I Lombardi allo Sferisterio
Consuetudini ed eccezioni

IL DIETRO LE QUINTE DEL SOF

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Giovanni e Tania Braico

di Alessandra Pierini

“I Lombardi alla prima Crociata” tornano allo Sferisterio. La pioggia scesa violenta e incessante nel pomeriggio ha concesso una tregua allo Sferisterio Opera Festival e tutto è andato secondo la consuetudine. I cancelli sono stati aperti alle 20,45 e il pubblico si è tranquillamente posizionato in sala. Nuvole nere e minacciose e qualche saetta ha fatto pensare al peggio ma tutto si è risolto con un po’ di aria fredda e temperature decisamente al di sotto della media per far fronte alle quali gli  spettatori si sono armati di coperte e piumini.
Tra i presenti ci sono l’ex Sindaco di Macerata Giorgio Meschini, l’attuale vice-sindaco Irene Manzi e molti dei consiglieri comunali.
In pole position davanti all’ingresso un gruppo di giapponesi attende discretamente l’apertura. Si sente l’originale suono di un mix di lingue straniere mentre gli italiani sono una minoranza. C’ è anche chi, arrivato direttamente dalla Scozia, non si è lasciato intimorire dal freddo e ha indossato, implacabile, un kilt originale con tanto di calze con fiocco sotto il ginocchio.

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Il conte Braico con le ragazze dell'Ufficio Stampa

Immancabili anche i conti Braico. Giovanni Braico è un pilota di aerei da caccia, è nato a Toronto, vive a Roma ma per il suo lavoro non ha mai una residenza fissa e la sua casa è il cielo: “Vengo allo Sferisterio da 20 anni, resto a Macerata per un mese e assisto a tutte le prime e a tutte le repliche. Io giro tutto il mondo e lo Sferisterio è in assoluto il teatro più bello.”
I minuti passano e il pubblico continua ad entrare ma con sempre minore frequenza. Sono regolarmente al loro posto  vallette e sorveglianti. I  tagli che riguardano ormai tutte le categorie hanno colpito anche  loro  e quest’anno si sono ritrovati in 35 mentre in passato erano 42. Qualcuno di loro ci confessa di non aver partecipato alla selezione che, indetta quest’anno per la prima volta, aveva scatenato la protesta di quanti lavoravano da anni allo Sferisterio con grande professionalità e accumulando un notevole bagaglio di esperienza. In particolare  tra i requisiti richiesti avevano sollevato particolari polemiche  l’età inferiore ai 30 anni, la conoscenza della lingua cinese, l’orecchio musicale, la conoscenza dei prodotti eno-gastronomici o la votazione del diploma tra 9,5 e 10. Solo in 22 sono risultati idonei in seguito alla selezione. L’Associazione Sferisterio è corsa ai ripari e ha coperto i posti rimasti vacanti ricontattando “vecchi” sorveglianti e maschere che hanno regolarmente ripreso le loro funzioni.
Lo spettacolo è regolarmente iniziato alle 21 e qualche minuto, qualche ritardatario si è affrettato ad entrare ma le ali della platea sono rimaste comunque vuote.

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Un ospite scozzese in kilt attende all'ingresso

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I sorveglianti dello Sferisterio

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