di Emanuele Trementozzi
I grandi ex si sa, lasciano sempre un velo amaro nei tifosi, che farebbero di tutto per riavere i loro beniamini. E’ il caso del forte bomber cingalese Doris Fuakuputu, lo scorso anno agli ordini di mister Jaconi; trasferitosi all’Al-Fateh in Arabia dove, senza che ce ne fosse alcun dubbio, continua a fare quello che gli riesce meglio: segnare.
Salve Fuakuputu, da Civitanova all’Arabia il passo è breve. Perché c’è una cosa che lega queste due realtà. I suoi gol…
“Grazie. Devo dire che il mestiere di segnare tante reti me lo sono scelto e lo porto avanti con grande spirito di sacrificio. Lo scorso anno con i rossoblu ho realizzato 13 reti in campionato e 4 in Coppa Italia contribuendo al raggiungimento dei play off, persi poi con la Santegidiese. Qui all’ Al- Fateh ho realizzato quattro reti nelle undici gare giocate e sono già diventato uno degli idoli dei tifosi”.
Ancora un grande amore la lega alla città di Civitanova, oltre al bellissimo rapporto di amicizia e stima con i suoi ex compagni. Quali sono le differenze tra i due mondi?
“Verissimo, a Civitanova sono stato trattato da Re ed ho vissuto un’annata splendida. Ho ancora contatti con Alex Buonaventura, con l’altro grande ex Argiolas e con alcuni tifosi che mi chiamano o contattano tramite facebook. Una dimostrazione di grande affetto che ripagherò non appena farò nuovamente visita in città. Sicuramente all’inizio è stato difficile ambientarmi un una nuova realtà di vita e calcistica; il clima e la lingua mi hanno creato delle difficoltà ma adesso va molto meglio”.
In Nazionale ha segnato quattro reti. Cosa significa per lei vestire i colori della sua Nazione?
“Sicuramente un senso di responsabilità e di appartenenza enorme. Sono sempre orgoglioso di vestirne la casacca e spero di continuare a realizzare delle reti che servano a vincere. Perché Fuakuputu segna se la squadra lo aiuta e viceversa. Non si vince mai da soli”.
Grazie Doris, resterà sempre vivo il suo ricordo nei cuori dei tifosi rossoblù…
“Ringrazio tutti i tifosi e la città intera, con l’augurio di tante vittorie e la speranza di venirvi a salutare presto”.
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