Una importante operazione sul territorio della provincia di Macerata è stata condotta questa mattina dai Carabinieri della Stazione di Appignano allo scopo di effettuare una incisiva attività di ricerca e cattura di latitanti e persone sottoposte a mandati di cattura internazionale.
I militari della Compagnia di Macerata, in particolare quelli della Stazione di Appignano nell’ambito di un servizio perlustrativo hanno concentrato l’attenzione nell’area del Comune di loro competenza. Grazie a un’ampia rete di controlli, questa mattina è stato individuato e tratto prontamente in arresto un cittadino sudamericano domiciliato da qualche mese ad Appignano sul quale pendeva un mandato di cattura internazionale.
L’uomo, argentino, Juan Antenor Vallejos-Vallejos, 35 anni, sorpreso intorno alle 11, si è visto notificare dai militari un mandato di cattura europeo per l’accusa di lesioni dolose personali gravi (art.149 Codice Penale spagnolo) per il cui procedimento penale è stato condannato dal tribunale spagnolo a 6 anni reclusione.Vallejos si era reso protagonista di una rissa avvenuta ad Alicante in Spagna alla fine del 2001. Il mandato di cattura definitivo era stato emesso il 23 novembre 2006, e da allora era ricercato. L’argentino, che all’epoca dei fatti viveva in Spagna (con cittadinanza spagnola), dopo alcuni periodi vissuti dal 2006 ad oggi in vari paesi del mondo (cambi di residenza fondamentali per non dare punti di riferimento agli inquirenti) si era dall’inizio dell’anno trasferito nelle Marche con la convivente, una donna portoghese, e un figlio. È stato accertato che prima di trasferirsi ad Appignano, qualche mese fa, l’argentino aveva vissuto anche a Rosora vicino Jesi.
Disoccupato, impegnava le sue giornate ad Appignano giocando a calcio, un soggetto molto sportivo che non dava nell’occhio, e che riteneva che la tranquillità di Appignano lo avrebbe ben nascosto dagli occhi delle forze di polizia.
Ma questa mattina i Carabinieri del locale Comando Stazione, coordinati dal Luogotenente Cardoni, al termine di alcuni giorni di appostamenti e grazie ad informazioni acquisite dal sistema di indagine interforze Shengen, lo hanno individuato e si sono portati presso quella che ritenevano essere la sua abitazione, in via Gramsci nel centro di Appignano. Il blitz è scattato con i Carabinieri che fingendo un normale controllo lo hanno subito identificato e riconosciuto come la persona che stavano cercando. Accompagnato immediatamente in caserma gli è stato notificato il mandato di cattura europeo.
Vallejos è stato poi condotto presso il Comando Provinciale di Macerata in via XX settembre per ulteriori accertamenti. I militari hanno quindi informato dell’importante cattura la Direzione Centrale della Polizia Criminale di Roma ed il Presidente della Corte d’Appello di Macerata. L’arresto eseguito infatti è di rilevanza internazionale nell’ambito degli Accordi di Shengen. Informata anche l’Autorità diplomatica consolare competente. Vallejos è ora ristretto nel carcere di Camerino in attesa di essere trasferito in un carcere spagnolo.
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Oltre alle dovute congratulazioni ai militari, penso che ci si debba soffermare su questo fenomeno che non credo sia solo di Appignano. I nostri piccoli centri, con la loro tranquillità, oltre a richiamare attempati pensionati inglesi (che acquistano a piene mani casali e terreni)offrono facilmente rifugio a personaggi ambigui se non delinquenti veri e propri come in questo caso.
Una volta era sufficiente il controllo sociale esercitato dai residenti che, appena vedevano una faccia nuova si insospettivano.
Oggi non è più così ed è facile trovare Comuni che in pochi anni sono cresciuti del 10-20% senza un aumento di posti di lavoro tale da giustificare questa immigrazione. C’è da chiedersi come mai e se è tutto naturale.
Domicilato da qualche mese ad Appignano???
Un disoccupato/delinquente che non fa nulla e cazzeggia tutto il giorno pensa di potersi mimetizzare nella “metropoli” di Appignano dove, mischiato a milioni di persone, passera inosservato?
Ci sono voluti appostamenti ed indagini???
Ma che è un nuovo cinepanettone (c’è crisi quindi a bassissimo costo) con Boldi nella parte del malvivente e De Sica in quella dello sbirro???
comunque non mi sembra questa grande operazione…(con tutto il rispetto per chi l’ha preso)
Pio ha detto la cosa più giusta, ormai non ci si può fidare del buon senso e della coscienza visto che non si è più “in famiglia”. Peccato che nessuna istituzione sembra interessata ad adeguarsi, specialmente gli organi di polizia (anche se c’è da ammettere che non è colpa loro, ma di chi più in alto preferisce farci vivere nell’anarchia e nella delinquenza più assoluta solo per guadagnarci).
Senza dubbio Appignano non è una metropoli di milioni di abitanti come Macerata ma anche questo mio piccolo paese non è più quello di 40 anni fà quando tutti si conoscevano e si chiamavano con dei soprannomi anche scherzosi da cinepanettoni.
Oggi, anche ad Appignano sono arrivati i condomini, nei quali si fa fatica a conoscere il vicino di casa perchè non ci si incontra mai neanche per le scale, ci sono diverse case coloniche, delocalizzate dal centro, ristrutturate e abitate da nuovi paesani provenienti da chissà dove. In Appignano la gran parte della popolazione lavora e quel poco tempo che ha lo dedica alla propria famiglia e non fa compagnia ai cazzeggiatori di turno.
Riguardo la cattura del personaggio in questione, forse sono stati i media ad amplificare questo fatto, le forze dell’ordine avranno fatto le loro indagini e operato nei migliori dei modi visto che il risultato li ha premiati. Del resto perchè non è stato preso ad Angeli di Rosora che in quanto a metropoli è molto più piccola di Appignano? Oppure in tutte quelle altre località dove è transitato nella sua latitanza? Le forze dell’ordine di Appignano non saranno dei fenomeni ma bisogna riconoscere loro, semplicemente, che hanno fatto bene il loro dovere.