Sono stati recuperati e portati in salvo dagli uomini del soccorso alpino i due giovani alpinisti di Macerata bloccati da ieri per una tempesta di neve a circa 3100 metri di quota sulla parete della Marmolada. E’ stato un intervento molto rischioso per i soccorritori, e ha richiesto tutta l’abilità del pilota dell’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites. I due, F.T., 20 anni, di Mogliano (MC), e D.C., 21 anni, originario di Macerata e residente a Trento, avevano attaccato la Don Quixote (via con dislivello di 950 metri e passaggi di quinto e sesto grado) ieri matttina, ma si erano attardati notevolmente e a mezzanotte avevano lanciato l’allarme al 118, impossibilitati a proseguire a causa di una nevicata. Tecnici provenienti da tutte le stazioni del Soccorso alpino agordino, in totale 24 soccorritori, sono partiti per raggiungere la vetta non appena all’alba sono stati aperti gli impianti di risalita, per portare in quota uomini e attrezzatura. Ma le condizioni meteo e climatiche estreme – bufera in corso, fulmini, e lastre di ghiaccio – hanno rallentato il percorso di avvicinamento dei soccorritori. L’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites di Bolzano ha tentato prima due avvicinamenti con il verricello, dopo aver individuato i due ragazzi in sosta. Poi il cielo si è nuovamente richiuso ed il mezzo è dovuto rientrare. Non appena si è presentata un’altra possibilità, l’elicottero ha attrezzato un gancio baricentrico di 100 metri e, grazie all’abilità del pilota, il tecnico del Soccorso alpino è riuscito ad agganciare i due giovani, per trasportarli fino a malga Ciapela, prima che il tempo peggiorasse di nuovo. Visitati dal medico della Stazione della Val Pettorina, ai due ragazzi è stato riscontrato lo stato di ipotermia e, per uno di loro, uno scompenso cardiaco. Entrambi sono stati accompagnati in ambulanza all’ospedale di Agordo.
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Per fortuna è andata bene: forza D.!!!
Guardare le previsioni del tempo mai?
Ecco i soliti giudizi di esperti di alpinismo televisivo e arrampicata libera del divano
Non sono esperto di alpinismo, ma conosco qualcosa della montagna, non guardo la televisione, non mi arrampico e sul divano ci sto veramente poco.
Sig. Monachesi, se lei è esperto, di divani come di arrampicate, potrebbe raccontarci perché certe persone decidono di praticare sport estremi anche quando le previsioni lo sconsigliano.
Io ho deciso di non andare in montagna dopo ferragosto perché non è più periodo, e sto parlando dei sibillini.
Anche se ho sentito per telefono la mamma di uno dei due alpinisti non ho dati sufficienti per raccontare niente: tanto meno si possono esprimere giudizi leggendo il resoconto di uno scarno comunicato stampa.
P.S. Sinceramente non ho voglia di fare polemica tra persone che amano la montagna, posso essere solo felice che i due ragazzi stiano bene.
P.S. 2: forse ci siamo incontrati anche su qualche vetta dei Sibillini questa estate. Ho fatto diverse ascensioni anche dopo ferragosto e il tempo è stato sempre ottimo.
…aggiungiamo anche che siamo tutti felici della buona sorte toccata ai soccorritori, anche loro hanno rischiato sul serio la loro vita. Non è da dimenticare, assolutamente!