, lo spostamento di un archivio. Inoltre un Comune che unisce lavori pubblici e urbanistica, secondo me, sbaglia di grosso.»
Narciso Ricotta  e Mauro Compagnucci del Pd hanno posto l’attenzione sulle maggiori entrate dovute al Piano Casa che Ricotta ha definito «risposta in numeri a cosa rappresentano Piano Casa e lottizzazione Valleverde» mentre Compagnucci ha insistito «a Macerata la crisi è in parte attutita dagli interventi fatti in passato dall’Amministrazione. »
Ivano Tacconi (Udc) ha accusato la maggioranza: «Affrontiamo piccoli temi, niente a che fare con il ruolo di capoluogo.»
Quando la discussione stava ormai diventando blanda e ripetitiva ci ha pensato Claudio Carbonari (Pdl) : «Basta con questa incredibile serie di corbellerie – ha tuonato – e con le fandonie scritte su questo documento. Qui si parla del nulla cosmico. Oggi abbiamo sentito per grazia ricevuta che non ci sarà alcun accorpamento degli uffici – poi si è rivolto ai banchi della maggioranza – non dobbiamo per forza assecondare scelte che non vanno in nessuna direzione. Qual è la razionalizzazione dei costi? Qui non vedo neanche un foglio sui fitti che vengono dismessi. Io questa delibera non riesco a votarla» e così dicendo è uscito dall’aula.
Ci ha pensato Bruno Mandrelli (Pd) con una buona dose di diplomazia a riappacificare gli animi: «Ci sono ancora tante scelte da fare – ha detto – ma non dimentichiamoci che molti fondi, ad esempio quelli provenienti da urbanizzazione – non si possono usare indistintamente per qualunque scopo ma sono vincolati a certi utilizzi. Non credo ci sia bisogno di ribadirlo, i consiglieri hanno tutti gli strumenti per saperlo.»
La delibera è stata votata favorevolmente da tutto il centro sinistra, negativamente dal centro destra, esclusi Massimo Pizzichini e Ivano Tacconi dell’Udc e Giorgio Ballesi dell’omonimo Comitato.
A questo punto, quando l’aula era ormai semivuota, Romano Carancini è rientrato per rispondere all’interrogazione della Pantana in merito alle nomine Ircer e alle modalità che il sindaco seguirà per adeguare l’ente alla vigente normativa nazionale e regionale. «Ho seguito un iter logico – ha detto Carancini – consapevole della complessità dell’ente e della difficoltà di adeguarlo alle normative vigenti.»



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