di Alessandra Pierini
Era il 1996. In via Roma a Macerata una palazzina fu evacuata perché rischiava di crollare. Sono passati 14 anni e il palazzo di via Roma 152 non rischia più di cadere grazie ad un significativo intervento di consolidamento tramite micropali, ma agli interventi edilizi non fece seguito una politica di reintegro e di valutazione dell’area che oggi è divenuta terra di nessuno. Mentre alcuni degli appartamenti che danno su via Roma sono abitati, tutti i locali dal piano terra fino al terzo seminterrato sono rimasti vuoti e, per una incerta attribuzione di competenze, non si effettuano i necessari lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria. Il risultato è che le scale per scendere ai piani inferiori non sono praticabili, piante ed erbacce crescono rigogliose e hanno creato l’habitat naturale per ratti e pantegane che scorazzano liberamente per le strade, ci sono poi i vandali che utilizzano i locali vuoti a loro piacimento e i clochard che trovano riparo dal freddo estivo nei magazzini.
Sono i titolari delle imprese immediatamente adiacenti al palazzotto di via Roma che, preoccupati per il continuo aggravarsi della situazione e per il mancato intervento del Comune di Macerata, hanno segnalato lo stato della costruzione.
«Siamo in pieno centro abitato – ci dice Vitaliano Palmioli, dell’omonima parrucchieria – e avere di fronte tutti i giorni questo scempio non è possibile. Ho intenzione di ampliare la mia attività, ma vorrei che i miei clienti trovassero una zona piacevole e non un edificio semi-abbandonato. Chiunque può entrare nei locali sfitti. Prima nel seminterrato c’era una palestra ma è stata chiusa perché era complicato mantenerla in queste condizioni. Qualche settimana fa sono entrati dei ragazzi, di solito lasciano dei graffiti senza danni, ma questa volta hanno dato fuoco ai materiali rimasti nel magazzino mettendo in pericolo anche i residenti. Spesso si rifugiano qui dei senza tetto. Quando apro il mio negozio, la mattina presto, li vedo uscire per andare a lavarsi alla fontanella. Il Comune deve fare qualcosa.»
Le finestre del palazzo sono rotte e il lato che dà su via Cioci presenta finestre rotte o inesistenti, calcinacci ovunque e sporcizia.
Stefano D’Amelio è il responsabile del negozio “Acqua e sapone”. I clienti parcheggiano sul piazzale che si affaccia sui seminterrati disastrati: «Qualche anno fa qui davanti è passato un ratto così grosso che ha persino attivato l’apertura della porta automatica. Poi per fortuna non abbiamo avuto episodi come quello ma i clienti si lamentano perché vedono i topi che scorazzano liberamente lungo le scale.»
E’ preoccupato anche Luigi Morresi, titolare dell’ortofresco “Lu Gattu” che vende frutta e verdura: «Ratti e pantegane passano spesso qui davanti e i miei clienti della zona se ne sono accorti. Sto sempre molto attenti e ho la scopa sempre pronta, se dovessero entrare nel mio negozio farebbero dei danni enormi.»
I titolari dell’autocarrozzeria “Paolorosso & Merlini” hanno anche chiesto l’intervento della Polizia Municipale: «I vigili sono venuti a vedere in che stato era il palazzo ma nessuno poi ha fatto niente. La strada che passa davanti alla nostra officina è privata e provvediamo noi alla pulizia e al taglio dell’erba ma subito fuori dal nostro piazzale, nell’area comunale, l’erba viene tagliata una volta l’anno e per il resto rimane incolta.»
Anche Michela Palazzini del centro estetico “Siluette” ha chiesto l’intervento del Comune: «Volevamo provvedere a nostre spese al taglio dell’erba e alla pulizia ma non ci è stato permesso. Ora tenteremo di parlare con la nuova amministrazione, sperando che sia più sensibile della precedente.»
(Foto di Guido Picchio)
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come consigliere di circoscrizione feci un’interrogazione,ma tutto è rimasto com’è…mah…senza parole.
Anche per il rispetto dei commercianti confinanti, il Comune deve abbligare i proprietari del contenzioso, la messa in sicurezza. L’ufficio ambiente deve inserire il sito nella pulizia data in appalto alle loro ditte, partendo anche nei particolari che circondano la struttura, tra via Roma e via Cioci. Più volte è stata posta l’attenzione degli organi competenti su questo serio problema.Ora c’è il numero verde:speriamo che tutto sia al più presto sistemato. La richiesta di due consiglieri comunali può essere sufficente?Non facciamo poi azione educativa per i migliaia di studenti che transiatno nella via tipica delle scuole.
Io ci farei un parcheggio multipiano, visto che ormai in via roma è diventato impossibile parcheggiare…
Se i proprietari sono noti il Sindaco, per motivi igienico sanitari può obbligarli a compiere le opere necessarie entro un certo termine, decorso il quale i lavori potrebbero essere eseguiti dal Comune con oneri a carico dei proprietari.
la solita vecchia storia .
Finalmente qualcuno che si occupa di questo orribile palazzo. Abito in via Cioci e questo stato di cose svaluta notevolmente anche la nostra zona. Sarebbe ora di fare qualcosa, lo spettacolo è indecente.