“E’ un problema di cattiva gestione che ha fatto chiudere il Caffè Venanzetti”. Ne è convinto Eraldo Marchetti, amministratore del locale. “Nei giovedì universitari – va avanti – la Galleria era piena di gente e abbiamo fatto rivivere la città. Quindi non mancava certo la possibilità di fare buoni affari. Ora abbiamo due o tre offerte di potenziali gestori e speriamo di riaprire quanto prima. Cercheremo questa volta di scegliere le persone giuste.”
Il Caffè Venanzetti, locale storico nel centro di Macerata, ha chiuso i battenti lo scorso 31 luglio quando l’attuale gestore Giuseppe Balestra ha deciso di non prolungare la sua gestione, durata solamente un anno. Secondo l’amministratore Marchetti, però, non è una questione di entrate non sufficienti, anzi il locale secondo lui può essere un ottimo investimento. Saranno maceratesi i nuovi imprenditori? “Tra coloro che si sono proposti – spiega Marchetti – ci sono prevalentemente dei maceratesi. Contiamo di decidere entro pochi giorni. Intanto aspettiamo che il vecchio gestore riconsegni in Comune le licenze e a noi le chiavi dei locali in modo da poter procedere rapidamente.”
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L’appello del consigliere Guzzini e i commenti dei cittadini:
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Si nota nell’Amministratore Eraldo Marchetti un vero professionista, il Caffè Venanzetti può dare buoni affari. La Galleria Scipioni, Via Gramsci sono pezzi forti del centro storico, basta saperli gestire e organizzare al meglio. L’appello del giovane consigliere comunale Guzzini va condiviso, se verranno presentate proposte di novità, l’Amministrazione comunale ne prenderà atto affinchè tutti i bar del centro, possano continuare nella loro tradizione di un affermato e qualificato servizio, come sta già avvenendo con l’abbigliamento, gioiellerie e ottici. Un grazie sincero al Sig. Marchetti.
Si continua, mi sembra, a ragionare come quando la città era piena di universitari.
Quando già a metà luglio già gli appartamenti per gli studenti erano quasi tutti affittati.
Quando c’erano circa 300 giovani reclute che, ogni mese, che spendevano i loro soldi in giro per Macerata.
Insomma mi sembra che si faccia finta di essere ancora agli inizi degli anni ’90 del secolo scorso quando la situazione maceratese era completamente diversa…
Se vogliamo ch la gente torni in centro bisognerebbe inanzitutto affittare le case a giovani coppie, poi tanto per cambiare fare qesto benedetto parcheggio sotto Rampa Zara (solo il parcheggio, non come si vocifera adesso, cioè la solita speculazione, di fare parcheggio + negozi) e per finire bisognerebbe che si cerchi in uttti i modi di riportare gli studenti a Macerata… Ad esempio convertire l’ex Saram in un Campus e non trasformare quel complesso in edifici amministrativi che non portano persone residenti a Macerata.
@ Cerasi:
partiamo dal principio. Creare occupazione.Poi le giovani coppie (come la mia ad esempio) da conivncere a venire in centro quandoa piediripa spednono la metà e hanno la comodità del cityper senza venire forzatamente in una città senza niente al suo interno…
@Fazi
Non mi sembra che io sia tra quelli che dicono che i prezzi a Macerata sono bassi…
Appunto, niente lavoro = giovani altrove.
Affitti alti = giovani altrove.
Giovani altrove = Macerata vuota.
Un aprcheggio non basta serve lavoro occupazione, affitti abbordabili e negozi comepttitivi nel centro storico, prima questo poi parliamo dei parcheggi…
@fazi
Il lavoro te lo cerchi, te lo inventi, metti il naso anche fuori dal tuo quartiere perchè non tutti possono lavorare “sotto casa” solo 6 ore nel pubblico o nel parastatale.
Oppure tiriamo sempre fuori la scusa del “sono troppo qualificato per fare questo lavoro”??
Puoi anche andare a lavorare appena fuori Macerata, se proprio dentro le mura non trovi lavoro…
20 anni fa la popolazione maceratese era pressochè la stessa ma c’erano almeno il doppio degli studenti universitari che giravano, spendevano.
20 anni fa c’erano pochissimi locali in Provincia e gli “estranei”, “da fuori”, venivano a Macerata…. Ora non è più così.
E magari sbaglio ma non mi sembra che abbiamo migliaia di maceratesi, giovani, residenti all’estero, iscritti all’AIRE.
Infatti lo cerco altrove, dove c’è… verso Civitanova.
Ma prendo un affitto a Civitanova, non a Macerata o sotto casa.
Porto soldi li, se mi faccio un viaggio lo vedo in un’agezia di Civitanova è più comodo! ^_^
Poi non vi lamentate tutti che Macerata chiude… se lo trovavo sotto casa (ma non c’è niente…) magari investivo nella tua agenzia, ma pazienza, avete ragione voi…
Tenetevi la ragione ma non i miei soldi! ^_^
Comunque c’è poco da dire, l’analisi di Cerasi e veritiera e inesorabile. Lungi da me mettere in dubbio la professionalità del signor Marchetti e soprattutto lungi da me fare il disfattista per cui spero di sbagliarmi.
La realtà maceratese, soprattutto per quanto riguarda il centro storico è cambiata e se si vuole condurre qualsiasi attività pensando che questo cambiamento non esiste, ci si fa male nel momento in cui ci si scontra con la realtà e ci si accorge che non siamo più nel 1985.
@Fazi
Io a Civitanova ci ho lavorato per più di 10 anni.
Ma la scelta era semplice: volevo continuare a vivere a Maceerata e quindi ho “sopportato” la superstrada (all’epoca, quando la sera si andava a Citanò, la conoscevo così bene che facevo da navigatore satellitare umano: dueceto metri avanti c’è un avvallamento, a trecento metri c’è un pezzo di pneumatico che sporge dalla piazzola di sosta, cinquecentomentri e ci può essere l’autovelox, poco più avanti stanno facendo lavori ecc.).
Ho sopportato che rientravo la sera per l’ora di cena e gli amici li vedevo solo il finsettimana.
Ho sopportato gli almeno 300 chilometri che facevo alla settimana per andre avanti-indietro (più i chilometri per lavoro in tutta la regione).
Ho sopportato perchè volevo restare a Macerata che, nonostante tutti i suoi difetti, considero ancora una città vivibile.
Macerata non la cambierei con nessuna città al mondo (eccezione fatta per Londra, Liverpool, Jaipur o Frisco).
Scusate ma macerata in questi ultimi 20 annio da chi è stata amministrata?
La colpa e solo loro, che non hanno creato ne attrazioni ne sviluppo, hanno solo pensato ad edificare mostri di cemento! Siamo l’unico capoluogo delle marche che non ha un palio come cristo comanda, San Giuliano è un mercato allargato e nient’altro. Gli universitari se ne sono andati e se ne andranno perchè Macerata non offre più divertimento!
@Renna
La campagna elettorale per le amministrative è oramai finita da qualche mese, avete perso, fattene una ragione….
Se vuoi dare una chiave di lettura politica, ma completamente avulsa dalla realtà, allora dovresti allargare l’analisi anche a tutte quelle centinaia di città, amministrate dalla destra, che versano in condizioni più pietose di Macerata.
PS: documentati: gli universitari hanno lasciato Macerata sia perchè alcuni corsi sono stati spostati fuori (ed in questo caso è colpa dell’Università, non certo dell’amministrazione) sia perchè, rispetto a 20 anni fa, le facoltà universitarie si sono moltiplicate, sdoppiate, aggiunte e pertanto adesso c’è il triplo della scelta che c’era venticinque anni fa e le sedi universitarie sono sotto casa e conseguentemente gli studenti “da fuori” adesso restano a casa o vicino casa (e quindi non abbiamo più la transumanza dei tanti da Bari, Lecce o Foggia che c’era 20 anni fa).
Inoltre prima avevamo la “colonia” dei greci (circa 600-700 persone) mentre adesso, visto è cambiatala situazione universitaria in Grecia e non ci sono più gli sbarramenti, quelli che vengono in Italy sono pochissimi.
Cerasi non si può continuare a far finta che le colpe derivano sempre da altre situazioni, se non ci sono attrattive gli studenti se ne vanno. Come mai a Perugia il flusso di studenti non è calato?
Per le elezioni perse, chi ci ha rimesso è Macerata non solo io, ne riparliamo tra qualche anno!!
@Prenna
Io ho vissuto da studente il crepuscolo dell’Università maceratese che, nonostante i tanti Corsi di Laurea aperti negli ultimi 15 anni, aveva già iniziato la sua fase discendente alla fine degli anni ’80 del secolo scorso…
Così non per contraddirti a tutti i costi, ma mi sembra che nelle tue valutazioni non hai ben presente tantissime cose come, ad esempio, che Perugia ha una antica tradizione di studenti stranieri e che pertanto, anche in tempi di crisi, il flusso se pur minore non si è interrotto.
Altro esempio: oltre 20 anni fa, quando venne aperto a Macerata il Corso di Laurea in Economia Bancaria, era il secondo o il terzo in TUTTA Italia ed abbiamo avuti frotte di studenti da ogni dove.
Adesso che i Corsi di Economia si sono moltiplicati, che moltissime Università li hanno ecco che le frotte di studenti “italioti” a Macerata si sono trasformate in rigagnoli.
Ulteriore esempio?
25 anni fa il Corso di Lingue a Macerata, che si diceva fosse buono, non suscitava così tanto interesse, fuori dalla Provincia, perchè i conatti con le università straniere erano praticamente vicini allo zero.
Cosicchè, se pur buona Lingue maceratese, gli studenti extra Regione non venivano poichè la possibilità di scambi culturali (assenti a Macerata) erano migliori in altre sedi.
30 anni fa la Facolta di Giurisprudenza era una delle migliori in Italia, con Professori con 2 zebedei grossi come un grattacielo…
Ora è diventata, per tanti docenti, un lungo di “dimora-temporanea” (in attesa di incarichi in grosse Università); pertanto rispetto al passato (e pur ancora discreta) è dequalificata e non c’è certo più la corsa alle iscrizioni.
Questi sono tutti fattori sociali/economici/culturali che riguardano l’Università e non certo il Governo della città.
Io non dico che una diversa politica non avrebbe potuto portare altri risultati (sebbene questi risultati non sarebbero certamente stati favolosi).
Ma se le cause sono in larghissima parte indipendenti dalle amministrazioni al Governo non si può dare la colpa a 80%, se l’amministrazione ne ha di colpa solo il 30, poichè l’altro 50% esula dalla sua competenza.
Tra l’altro le grosse speculazoni edilizie, senza coloro e senza bandiere, hanno interessato la stragrande maggioranza dei costruttori maceratesi e, guarda caso, in moltissime votazioni “edilizie” le stragrandi maggioranze dei Consigli comunali passati (2000-2010) si sono trovati concordi.
In parte Cerasi è vero quello che dice. E’ altrettanto vero però che 15 anni fa, si partiva da civitanova per venire a Macerata, a ballare al tartaruga, al Palace al Venanzetti alle 4 porte, al Macuja e le amministrazione come hanno aiutato queste attività? Chiudendo il centro, ritardando i lavori dei vari rifacimenti, non organizzando nessun evento d’estate e d’inverno.
Ma si ricorda la storia dei semafori davanti al Palace? .Ritaradando l’apertura del locale che poteva e doveva essere la riscossa maceratese per i giovani. E il semaforo al Sasso d’italia che è servito solo per far chiudere la gestione Renzetti, poi è stato dismesso.
Civitanova pur con i suoi problemi organizza un evento a sera. Se avesse dei soldi da investire in un locale dole li investirebbe a Macerata o a Civitanova?
Il resto sono solo chiacchiere e chiacchierando Macerata sta muorendo e non mi meraviglierei se un giorno mio figlio mi dicesse di andare altrove a vivere! Ne avrebbe tutte le ragioni, visto che noi genitori non siamo stati in grado di dargli un futuro nella nostra città.
Ora la saluto Cerasi e si goda la tristezza di un centro storico deserto!
Caro Prenna,
Mi spiace constatare che lei vede solo quello che vuole vedere.
Cosa vuole che le dica: vuole sentirsi dare ragione per forza?
L’amministrazione ha qualche colpa ma per lei le è SOLO colpa dell’amministrazione….
Tutte le altre concause NON esistono, sebbene queste concause siano le principali responsabili.
25 anni fa la gente veniva a Macerata perchè altrove c’era poco nulla.
Era normale per i tanti di Treia, Appignano, Petriolo, Urbisaglia, Monteccassiano, addirittura Tolentino o San Severino “scendere” a Macerata per andare per locali, negozi, pub.
Ora i locali, in provincia, sono 1.000 vole di più, la scelta è più ampia: prima o restavi al bar sotto casa (che magari chiudeva alle 22) oppure venivi a Macerata, ora vai dove ti pare, che anche nelle piccole città ci sono locali, ritrovi, pub e pizzerie.
30 anni fa se volevi vedere un film in prima visione venivi a Macerata (poichè nella tua città arrivava 3 mesi dopo), ora le multisala sono ovunque.
30 anni fa i centri commericali in Provincia si contavano sulle dita di una mano, ora sono diventati cento volte tanto.
30 anni fa c’erano almeno 4.000 studenti residenti, ora ce ne saranno solo (se va bene) la metà…..
Ma si, caro Prenna, è SOLO colpa dell’amministrazione, non del mondo che intanto intorno è profondamente cambiato…..
PS: 30 anni fa si partiva da Perugia per andare a ballare d’estate, al chiuso e al caldo al Green… Ora non è più così, e non a caso i proprietari del Green hanno diversificato perchè altrimenti d’estate il locale sarebbe stato in perdita; qui a Macerata i locali sono gli stessi di 30 anni fa, molti proprietari sono ancora convinti di essere il centro del Mondo.. Ma oramai il Mondo si muove dove gli pare e non viene certo a Macerata a farsi una birra.
Però si è solo colpa dell’Amministrazione!!!!!!!
@Cerasi Strano che non cita civitanova nei suoi discorsi, io 30 anni fa avevo 1 anno e non mi importa nulla di allora!
Siamo in 2 a non voler sentire evidentemente!
15 anni fà era diverso ha ragione, ma la politica Maceratese dove era quando hanno chiuso la saram e il battaglione della gdf? Mi ricordo solo la giunta Menghi (che durò pochissimo per loro colpa) puntare i piedi, per non far chiudere il battaglione allievi, poi il nulla. Per quanto riguarda l’università la politica maceratese non si è mai fatta partecipe con l’ ente riguardo ai corsi, ma solo per interessi di edificazioni varie! Le colpe non sono tutte dell’amministrazione, ma la stragrande maggioranza si, perchè la politica è colei che decide del presente e del futuro di una comunità e se le cose non vanno come dovrebbero la colpa è solo sua! Poteva essere più lungimirante visto che a detta sua, il decadimento dell’ università era già evidente 30 anni fa, investendo nel turismo, nell’industria nella cultura. Cosa è stato fatto invece, l’immobilismo più assoluto! Anzi è stata fatta una previsione di palazzi per 15000 abitanti in più che non arriveranno mai di questo passo!
Buona giornata Cerasi.
Forse il problema è che Macerata tutta non è riuscita a percepire il cambiamento (quello avvenuto ormai da 15-20 anni) ed invertire la tendenza: per quanto riguarda eventi e manifestazioni, per quanto riguarda il commercio, per quanto riguarda le attività. Colpe pubbliche e private si intrecciano: ad esempio mancano i parcheggi, ma tanti locali sono stati gestiti così male che se hanno chiuso è merito loro. Penso anche io che chi di competenza poteva fare di più, anche i privati.
L’analisi dell’Università fatta da Gianfranco è perfetta. Il decadimento è ben visibile ed è avvenuto con il sorgere di altri atenei: dove non si è puntato sulla qualità, i risultati sono evidenti. E in questo caso la politica locale c’entra poco.
E comunque da universitario preferirei stare in un ateneo che abbia “professori con gli zebedei” che in una discoteca all’aperto. La formula perfetta sarebbe la tanto declamata Perugia, che unisce qualità ed eccellenza didattica (per chi studia) con le esigenze di divertimento (di chi vuol fare l’alba o di chi vuole svagarsi un po).
Se Macerata abdica alla qualità in nome delle “serate” e del numero degli iscritti mi dispiace ma il primo che se ne va sarei io, anche se felice di essere maceratese.
P.S: e comunque molta gente va a fare la passeggiatina a Citanò perchè “fa fico”, razionalmente non vedo la differenza tra passare un sabato pomeriggio per le vie del centro. Ho notato che da un paio di anni molta gente la pensa come me e sembra esserci una lieve inversione di tendenza. Ma anche in questo caso non è un pregio da attribuire alla classe politica maceratese.
@Renna
30 anni fa a Citanò ci si andava, raramente, perchè molti dei locali hanno aperto successivamente e non era certamente (se non la mattina fino a tardo pomeriggio SOLO in estate) il centro nevralgioco del movimento provinciale.
Prima, quando lei ancora non andava a scuola, la tendenza degli spostamenti se non su Macerata (dalle città intorno) era su Treia (1 pub) o Appignano (1 pub) e solo successivamente su Montecassiano (1 pub) ma la parte del leone la faceva comunque Macerata.
A lei può non interessare cosa capitava 30 anni fa, ma se vuole fare una considerazione è molto limitativo e veramente parziale fermarsi e valutare cosa è successo negli ultimi 5 o 8 anni, poichè il declino di Macerata (come città contenitore della Provincia) è partito da molto più lontano.
Quindi, almeno dal mio punto di vista, ha poco senso fare una banale e superficiale considerazione prendendo solo gli ultimi anni, senza comprendere e capire perchè 30 anni fa era diverso e comprendere e capire perchè c’è stata un’inversione di tendenza, dove sono cambiate le cose, cosa è avvenuto nelle latre città, che tipo di tessuto sociale si è formato, ecc. ecc.
Limitarsi a dire che, ngli ultimi tempi, l’amministrazione comunale ha fatto poco è una visione molto parziale della questione poichè come già ampiamente detto se l’inversione è da imputare ad altre istituzioni (Università) o perchè si è deciso (a livello nazionale, quindi il peso di Macerata era molto poco) di chiudere alcune caserme non vedo la mostruosa (se non solo in chiave demagogico-politica) colpa del Comune: un’amministrazione diversa non avrebbe fatto molto di più, anzi forse avrebbe fatto peggio.
@ Cerasi
Macerata 20 anni fa era diversa(Nina, 4 porte, quel pub in fondo alle scalette, 2 discoteche…). Io parlo della Macerata di oggi.
Se poi uno vuole viverci cmq lo faccia, io credoche Civitanova sia leggermente (ma non troppo) più viva e magari vale la pena starci piuttosto che vivere nellacittà vivibile secodno lei e pochi altri…
Suiccome si lamentano della situzione evidentemente la gente la pensa più come me che come lei… no???? ^^
@Fazi
20 anni fa eccetto Citanò e poco altro (poi soprattutto in estate) c’era il vuoto pneumatico attorno a Macerata.
Quindi o andavi a “vivere” a Macerata oppure restavi nella depressione della tua città.
(poi le cose cambiano, si trasformano, la ruota gira, ci sono tante cose da considerare che non si può focalizzare solo l’attenzione su di una)
Ora “tira” più Civitanova? Può darsi ma il gregge si è già in parte trasferito altrove (P. S. Elpidio)
Poi si deve anche capire cosa significa città più vivibile o più culturale o più animata, o più viva, ecc. poichè ci sono diverse gradazioni, diversi orientamenti, diverse considerazioni da fare.
Lamentarsi della situazione (in modo coerente e non propagandistico politico) significa anche che si vuole bene alla città e che la si vorrebbe migliore; ma anche qui ci sono diverse gradazioni, diversi orientamenti, diverse considerazioni da fare.