Una gigantografia di Sakineh Mohammadi Ashtiani, la donna iraniana condannata alla lapidazione, apparirà domani pomeriggio sulla facciata del municipio di Macerata. Si tratta di un manifesto di circa tre metri di lunghezza con la scritta, “per la vita di Sakineh”. Alla cerimonia, alle 18,30, parteciperà il sindaco Romano Carancini, la vicesindaco, Irene Manzi e l’assessore a Pari opportunità e Non violenza, Federica Curzi, che ha promosso l’iniziativa di sensibilizzazione.
“Trovo doveroso intervenire con gesti chiari ed eclatanti per scuotere le coscienze ed esprimere solidarietà e sostegno alla causa di Sakineh”, ha detto l’assessore Curzi, “credo che la vicenda sia emblematica di un’arretratezza della cultura dell’eguaglianza e dei diritti umani. Con l’esposizione di questo striscione che inneggia alla vita della donna iraniana condannata per adulterio alla lapidazione, l’Amministrazione comunale si schiera dalla parte delle donne, pronuncia un monito contro la violenza fisica e morale da parte degli uomini contro le donne. Inoltre, questa iniziativa richiama con convinzione la posizione già assunta dal Comune di Macerata contro la pena di morte”.
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Credo sia giusto e doversoso sostenere l’iniziativa del Comune.
Ma credo anche che la semplice esposizione della gigantografia sia solo un primo passo poichè altri ce ne devono essere.
Inanzitutto il Sindaco potrebbe esternare la sua condanna facendo altri “gesti”.
a) deplorare, con messaggi di sdegno all’ambasciata, quanto avviene in iran.
b) conferire immediatamente la cittadinanza onoraria a Sakineh Mohammadi Ashtiani.
c) tenere accesa l’attenzione anche sugli/sulle altri/e condannati alla lapidazione in Iran poichè, se la Ashtiani ha avuto l’onore delle cronache gli/le altri/e non sono certo figli di un dio minore.
Inoltre, proprio per non dare adito a dietrologie e non essere accusati di ipocrisia, l’Amministrazione dovrebbe chiaramente spiegare perchè ADESSO tutto qusto interesse sulla vicenda dell’iraniana quando invece non mi sembra abbia detto nulla (nei molti incontri che vi sono stati, anche recentemente) quando il Sindaco (a Macerata ed in Cina) ha avuto pubblici incontri con le autorità cinesi, visto che anche li è molto praticata la pena di morte.
Non vorremmo che, solo per convenienza e pubblicità, l’Amministrazione oggi si inalbera (giustamente) contro la pena di morte in Iran, ma ieri (complice Matteo Ricci) faceva finta di nulla per le molte condanne a morte in Cina….
Ritengo giusto e sacrosanto lottare contro la pena di morte sempre e dovunque. E’ questa una lotta lunga, difficile (tra l’altro la pena di morte è praticata come si sa anche in paesi cd. civili a noi molto vicini!) e spesso senza buon esito,e bene lo sanno le tante associazioni che si battono per questo da anni.
Ci sono però dei momenti in cui la lotta riesce a coinvolgere l’attenzione di molti ed il mondo intero si mobilita prendendo come esempio qualcuno, questa volta SAKINEH, per ribadire con forza e per tutti il NO alla pena di morte, per giunta in modo così disumano come la lapidazione,ed il NO alla violenza in assoluto.
Bene fa il Comune di Macerata a partecipare in modo attivo a questa mobilitazione
Non penso che l’Assessore Federica Curzi faccia male a “stimolare” l’attenzione su un abominio di questo tipo.Fa bene l’Amministrazione a dire la sua, per ora, ovviamente, in questo modo nobile ( un gigantografia) e la presenza istituzionale. Nessuno esclude o può escludere una presa di posizione del Consiglio, ci mancherebbe altro. Qaunto dice Cerasi, tuttavia, è vero. Quante cose dobbiamo sopportare nelle relazioni politico-diplomatiche ( il caso della Cina, ad esempio)sorvolando genocidi e inciviltà.Un mio amico, medico, medico senza frontiere, mi ha inviato, dalla Cina, foto orribili. Piccoli bibi e feti “riposti” accanto a marciapiedi. Come si sa, nella mirabile Cina che ha un “prodotto lordo” altissimo, governa l’inciviltà. Dico dei diritti umani. E che dire del signor Gheddafi?Cosa può fare una Amministrazione comunale se non deplorare, come sta facendo? Siamo inermi, almeno in questo campo, caro Gianfranco. Hai ragione su Matteo Ricci. Ma tutti sanno, almeno gli studiosi, che lui era fortemente occidentalista. Se poi conviene alle “magnifiche sorti e progressive” ( cito da Leopardi) dell’Impresa e del Mercato Globale ( oggi vera e pretestuosa Teologia e Dogma) omettere le “bestialità” dei nostri “partners” delocalizzati, beh, il discorso si allunga.
Credo sia giusto quello che sta facendo il Comune di Macerata…Mi unisco al Sig. Torregrossa NO alla pena di morte, NO alla violenza
Non mi pare che, almeno fino ad adesso, qualcuno sia intervenuto dicendo che il Comune ha fatto una cretinata…..