Terza sconfitta consecutiva, ultimo posto in classifica che diviene ora mestamente solitario, peggior attacco e difesa più battuta del raggruppamento, con dieci reti sul groppone solamente negli ultimi 270 minuti. I numeri sono impietosi con l’Elfa Tolentino, che se ne ritorna dalla trasferta di Montegranaro consapevole che ci sarà tanto da lavorare e da sudare per invertire la rotta. A dir la verità il punteggio finale, tre a zero, non è lo specchio fedele di quanto avvenuto sul terreno di gioco. Le tre reti di scarto sono forse eccessive e puniscono in maniera severa la compagine tolentinate, apparsa comunque volenterosa malgrado le numerose defezioni: nella prima frazione di gioco l’undici imbastito da mister Mancini aveva prodotto delle discrete trame e si era dimostrato compatto ed ordinato, con Bentivogli, Corvatta e Prosperi a creare spesso vivacità e scompiglio tra le maglie della retroguardia dei padroni di casa. Dietro di loro, Palmieri, Lorenzi e Roberto Paciaroni a battagliare in mezzo al campo, con una difesa che presentava davanti a Scarpacci, da destra verso sinistra, Fefè, Bettucci, Palmucci e Battellini, bravi a respingere i (pochi) tentativi offensivi della Nuova Dimensione, che davanti schierava Cernetti e Giacomo Marilungo, con quest’ultimo più mobile e pronto ad inserirsi negli spazi creati dal compagno di reparto. Dalla linea di centrocampo, ad inserirsi con maggiore frequenza era il numero quattro Pierbattista. Negli ultimi dieci minuti del primo tempo, i due episodi che decidono le sorti della contesa. Prima il fischietto in gonnella Cesaroni di San Benedetto del Tronto non sanziona a dovere un intervento al limite dell’area di rigore dell’estremo difensore di casa Giergi, che abbatte Prosperi lanciato a rete; l’arbitro vede bene nel non assegnare la massima punizione, ma, da regolamento, il fallo era clamorosamente da espulsione, dato che si trattava di chiara occasione da gol, invece viene estratto solo il cartellino giallo. Al quarantesimo minuto di gioco, poi, un tiro dalla bandierina a favore dell’Elfa si tramuta in un letale contropiede degli avversari, che capitalizzano al meglio l’assalto in velocità dopo un tocco all’indietro involontario di Bettucci che si riportava nelle retrovie: la sfera acquista una traiettoria insolita e beffarda e finisce nei pressi di capitan Pirro. Il numero dieci è lesto nel beffare e scavalcare con un tocco delizioso il portiere avversario in uscita: è il vantaggio per la Nuova Dimensione al primo tiro in porta. Da qui cambia la partita: una volta in svantaggio, l’Elfa, che fino a quel momento aveva fatto meglio e combinato qualcosa in più degli avversari, si perde e torna ad assomigliare a quella delle precedenti uscite. Nell’intervallo, Prosperi è costretto a chiedere l’avvicendamento a causa dello scontro con il portiere avversario ed è sostituito da Ceregioli. Alla ripresa delle ostilità la Nuova Dimensione controlla la partita senza particolari patemi, gli ospiti non pungono e da segnalare c’è appena una conclusione di Bentivogli che termina a lato. Così i padroni di casa crescono e Giacomo Marilungo è il primo ad avventarsi su un passaggio rasoterra in area, siglando il raddoppio e chiudendo, di fatto, la partita già al quarto d’ora del secondo tempo. Nel finale c’è il tempo per una prodezza di Cernetti, che con un tiro al volo di collo sinistro da venticinque metri impallina Scarpacci, punendo oltremodo un’ Elfa che qualche progresso lo ha mostrato e che si prepara a ricevere nel prossimo turno il San Claudio, vice capolista. Per la Nuova Dimensione la prima vittoria stagionale da festeggiare dopo una bella prestazione.
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