di Alessandra Pierini
La Destra maceratese è in piena attività e, dopo aver eletto la scorsa settimana il segretario provinciale Anna Rombini , questa mattina ha presentato alla stampa la nuova struttura, le strategie e le prossime iniziative.
«Il nostro direttivo sarà molto snello e i suoi componenti saranno affiancati nelle iniziative da portare avanti e nelle scelte da 7 commissioni tecniche: Ambiente, Urbanistica e Cultura, Finanza e Bilancio, Sicurezza, Sanità e Sociale, Immagine Comunicazione e Relazioni con la stampa, Rapporti con il Movimento Giovanile, Enti Locali Territorio e Tesseramenti e per finire una commissione non permanente che curerà, in caso di elezioni, l’iter da seguire.»
Tra le prossime battaglie de La Destra è prevista quella per chiedere ai Comuni di intitolare una via a Giorgio Almirante (a Civitanova ce ne è già uno), storico segretario del Movimento Sociale Italiano da lui fondato. A metà novembre in più Comuni saranno allestiti degli stands per informare e sensibilizzare sulla questione Equitalia, presentata e trattata da Lorenzo Fiacchini e Marco Bernabei. Equitalia è la società di servizi incaricata della gestione delle attività di riscossione degli enti. La Destra si batterà per chiedere meno burocrazia e una forma di riscossione meno rigida, soprattutto verso quei cittadini che non hanno la possibilità di pagare.
Simone Livi, ex assessore provinciale, ha focalizzato l’attenzione su un nuovo modo di fare politica: «Vogliamo che il nostro modo serio di fare politica riesca a ridare fiducia e tutti quei cittadini che l’hanno persa, soprattutto partendo dai giovani che sono il nostro futuro. Vogliamo tornare al Governo della provincia di Macerata sostenendo, come abbiamo già fatto, la coalizione di centro destra.»
L’impegno de La Destra è forte anche in vista delle prossime amministrative del 2011: «Stiamo già collaborando con la coalizione di centro destra in vista delle battaglie elettorali di Morrovalle e San Severino il prossimo anno. Naturalmente siamo pronti a muoverci anche in caso di eventuali elezioni provinciali ma preferiamo attendere l’esito del ricorso al Consiglio di Stato.»
Al termine dell’incontro è stato ricordato Tommaso Paoli, figura attiva nella politica maceratese e nell’associazionismo, scomparso ieri mattina.
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tra poco si dovrà intitolare una via anche a pacciani……………………..tanto la verità storica in ialia non esiste!!!!!
…e meno male che invece esiste cotanta onestà intellettuale che, affogata da un’indefinita tolleranza di sopportazione, è in grado persino di regalare momenti di plauso alle idiozie dell’ultimo minuto!
Per questo, dubito fortemente che con i presenti presupposti saremo in grado di andare al di là degli intoccabili di altri tempi, quando fortunatamente la Democrazia era la legge dei più e non la legge di chiunque abbia facoltà di parola, così accadrà che ci limiteremo agli amati Dante, Pirandello e Rossini..sempre che qualcuno non si svegli una mattina con l’intenzione di entrare nel merito “storico”. In tal caso, quelle menti illuminate non dovrebbero disperare: Nel Paese delle utopie benevolenti, si potrebbe ragionevolmente arrivare a prospettare un referendum per proporre eventuali modifiche a vantaggio di Martinelli o dell’orso Yoghi!!!
Cara Anna, QUALCUNO prospettava “la vita come sofferenza, illuminata d’amore e accesa di speranza”… Alta quella bandiera!
Paola Pallotto
Già si sente la mancanza di un gran signore come Mauro Nocelli…. povera Destra……
A me non ne mporta cosa, ma non ce vedo niente de strano anche perché jmo intitolato le strate anche a Togliatti che fece mazzà un sacco de italiani in russia.
Forse voi militanti che esaltate l’estrema destra,non siete al corrente, o fate finta di non esserlo, che almirante ha firmato le leggi razziali e la legge sulla fucilazione dei disertori della Repubblica di Salò, altrimenti non ragionereste in questi termini. Io mi vergognerei invece, fossi sindaco, del solo pensiero di intitolare una strada a quel soggetto.
eh no! Una via ad Almirante, nooooh! Volete far arrabbiare il Presidente della camera?
Non sono favorevole per motivi già citati, vorrei però far mutare nome alle varie via Stalin, Lenin, Ho Chi Min e Guevara presenti in molti nostri comuni
@ Gaetano
Il tema e la proposta non è poi di primaria importanza, ma la storia e quello che ha rappresentato Almirante per la vita politica e la democrazia in Italia certamente SI. Sarebbe non solo opportuno ma doverosa la scelta di una via.
Se il veto viene posto per la firma sulle leggi razziali, posso anche condividere il divieto, Ma allora perchè non si contesta e non si toglie via Romolo Murri? Anzi a Murri si dedica convegni patrocinati dalla Regione Marche.
……quando fortunatamente la Democrazia era la legge dei più e non la legge di chiunque abbia facoltà di parola….
Tralasciando il fatto che un’uscita così è allimite della fantascemenza vorrei solo aggiungere che il problema è che non sta scritto da nessuna parte che quando “era la legge dei più” la signora atrice di questoscritto ne avrebbe avuto facoltà.
Poichè se infatti la signora non faceva parte di chi comandava non avrebbe avuto diritto di parola.
Su Almirante si può essere o non essere d’accordo sull’intitolazione della via, però non credo che sia il caso di avere vie intitolate a chi non ha un passato proprio cristallino.
Non a caso io toglierei il nome alle tante vie intitolate ad altri epsonaggi non propriamente cristallini (tipo Stalin o Togiatti)
@ Tonino Quattrini:
Il veto viene posto per la firma al manifesto della razza, oppure per dichiarazioni del tipo “noi siamo nella teoria e nella pratica del razzismo ” se preferisce possiamo anche parlare della condanna per collaborazionismo con le truppe naziste nel 47, o anche della condanna per apologia al fascismo durante le amministrative sempre del 47.
Non da meno sono i suoi coinvolgimenti nella Strage di Peteano con l’utilizzo nevrotico dell’immunità parlamentare per non incorrere in alcuna sanzione o i suoi presunti legami con la P2 (mi ricorda un film già visto) ….
Di motivi per sorridere davanti alla proposta di intitolare una via a questo “signore” ce ne sono e sono anche parecchi….il problema è che nessuno ne parla a quanto pare.
Se questa sarebbe una “battaglia politica”, credo che questi signori de “La Destra” siano un pò a corto di idee e di iniziative. Mi auguro possano tornare (o arrivare) a più “alti livelli”.
Mi associo al commento di Menghini… I partiti politici e soprattutto quelli nuovi, o presunti tali, dovrebbero preoccuparsi di ben altro.. L’intitolazione delle vie non è problema fondamentale, soprattutto in un momento di forte difficoltà e comunque è tutta da dimostrare l’utilità di un’intitolazione a personaggi legati a gravi episodi di violenza.
Condivido sia S. Menghini che Taj Mahal, certamente i partiti e la politica dovrebbero avere altre iniziative e dimostrare l’utilità.
Diciamo di commentare accademicamente una iniziativa che non cambia niente, risolve poco anche perchè pochi conoscono il personaggio. Chi ci prova a parlarne è contro o a favore “per sentito dire”. Ma nella realtà è oramai sconosciuto alle nuove generazioni. (Ma non solo Almirante, provate a chiedere nelle prime classi superiori, di Gronchi, De Nicola, E. Berlinguer, De Martino, Amendola, Terraccini, Michelini ecc. ecc.)Perciò il tema è superficiale e può interessare solo a piccole “parti” impegnate nel vicino passato.
@ Andrea Narcisi
Se viene posto il veto per chi ha firmato quel manifesto, sono d’accordo con Lei! Ma la regola vale per tutti i firmatari.
Perciò anche togliere le vie a Romolo Murri, vietare la pubblicazione degli articoli di Giorgio Bocca ecc. ecc.?
Altrimenti si commette un’azione “razzista”, (o tutti o si fa solo discriminazione).
Alcune sue affermazioni storiche, non sono propriamente esatte. (se si esclude la propaganda di “parte”)
Che poi Almirante sia stato iscritto alla P2 è la prima volta che avviene questa accusa, non è che si è sbagliato con l’allora “compagno” Berlusconi?
Io non vedo niente di contrario a dedicare una via ne a Lenin, Almirante, Togliatti, Che Guevara ecc. ecc. (anche se preferirei Italiani sono più legati alle nostre Vie). Nel bene e nel male (e la differenza su questo la fa solo l’opinione di parte) sono pagine della nostra vita e cultura politica.
Almirante ha il merito di aver portato una “frangia” politica, presente in Italia nel primo dopoguerra, sulla via della Democrazia, ha legato il suo impegno politico a quella legge elettorale con il quale, oggi eleggiamo i sindaci, (guarda caso l’unica che riesce a funzionare), è stato l’unico ad opporsi agli sprechi e alle spese della politica, (nel 1970 parlò per 9,30 ore in parlamento, per ostruzionismo contro l’istituzione delle regioni, che hanno portato tanti di quei stipendi ai politici di mestiere e che oggi suscitano tanto odio fra la gente. Ma queste sono piccole cose rispetto ai tanti meriti e demeriti della vita dell’uomo.
Ma poi in fondo, quando è importante dedicare o non fare una via ad Almirante?
Serve poi così tanto parlarne contro?
Tonino Quattrini
@Tonino Quattrini
Infatti il motivo non è da ricercarsi solo ed esclusivamente nel fatto che sia un firmatario di quel manifesto, ma che sia un personaggio di spicco del fascismo in Italia, le ricordo copiando e incollando che l’apologia del fascismo è un reato previsto dalla legge 20 giugno 1952, n. 645 (contenente “Norme di attuazione della XII disposizione transitoria e finale (comma primo) della Costituzione”), anche detta “legge Scelba”, che all’art. 4 sancisce il reato commesso da chiunque «fa propaganda per la costituzione di un’associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità» di riorganizzazione del disciolto partito fascista, oppure da chiunque «pubblicamente esalta esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche».
Sulle accuse di collusioni con la P2 le consiglio di mettere da parte per un momento le sue ideologie e di informarsi:
http://it.wikipedia.org/wiki/Giorgio_Almirante#Le_accuse_di_contiguit.C3.A0_con_ambienti_dell.27eversione_nera_e_la_P2
Sulla scia di queste informazioni può tranquillamente rimanere della sua opinione, non è mio obiettivo farle cambiare idea, è mio obiettivo invece che non venga dedicata nella mia città una via ad un soggetto che non considero uno dei padri fondatori della nostra democrazia (poi tra l’altro non capisco dove lei veda tutta questa serie di conquiste democratiche nel nostro paese) ma che invece considero uno dei principali responsabili dello sgretolamento della destra legalitaria in Italia.
http://www.strano.net/stragi/stragi/nomi/almir.htm
Ringrazio Narcisi e Cerasi per la documentazione allegata, le conoscevo già, Li ringrazio perchè leggendole (pur nella incompletezza, ma Wikipedia è così con tutti, e la pagina “di parte” di Cerasi) conferma tutte, anche se parziali, le opinioni da me espresse nel commento precedente.
Non voglio polemizzare, perchè non servirebbe a niente, MA condividendo le Vostre considerazioni sulle leggi razziali non riesco a capire perchè si tace su altri, es. Romolo Murri, o Giorgio Bocca che firmava e scriveva sulle riviste cose molto più determinate e gravi.
Aldilà delle “parti” è comunque molto difficile confrontarsi su certi argomenti, avremmo bisogno di un confronto dialettico che non può completarsi con semplici commenti, sia come spazio che come documentazione della storia.
Ma non so se è utile. In questo momento politico sono pià interessato a contestare questa politica “progressista” che ci ruba la terra con chilometri di cemento con la scusa dell’industrializzazione e di Fotovoltaico con la scusa dell’energia economica.
Grazie
Tonino Quattrini
La documentazione allegata è riconducibile a fatti comprovati e non rappresenta uno strumento fazioso, al contrario è uno strumento di informazione su fatti e personaggi aimè della storia di questo paese.
Da tre post mi stà rispondendo che anche Murri e Bocca firmarono il famoso manifesto della razza quando sono state citate altre argomentazioni per le quali un personaggio come Almirante non merita l’intitolazione di una strada, magari qualcuno potrà anche essere felice di avere nella sua città una strada che porta il nome di un ex collaboratore delle SS in tempi di guerra, ma non il sottoscritto.
Capisco e comprendo che possano esserci altre strade intitolate a figure non raccomandabili della storia di questo paese, ma in questo caso stiamo parlando di una situazione specifica, quindi con tutto il rispetto non ritengo utile ai fini di un confronto, strutturare la discussione su argomentazioni generiche, personalmente mi sono limitato a commentare il fatto riportato nell’articolo sopra scritto.
In Italia e soprattutto a Macerata è ancora forte l’ideale anti-fascista, a prescindere dalle diverse connotazioni politiche e culturali ecco perchè trovo molto fuori luogo la proposta della signora Rombini.
La ringrazio per il confronto pacato e ricco di contenuti.
Saluti
Narcisi
@ TONINO QUATTRINI
caro tonino, purtroppo il tuo intervento non fa che evidenziare il solito giochino della destra: uno dice che una cosa è sbagliata e tu invece di dimostrargli perchè non lo è, citi altri casi in cui si è agito senza ragionare prima.
Sembra la solita storiella: uno ricorda lo sterminio degli ebrei e l’altro dice: “ma quanti ne ha uccisi stalin!!!”
Io credo che ci sia bisogno di un confronto più costruttivo invece di nascondersi sempre dietro alle solite storielle vecchie di 50 anni che sinceramente c’hanno scartavetrato i maroni!!
Dicci perchè sarebbe giusto intitolargliela invece di elencare le altre personalità a cui è stata ingiustamente intitolata una via (cosa divertente ma che non serve a un beneamato…)
E poi scusate la domanda: ma con tutto quello che ci sarebbe da fare per Macerata c’è chi spreca tempo e risorse per stro…ate come intitolare la via a un fascistone, xenofobo, omofobo? Noi giovani non abbiamo bisogno di vivere dei vostri ricordi, teneteveli per voi THANX!!
@Quattrini
Senza alcuna intenzione di fare polemica vorrei ricordarle che molti, in perfetta buonafede, credettero a Mussolini e al fascismo per poi distaccarasene (con tempi e modi differenti) o addirittura fare una scelta di campo totalmente diversa (Morbiducci, ad esempio).
Mi pare che Almirante, pur correggendo poi le sue dichiarazioni sulle leggi razziali, sia sempre stato e rimasto fascista fino alla morte.
Per questo motivo non credo che bisognerebbe intitolargli una strada.
(non vorrei pensare male ma sembra quasi una polemica fatta apposta in chiave elettorale: cerchiamo un pò di simpatia in qualche nostalgico -vecchio e giovane- che non voterà PdL e che non seguirà Fini, altrimenti questi voti potrebbero tracimare nella Lega)
@ Narcisi non ho detto che il suo allegato era fazioso, anzi rafforza e conferma i miei commenti sull’argomento, ho semmai detto che Wilkipedia è purtroppo quasi sempre troppo semplificato e incompleto.
@ Spett.le Barbara non so da dove hai letto cerci commenti, sono andato anche a rileggerli (non si sa mai a volte si puo far confusione) ma non ho trovato nulla.
Il raffronto è perchè si vuol capire! Per capire si dovrebbe spiegare! Per spiegare si dovrebbe uscire dalle fazioni! Uscire dalle fazioni è pericoloso renderebbe le persone immuni dai condizionamenti di parte e a questo la società (forse) non è ancora pronta, e il risultato è il Berlusconismo.
Se a voi va bene così non è un problema ma ha me non piace.
Condivido il tuo “Noi giovani non abbiamo bisogno di vivere dei vostri ricordi” ma il problema non sono i ricordi, sono i “motivi”, i “perchè”, il “capire” i giovani di ieri per essere giovani oggi e domani senza ripetere gli errori.
@ Cerasi
Non penso che sia “una polemica fatta apposta in chiave elettorale….” (almeno spero).
Poi che gli amanti di Almirante, finiscano per votare per la Lega è assurdo. Le proposte della lega sono l’opposto!
Non riesco a capire le Tue considerazioni, non so se le fai per spirito di “parte” o forse solo perchè in fondo si ha una conoscenza superficiale di Almirante o della Lega, o forse …..
Spero avremo modo di confrontarci meglio in futuro.
Comunque La “via” NON è determinante, i problemi sono molti e più importanti di questo.
a presto
@Quattrini
Alcune piscia@tine fuori dal vasetto della Lega, alcuni scimmiottamenti, alcue dichiariazioni assomigliano, aggiornate, alle famose frasi mussoliniane contro i nemici, gli inglesi, gli ebrei…
Di Almirante non cnosco approfonditametne la storia, ma che sia rimasto fascista (e portatore, magari con aggiornamenti, di una certa cultura e una certa visione)fino alla morte è indiscusso.
Del resto anche il primo simbolo del MSI, se non erro, era la fiamma che sorgeva dala tomba (del Duce?) e non è mistero che, fino a tempi recenti, dentro molte sedi del MSI il fascismo era il “bene assoluto”, con tanto di labari, gagliardetti e bustini del Duce in bella mostra e “saluto romano”.
Lei dice di superare determinati “ismi”, ma sebbene su determinati progetti o determinati argomenti si possa anche fare della strada assieme resta, almeno per me, pur sempre il fatto che io sono il risultato di una storia personale che ha comunque dei “paletti” di riferimento (esempio la Resistenza).
E sebbene non abbia preclusioni e discuto di tutto (anche del fatto che la Resistenza non fu assolutamente un moto di popolo) su alcune questioni di fondo resto delle mie idee.
@ Cerasi
Scusami ma anche volendo forzare i “paletti” di “parte”, Della Lega fai degli esempi di cio che vedi scimmiottato o che assomigliano alla politica Mussoliniana.
Non che la cosa sia importante nei fatti, ma sono curioso.
Poi, dove hai codificato del primo simbolo del MSI che derivava dalla tomba? Quando fu fondato il MSI la tomba ancora non c’era? Se leggi Mazzini troverarai l’origine e il significato della fiamma. Di vero c’è, che MSI in origine era MSI, Movimento Socialista Italiano, non applicabile perchè era già presente alle elezioni il Partito Socialista Italiano. Ma questo oramai non ha più importanza.
Sui “paletti” non c’è niente di riprodevole, ognuno ha i suoi, c’è chi ha la Resistenza, chi il Risorgimento, chi Mani Pulite, alcuni ancora si rifanno alla rivoluzione francese.
La realtà è che senza Rivoluzione Francese non ci sarebbe stato il Risorgimento, senza il risorgimento non ci sarebbe stato il Fascismo, senza Fascismo non ci sarebbe stata la Resistenza, senza resistenza non ci sarebbe stata Mani Pulite ecc. ecc.
La storia è molto più articolata da essere imprigionata dai “paletti”.
Comunque questo è il mio modo di pensare e affrontare la politica, “senza paletti e senza nemici”, confronto e dialogo perchè se poi mi trovo Rifondazione Comunista sulle stesse mie posizioni (vedi Montecosaro tema Piastra logistica) sono felice e contento.
Comunque smetto qui i commenti perchè diventa oramai un dialogo a due. Passiamo ad altro.
Ciao
Tonino Quattrini