di Matteo Zallocco
Non è questo il modo giusto per chiudere l’anno dedicato alle celebrazioni per i 400 anni dalla morte di Padre Matteo Ricci, il maceratese più importante di tutti i tempi.
Il vescovo Giuliodori vuole imporre ai cittadini (che esprimono la loro contrarietà in massa) la statua in piazza Vittorio Veneto. Ma il problema non è la statua in sè bensì il metodo che si sta seguendo. E questo lo sottolinea il professor Filippo Mignini, direttore dell’Istituto Matteo Ricci per le relazioni con l’Oriente: <<Il vero problema è il metodo – spiega – perchè dovrebbe essere il Comune di Macerata e non il vescovo a decidere, e se l’Amministrazione comunale vorrà spendere soldi pubblici bisognerà fare un bando pubblico e nominare una Commissione che scelga il progetto migliore, la prassi è sempre stata questa>>.
A Macerata invece è stato il Vescovo a scegliere il luogo (piazza Vittorio Veneto), l’artista (il rinomato Cecco Bonanotte) e a trattare il costo (600.000 euro).
<<Se la vuole fare il vescovo la faccia questa statua – aggiunge Filippo Mignini che quest’anno ha curato con successo le mostre in Cina – ma non può pretendere che lui decida tutto e gli altri paghino. Se, per esempio, un Della Valle decidesse di regalare una statua a Macerata è giusto che sia lui a nominare l’artista, ma se come in questo caso ci sono soldi pubblici di mezzo non dovrebbe funzionare affatto così>>.
Il vescovo ieri ha scritto che questo progetto deve essere messo al primo posto rispetto ad ogni altro investimento per la cultura. <<Non sono assolutamente d’accordo – risponde Mignini -, la statua non è una priorità neanche rispetto a tutte le altre iniziative dedicate alle celebrazioni ricciane. La priorità, semmai, dovrebbe essere il museo permanente che da quello che mi è stato detto si farà appena saranno finiti i lavori a Palazzo Trevi e ci vorrà circa un anno, ma anche per questo dovreste chiedere prima al Comune. Il museo permanente sulle straordinarie opere di Matteo Ricci dovrebbe riuscire ad incentivare il turismo, la statua potrebbe essere un completamento, ma per farla bisognerebbe seguire metodi ortodossi>>.
In attesa del Museo permanente si sta allestendo una mostra a Palazzo Bonaccorsi, che sarà inaugurata il prossimo 19 novembre.
Stamane, quando lo abbiamo contattato, il professor Mignini si trovava alla casa editrice per la pubblicazione dell’ennesima opera ricciana, dal titolo “Dieci capitoli di un uomo strano”. Dal gennaio del 2002 Macerata è in prima linea nello studio e la divulgazione della figura e delle opere del grande gesuita grazie all’Istituto Matteo Ricci per le relazioni con l’Oriente, che però non sembra avere la riconoscenza dovuta da parte della città. Tant’è che per statuto l’Istituto Matteo Ricci finirà la sua attività a dicembre e si dovrà decidere se rinnovarlo o liquidarlo e a tal proposito sembra che Curia e Università abbiano già manifestato la volontà di non rinnovare. La decisione ufficiale sarà presa giovedì 18 novembre, intanto si spera che il lavoro fatto in questi anni dal professor Mignini non venga in parte vanificato da queste operazioni unilaterali che rischiano di allontanare i maceratesi dal loro cittadino più illustre.
Ricordiamo anche che il professor Mignini l’anno scorso, sulle colonne di Cronache Maeratesi, aveva lanciato un’idea per rendere omaggio al grande gesuita: “Macerata si dovrebbe presentare come città di Matteo Ricci anziché città della pace.
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Parole “sacrosante” – per restare in tema – quelle di Mignini….. le parole espresse oggi da Mons. Giuliodori sono abbastanza sconcertanti. Specialmente con il parallelismo fatto tra la statua e le attività culturali che si svolgono allo Sferisterio (e che danno lavoro a decine di persone…..). Un grazie a Mignini anche per il suggerimento di mutare il vuoto richiamo alla “Pace” che accompagna la Città di Macerata con quello a Matteo Ricci.
Gentile Professore
Lei è riuscito di nuovo a far uscire la grande figura di Matteo Ricci da quell’alveo intriso di ipocrisia in cui taluno voleva segregarLo.
Credo che la parola chiave che dovrebbe essere alla base di ogni progettualità inerente al mondo Culturale sia proprio il “metodo” ed un metodo non può subire ingerenze da chi ha scelto altre modalità di azione e pensiero. Grazie Professor Mignini….che Li-Madou Le renda merito.
O ragazzi, questa statua benedetta fa diventar tutti pazzi?
Non credo che l’incarico ad un artista rientri tra le norme della legge Merloni. Poi mettere il museo di un gesuita a Palazzo Trevi non mi pare una grande idea.
UN APPELLO DOPO QUESTA BELLA INTERVISTA
Prof Mignini si candidi a presidente della provincia! Solo lei potrà riempire il vuoto culturale della nostra classe politica e dei politicanti che non sanno dire di no a questo vescovo!!!
1) ECCELLENTE L’IDEA DEL MUSEO PERMANENTE RICCIANO;
2) AD ALTRI FORSE ANDAVA PIU’OPPORTUNAMENTE LASCIATA LA SCOPERTA POLEMICA CON IL VESCOVO. TRA L’ALTRO I COMMENTI NE SONO PIENI,DAL MOMENTO CHE IL PROF.MIGNINI E IL VESCOVO GIULIODORI SONO ENTRAMBI IMPEGNATI ALLO STESSO PROGETTO;
3)IL DISTINGUO, INFINE, TRA METODO E SOSTANZA VENIVA INSEGNATO ALLA SCUOLA DELLE FRATTOCCHIE, COME FURBA VIA D’USCITA NEI CASI IN CUI NON ERA SEMPLICE O POPOLARE DIRE DI SI.
COLGO L’OCCASIONE PER CHIEDERE UN GIUDIZIO SUL DOCUFILM ALLESTITO PER CELEBRARE P.MATTEO RICCI. A ME è PARSO RAFFAZZONATO, PIENO DI COPIA-INCOLLA, INFARCITO DI INTERVISTE INUTILI, INSOMMA DILETTANTESCO E PENALIZZANTE PER IL GRANDE MACERATESE.DICONO CHE SIA PIACIUTO ALLA CURIA ROMANA. SE FOSSE VERO, ANCORA UNA VOLTA SI DIMOSTRA… LA SUPERIORITA’DELLA DIPLOMAZIA VATICANA.
oppurtunità di lavoro per i giovani, spazi verdi tipo la zona delleFOSSE che non ha niente,sicurezza, ridare vita al centro storico,aiutare gli anziani, qualche parcheggio gratis, una piscina, queste forse sono Priorità poi magari facciamo sta statua magari riducendo di parecchio il costo se si può.
Non si potrebbe umilmente chiedere a Benedetto XVI di spostare, con estrema uregenza, Giuliodori a Pechino?
Visto che il vescovo agogna a trasferirsi in una sede più importante di Macerata perchè non cogliere la palla al balzo, tenendo presente che lui è anche un calciatore????
Con un semplice trasferimento di sede si avrebbero 2 immensi, impareggiabili, grandissimi, miracolosi benefici.
Macerata eviterebbe di avere ancora uno spocchioso, superbo, culturalmente poco elevato vescovo, che crede di essere andato tra i bifolchi che devono esere guidati.
Giuliodori stesso, a Pechino, potrebbe passare intere giornate in conteplazione della statua di Matteo Ricci…
….Senza spendere inuitilmente una lira pubblica Giuliodori potrebbe essere estasiato.. Ed anche noi dal suo allontanamento.
Benedetto XVI, che mi assicurano, persona dotata di grande senso pratico e molto intelligente potrebbe con un piccione cogliere 2 fave.
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(dopo aver sostanzialmtente fatto da sponda alla inutile sortita del vescovo interessante, ora notare, il Sindaco che si è chiuso in penitente religioso silenzio, quando presumibilmente si è accorto di aver aperto bocca inutilmente…. Interessante anche notare come gran parte dei Consiglieri Comunali non abbiano aperto proprio bocca)
@CERASI: Lei è semplicemente GENIALE! Giuliodori a Pechino….credo però che avendo un confronto precedente quale Li Madou, ce lo rimanderebbero indietro…magari dandoci 600.000 Euro per tenercelo!
ognuno tira acqua al suo mulino…
Sbaglio o in qualche articolo ho letto che… “il vescovo e Ciaffi”….
Direi che è tutto un dire!
Ma perchè…in un prossimo futuro rimpasto di governo, mons. Giuliodori al posto della Brambilla, no????????
@Valentini
Perchè con tutta la buona volontà peggio della Brambilla è difficile fare; nemmeno un miracolo di Berlusconi ci risucirebbe, e lui di miracolati se ne intende
L’IDEA DEL MUSEO PERMANENTE,QUESTO SI, LA TROVO INTERESSANTE.COSI COME FU’ LA MOSTRA ALLESTITA 7-8 ANNI FA TRA PALAZZO RICCI E SAN PAOLO.DI PALAZZI BELLI E IDONEI A MACERATA NON MANCANO,ALCUNI POSTI DI LAVORO IN PIU’ E NUOVE ENTRATE PER LE CASSE COMUNALI,STANDO BENE ATTENTI A LASCIAR FUORI L’ONOREVOLE MONSIGNORE O CHI PER LUI… SI INTENDE.
Finalmente parole sagge in questa telenovela di casa nostra.
Le legga attentamente Mons. Giuliodori, ci mediti sopra attentamente ed in futuro eviti, nel Suo interesse ed in quello della Chiesa che rappresenta, di salire in cattedra su argomenti che esulano la Sua missione, perchè su tali argomenti che tanta polemica hanno sollevato, Lei non ha titoli superiori a qualsiasi Cittadino, che non merita di essere insultato o tacciato di ignoranza o provincialità.
Rispetti gli altri se vuol essere rispettato (credo sia scritto da qualche parte!!!).
Grazie Prof. Mignini del suo autorevole intervento e grazie anche al Sig. Sindaco di Macerata per non aver ceduto così facilmente alle preghiere del clero. Abbiamo cose più importanti e urgenti a cui pensare altro che statue d’Egitto! (in questo caso di Cina!)