Alessandro Savi in Consiglio comunale
Successivamente ad una assemblea degli iscritti del Partito dei Comunisti Italiani, sezione di Macerata, si è riunito il nuovo direttivo del partito. Il nuovo organismo dirigente ha eletto all’unanimità Alessandro Savi come nuovo segretario della sezione. Savi – che ha già guidato la sezione maceratese del PdCI negli anni successivi alla nascita dello stesso partito dal 1999 al 2002 – succede a Mauro Proietti dimessosi a causa dell’incompatibilità con l’attuale incarico di vice presidente dell’APM.
Il neo-segretario di sezione sarà affiancato da Simona Giordano (responsabile dell’organizzazione), Egidio Tavoloni (tesoriere) e Stefano Blanchi (responsabile del tesseramento).
<<Tornare a rivestire una carica così importante in un momento così delicato – sono parole del neo-segretario – è per me motivo di orgoglio. Cercherò di “traghettare” il partito fino alla fase congressuale prevista per la prossima primavera dopodiché largo ai giovani, visto che ne abbiamo in abbondanza. E’ stata una scelta dettata dalla ricerca dell’esperienza e rivolta a pianificare l’attività del partito in vista delle numerose scadenze, tutte di capitale importanza, che ci vedranno protagonisti nel prossimo futuro”. “Personalmente, mi pongo alcuni obiettivi a breve termine il più importante ed emergente tra questi riguarda la ricostruzione di un rapporto di fattiva collaborazione con l’amministrazione comunale rispetto alla quale permangono le nostre critiche che, tuttavia, vorremmo superare in vista di una piena organicità, ancora piuttosto distante. Si tratta di limare alcune asperità e di riconoscere ai Comunisti Italiani la dignità – prima ancora della visibilità – che questa forza politica merita. Carancini sarà pienamente il nostro Sindaco e potrà godere dell’incondizionato appoggio dei Comunisti Italiani se, insieme, riusciremo a tracciare un percorso anche a lungo termine, ma rivolto a correggere diversi errori commessi in questi ultimi mesi. Se non ci sarà questa disponibilità, il partito ed il gruppo consiliare saranno vincolati solo ed esclusivamente dal programma che abbiamo sottoscritto e decideranno di volta in volta, in piena libertà, la linea da adottare in Consiglio Comunale. Si tratterà, poi, di preparare il partito alla realizzazione della Federazione della Sinistra che, a nostro avviso, dovrà rappresentare il punto di partenza verso una riunificazione dell’intera sinistra italiana. Riteniamo infatti assolutamente prioritario tale processo di aggregazione per la costituzione di una nuova e forte sinistra che sia in grado di assumersi responsabilità di governo ad ogni livello, per battere le destre e riaprire una speranza per il Paese e per gli Enti Locali>>.
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complimenti ed auguroni per la nuova carica, ne sarai all’altezza e mi piaci quando parli di riconquista di “dignità”……….oggi è necessaria proprio questa riconquista, in bocca al lupo e buon lavoro
Alessandro, anche se di idee diverse, ti faccio i miei più sinceri complimenti e ti auguro buon lavoro.
Auguri Alessandro da Guido.
Auguri, Alessandro.
….Carancini sarà pienamente il nostro Sindaco e potrà godere dell’incondizionato appoggio dei Comunisti Italiani se, insieme, riusciremo a tracciare un percorso anche a lungo termine, ma rivolto a correggere diversi errori commessi in questi ultimi mesi. Se non ci sarà questa disponibilità, il partito ed il gruppo consiliare saranno vincolati solo ed esclusivamente dal programma che abbiamo sottoscritto e decideranno di volta in volta, in piena libertà, la linea da adottare in Consiglio Comunale…
Tradotto, fuori dal politichese, significa che una cambiale presumibilmente verrà presto presentata all’incasso.
Su questa cambiale, com una specie di pizzino/post-it, si fa chiaramente capire che i comunisti saranno “allineati e coperti” solo sul programma sottoscritto poichè, su tutto il resto, già minacciano mani libere.
Ora bisognerebbe fare chiarezza perchè altrimenti non si comprende bene la portata del discorso.
Nel 2000, sotto Meschini, venne presentasto un programma.
Quello stesso programma, nel 2005, con aggiunte e corrrezioni, venne ripresentato in quanto ancora largamente da attuare.
Questo perchè, nella vita amministrativa di tutti i giorni, il programma è poco più che una traccia e pertanto pesa relativamente in quanto, nel corso del mandato, ci sono da prendere centinaia di decisioni che esulano dal programma sottoscritto.
Quindi se si voteranno 50 ordini del giorno sul programma ce ne sarano almeno 300 che esulano… E su quei 300 che i comuinisti “avvisano”.
Che abbiano studiato alla Toto Rina’s University???
E’ appena iniziata la guerra contro SEL…
@Cerasi, non ho capito il riferimento alla Totò Rina’s University. Il gusto della battuta ha fatto aggio sulla tua nota capacità di analisi? Perchè alludere ad un capomafia quando forse sarebbe più appropriato un riferimento alla tattica messa in campo da FLI? A me sembra che tutta l’ingegneria elettorale-politica messa in campo per il rafforzamento degli esecutivi, sia a livello nazionale che locale, debba ancora fare i conti con un underground politico culturale identitario duro a recepire un principio semplice e, cioè, che la politica per essere efficace deve essere pragmatica e pertanto debba necessariamente ricercare il compromesso, inteso come sintesi più alta delle diverse opzioni sul programma amministrativo. Se, per contro, si sottoscrive un programma elettorale con la riserva di avere mani libere ad elezioni avvenute, mi sembra che si faccia più una scelta di potere ( vantaggio del premio di maggioranza) che di progettualità e di servizio.
Come ex segretario dei Comunisti Italiani non posso che rimane esterefatto del commento di Cerasi che ci equipara ai mafiosi. Quanto espresso dall’amico e compagno Alessandro non fa altro che ribadire una posizione ampiamente espressa e condivisa. La disponibilità da parte del sindaco mi sembra ci sia. La volontà di essere parte attiva da parte del PdCI di questa maggioranza, che al di là di frizioni, confronto anche aspro ma politico, mi sembra abbia cominciato a muoversi in maniera diversa c’è.
Ritengo quindi altamente offensiva la posizione di Cerasi. Non ho mai nel corso del mio mandato avuto posizioni che non fossero rivolte ad un confronto sulle cose e non sulle persone.
Ma non tollero e non tollererò che qualcuno parli di avvertimenti secondo lo stile mafioso. Altrimenti mi riterrò come iscritto del PdCI libero di tutelarmi in quanto tale in ogni sede e modo di essere accomunato a un delinquente.
Una cosa è un affermazione.
Altra cosa è una domanda (o battuta, come interpreta m. rugens) fatta in un certo contesto, a chiusura di una personale (e del tutto liberissima di non essere condivisa) visione delle cose politiche.
Io non ho proprio equiparato nulla a nessuno.
Però vedo che, come già era avvenuto in passato, a qualcuno saltano precocemente i nervi e, come già accaduto in passato, invece che un “confronto anche aspro” si “paventano” tutele in ogni sede…
Occhio Gianfranco,
sennò ti ritrovi in qualche gulag….. :-))
Le battute sono anche quelle di Berlusconi sui gay. Le battute sono figlie di un modo di pensare.
In quanto ai gulag, beh non rispondo. E’ una cosa talmente idiota sia come battuta che come pensiero che non merita niente.
@axel
Cosa dici mai???
Basta con questa bieca falsa propaganda imperialista.
Basta con la denigrazione della Grande Madre Russia.
Basta con i soliti luoghi comunui, la facile ironia, le falsità storiche….
I gulag, al contraio di quanto falsamente si dice in occidente, erano degli ameni luoghi di villeggiatura dove, inanzitutto, ci si andava a totale spese dello stato, il servizio era di all inclusive e si stava così bene, ma così bene che nessuno voleva tornare….
Un pò come i lager insomma.
Cambiava solo il nome all’ingresso, ma la catena da macelleria era la stessa.