di Matteo Zallocco
Credo sia giusto chiarire (e aggiornare) la nostra posizione riguardo la gestione dei commenti dopo l’intervento di Gianluca Gelsomino nell’articolo con cui Cronache Maceratesi ha risposto al Vescovo.
Caro Gianluca
Comprendo il tuo punto di vista. Abbiamo a cuore questa situazione e siamo attenti.
Da noi c’è un (sacrosanto) filtraggio che evita la pubblicazione di insulti, abbiamo trovato qualche caso di persone che scrivevano con due nick-name e abbiamo bloccato quello falso immediatamente, spiegando le nostre ragioni via mail.
Abbiamo più volte sollecitato a firmarsi e la maggior parte degli utenti lo fanno, cosa rara se si guarda le altre realtà, vedi anche i portali nazionali. Rispettiamo comunque chi vuole continuare a scrivere con un soprannome, un diminutivo o un nick name di altro genere. Personalmente trovo poco gradevole chi usa nomi di personaggi famosi (vedi Oscar Wilde, Vilfredo Pareto e altri). Cercheremo di essere sempre più presenti instaurando un rapporto via mail con i lettori, anche solo per capire perchè molti di essi, nonostante interventi molto belli, preferiscono non firmarsi. In passato c’è stato anche un caso di denuncia alla Polizia postale a cui è stata consegnata la mail dell’utente in questione. Ognuno scrivendo si assume le proprie responsabilità.
Il mondo di internet è questo – come perfettamente spiegato dal testo riportato da Marta Massetani – ma credo che sia ben più importante sottolineare che ora in questa provincia i cittadini si possono esprimere, possono dire la loro, possono essere in qualche modo protagonisti della vita pubblica.
Ci ritroviamo nelle parole di Varesenews , la nostra esperienza dimostra che un grande merito di Internet è quello di aver allargato incredibilmente il numero dei lettori, di coloro che fruiscono dell’informazione. C’è un forte desiderio di partecipazione, di un protagonismo attivo.
Tanti commenti sono molto interessanti (quelli seri e anche quelli divertenti, quelli scritti in un ottimo italiano e quelli dove compare qualche errore), altri inevitabilmente meno, ma rappresentano comunque il pensiero della gente e questo mi sembra di fondamentale importanza per l’intera comunità. La politica, se attenta, può guadagnare molto da quello che rappresenta un importante spazio di confronto, un “sismografo” del comune sentire. Sarà retorica caro Gianluca, ma a me sembra molto importante. Siamo e saremo sempre attenti agli sviluppi della tecnologia per migliorare, ma intanto possiamo solo ringraziare chi, con un commento approfondito o anche una sola riga, porta il suo contributo alla discussione pubblica che può essere accesa, ma come ha sottolineato qualcuno, i termini più forti sono stati usati in altre sedi e una reazione della gente in questo caso era inevitabile.
Sappiamo che questo strumento, come sottolinei, ha assunto una grande importanza. Questo anche grazie all’apertura verso la gente.
Spero che continuerai a manifestare il tuo punto di vista liberamente e che sempre più persone colgano questa opportunità, in questo modo chi secondo te degenera sarà messo sempre più in minoranza. Siamo pronti ad accogliere vostri consigli.
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Condivido le vostre scelte. Io penso , come ho già avuto modo di dire ,che se il confronto avviene sulle idee non mi interessa sapere chi “c’è dietro”. Discuto cosa viene detto e non da chi viene detto. Il nickname diventa un problema solo nel caso di insulti o peggio di accuse personali a cui in questo caso non si può reagire. Qui sta a voi svolgere un efficace ruolo di filtro. In ogni caso per ora i vantaggi di questo spazio di confronto democratico sono di gran lunga superiori ai potenziali svantaggi.
Sono d’accordo con Iesari. Il confronto dovrebbe avvenire sulle idee, non sulle persone.
Inoltre non so se ci avete mai pensato, ma esiste la possibilità di creare nomi falsi, dall’apparenza vera. In questo caso chi se ne accorgerebbe, se io mi firmassi ‘Michele Fioroni’, o ‘Rossano Ciccarelli’ (mi scuso con gli eventuali veri nominati), invece che Axel Munthe?
E credete che qualcuno non lo fa, qui su CM?
secondo me, certa gente de Mc, se li merita gli insulti!!!
buongiorno,secondo me un errore che fa’ cronache maceratesi e’ quello riguardante il mi piace/non piace il commento.
perche’ posso votare piu’ volte un commento?non basta una volta?
“il fatto quotidiano” ha eliminato alla radice il problema(fossero questi i problemi) non attivando appunto questa funzione
per quanto riguarda l’anonimato posso anche concordare con una polemica tra il sig.tacconi e axel munthe il quale quest’ultimo dichiarava la pericolosita’ di dichiarare la vera identita’causa sistemi lavorativi e quant’altro.
se tutto rientra nella norma della discussione perche’non lasciare l’anonimato?
saluti
In risposta a Filippo Vannucci dico che la possibilità di votare un commento più di una volta viene data dal momento in cui l’indirizzo IP del computer da cui si sta accedendo cambia, cosa che avviene normalmente a distanza di 12/24 ore per le comuni connessioni ADSL casalinghe ad esempio.
Stiamo comunque lavorando al miglioramento di tale sistema, usando mezzi di riconoscimento utente più efficaci e affidabili in modo da evitare o comunque limitare la possibilità di esprimere giudizi multipli.
Paolo Burzacca
Webmaster Cronache Maceratesi
sui mezzi di comunicazione di massa e sulla libertà-spazzatura
nel 1984-85 (ero ragazzino, non ricordo bene) passai un’intera estate ascoltando un programma di radio radicale: chiunque poteva telefonare e parlare a ruota libera di qualsiasi cosa per 30 secondi. libertà e anarchia pura! spunti politici, appelli di tutti i tipi, insulti tra neri e rossi, romanisti e laziali, uomini e donne…alla lunga questo “vomito popolare” poteva anche nauseare ma ciò che prevaleva era l’assoluta novità di poter usare un mezzo di comunicazione come la radio in modo nuovo, senza le regole e i filtri che normalmente una redazione deve istituire. il programma naturalmente fu censurato e cancellato per ordine della magistratura.
sui mezzi di comunicazione e sullo scarto artistico
ricordo di aver letto-visto-sentito (ero ragazzotto, non ricordo bene) che carmelo bene, tra i suoi vari esperimenti artistici, provava a recitare con un microfono in bocca, per sfruttare le potenzialità foniche delle sue corde vocali. il risultato estetico era quello di produrre un rivoltante suono-rumore fatto di respiro, di battito del cuore, di rutti e soffi di stomaco mescolati a parole.
ecco io penso che cronache maceratesi ha il merito di aver trasformato un mezzo di comunicazione come il giornale rendendolo interlocutorio con i propri lettori, avvicinandolo ai villi(ci) intestinali della città, correndo magari quel tremendo rischio di sentirne l’odore. che si sa, “quando si solleva il popolo viene fuori di tutto”.
Mi sento chiamata in causa da questo articolo e, sebbene con diversi giorni di ritardo per motivi di tempo, mi sembra giusto rispondere.
A parte l’affetto particolare che mi lega al mio diminutivo perché mi ricorda gli anni dell’adolescenza quando due amiche di scuola me lo hanno dato e ancora oggi lo usano, perché mi ricorda mio padre che non c’è più e mi chiamava così e perché mi ricorda un carissimo zio che mi chiamava in modo simile e anche lui ora non c’è più…
Vorrei precisare che spesso, e anche nel mio caso, usare un nick non è un voler nascondersi o avere qualcosa di cui vergognarsi, tanto meno un pararsi dietro a qualcosa, del resto CM ha i miei dati reali e quindi dietro a chi/cosa mi nasconderei?
Potrebbe anche essere semplicemente nascondere la propria timidezza che nella realtà si nasconde in altri mille modi.
Nel mio caso ho cominciato a scrivere già dai primissimi collegamenti a questo sito e ho usato un nick solo perché stavo andando alla scoperta di qualcosa che ancora non conoscevo e non ne conoscevo il funzionamento.
Del resto scrivere Lilly o Liana Paciaroni non cambia niente perché la stragrande maggioranza dei lettori non mi conoscono lo stesso.
Comunque, dopo ormai diversi mesi che seguo questo sito, leggendolo quasi tutti i giorni e apprezzandolo tantissimo, sia per come sono esposti gli articoli, sia e soprattutto, per la possibilità che dà a tutti di intervenire, cosa impossibile con la stampa e la televisione… se debbo mettere il mio nome non avrò problemi a farlo.