“Un pugno nello stomaco”. Il padre di Maria Letizia Berdini (nella foto), uccisa nel dicembre del 1996 da un sasso scagliato da un cavalcavia a Tortona mentre stava andando in auto a Parigi per il viaggio di nozze, definisce così la scoperta della profanazione della tomba della figlia.
La lapide è stata imbrattata con un disegno osceno fatto con il pennarello rosa. Vincenzo Berdini se ne è accorto ieri mattina, quando è andato (come tutti i giorni) a visitare la tomba nel cimitero di San Marone a Civitanova. Ha già fatto una denuncia verbale contro ignoti nella caserma dei carabinieri e oggi la formalizzerà allegando anche le foto della lapide. “Sono cose che fanno male – dice prima di tornare dai militari – ho provato quasi lo stesso dolore di quando ho saputo della tragica morte di Maria Letizia. Cosa spinge una persona a fare questo?
Tanto più – spiega – che la tomba di Letizia è un po’ defilata nel cimitero e quindi bisogna andare apposta a cercarla. Sono addolorato anche per la mia famiglia, già duramente provata da questa disgrazia”. Il cimitero di San Marone è privo di videosorveglianza ed è possibile entrare senza essere notati, anche perché l’ingresso si trova lungo la strada statale 16 Adriatica. In precedenza, nello stesso camposanto, era stata profanata la tomba di Vincenzo Perini, protagonista della vita politica civitanovese negli anni ’70: nella sua lapide, nella cripta della Società Operaia di Mutuo Soccorso, erano state tracciate con pennarello nero delle frasi inneggianti a Satana.
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Piena solidarietà al sig. Vincenzo.
Purtroppo la mamma degli imbecilli è sempre incinta.
Nel remoto caso che venissero scoperto l’autore (o gli autori) del gesto veramente imbecille io proporrei che fosse(ro) obbligato a ripulire le scritte con la lingua.
Quando si ritroverebbero con una lingua alla Fantozzi e non potessero mangiare o deglutire per una settimana credo che la prossima volta ci penserebero cento volte prima di andare a fare i cogli@@@al cimitero.
Pienamente d’accordo Sig. Cerasi!!! Un gesto davvero squallido ed imbecille! Giunga anche la mia totale solidarietà alla Famiglia Berdini.
A QUALE SCOPO POI? SENZA RITEGNO CERTA GENTE! MI DISPIACE CHE PURTROPPO ANCHE SE I COLPEVOLI VERRANNO INDIVIDUATI NON CI SARANNO CONSEGUENZE PER LORO
Piena solidarietà alla famiglia Berdini, quella tomba è sacra vista la tragedia provocata da degli imbecilli senza cervello!
Pubblicare il loro nome e cognome in tutti i giornali,con una bella foto,non sarebbe sbagliato!…ma valli a piglia’!
sento solo il bisogno di essere vicino alla famiglia Berdini,ancora una volta ha mantenuto un comportamento di Grande dignita’e non e’ facile .Ancora un abbraccio a Voi tutti
Non so quanto possa consolare la famiglia Berdini ma volevo manifestare tutta la mia solidarietà sentendomi profondamente offeso da questo ignobile gesto … concordo sulla pubblicazione dei nomi e delle foto di chi si è macchiato di questo crimine (se mai verrà individuato).
Sicché, Gianfranco, faresti toccare la foto di quella povera ragazza dalla lingua di quell’idiota? No no. Penso più opportuno – anche per il nostro bene di suoi nolenti concittadini – che gli venga sospeso il diritto di voto.
E già che ci sono, vorrei sollevare anche un’altra tristezza, nei nostri cimiteri: il furto sistematico dei fiori dalle tombe. Ma come si può?