Un afghano di 25 anni ha tentato di sbarcare ad Ancona da un traghetto greco travestito da donna, e con un passaporto intestato a un’egiziana di 16 anni. Gli agenti della Polmare pero’ l’hanno scoperto, e hanno arrestato un egiziano di 43 anni che aveva tentato di spacciarlo per sua figlia. L’arrestato, che era in compagnia della moglie e di una figlia ‘vera’, si e’ giustificato dicendo che nel porto di Patrasso uno sconosciuto l’aveva avvicinato pregandolo di accompagnare l’immigrato non in regola.
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Conoscendo un po’ gli afghani, credo che solo una motivata disperazione può spingere uno di loro a travestirsi da donna: da tutto, ma da donna no. Dietro l’aspetto grottesco della vicenda, rifletto con amarezza sull’ingiustizia di talune ridigità delle nostre leggi, che lasciano a piede libero criccari di ogni malefatta e si accaniscono senza distinguo su persone già distrutte da fame, guerre, e quant’altro.
Già, è una faccenda difficile da digerire. Affermiamo che i nostri soldati sono necessari in Afghanistan per portare la pace e stabilità al Paese ma poi, in palese contraddizione, non accogliamo chi fugge dalla guerra civile e dalle persecuzioni.