Sara’ il dirigente del Servizio salute Carmine Ruta a gestire le operazioni per tentare di mettere a regime il Cup regionale al piu’ presto. Solo dopo la Regione valutera’ ”le responsabilita’ del mancato funzionamento del sistema”. Lo ha deciso oggi la giunta. Aggiungendo che ”Situazioni ad alta complessita’, con una forte dose di innovazione non possono essere gestite da strutture periferiche o territoriali, come e’ accaduto con l’Azienda ospedaliera San Salvatore di Pesaro, ma necessitano di una forte unita’ di indirizzo a livello regionale”.
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Ma prima di organizzare un numero unico regionale non si dovevano fare delle prove?
Prevedere le possibili disfunzioni?
Organizzare eventuali risorse aggiuntive per superare i problemi?
Dimenticavo, siamo in Italia dove tutto si organizza alla “membro di cane” e, quando funziona, ci si meraviglia perchè funziona senza intoppi….
Caro Cerasi non c’è verso.
Invece di accorpare le ASUR hanno accorpato i CUP.Perchè poi a livello regionale?
A voler pensar male si potrebbe pensare che sia stato fatto per abbassare solo sulla carta i tempi di attesa e fregare così l’utente.
Esempio: chiedo un’ ecografia da Macerata e il CUP unico mi risponde: benissimo fra due giorni all’Ospedale di Urbino, al che naturalmente rifiuto e mi dicono: allora fra tre mesi a Tolentino. Così il tempo di attesa ufficiale è di due giorni e se aspetto di pìù è colpa mia.
Spero di sbagliarmi nel frattempo è un gran casino: impossibilità a prenotare; prenotazioni disdettate ecc. Non era più semplice e realistico iniziare la sperimentazione a livello provinciale?
@Angeletti
Ma questi si sono accorti che sempre più cittadini non ne possono più di ritrovarselo sempre in quel posto???
Possibile siano così mediocri, arruffoni, dementecatti ed incapaci da non rendersi conto che stanno facendo di tutto per arrivare ad una soluzione “alla rumena”???