Da Alessandro Savi, Consigliere comunale PdCI Macerata ed ex assessore provinciale della Giunta Silenzi:
“Inaspettatamente e, forse, malauguratamente per qualcuno all’interno di alcune forze del centro sinistra, la partita per la possibile riconquista della Provincia è arrivata alla “bella” dopo appena sei anni. In una fase a dir poco delicata, quando ancora i partiti debbono riunirsi per affrontare serenamente la discussione, registriamo due interventi in gamba tesa estremamente pericolosi: quello di Palmiro Ucchielli, segretario regionale del PD e quello di Roberto Di Fede, segretario provinciale di Rifondazione. In realtà, sono due facce della stessa medaglia: il primo è tutto rivolto, al pari di Veltroni, a devastare la sinistra e i Comunisti più che a battere l’avversario e il secondo, più o meno allo stesso modo e con lo stesso stile precipitoso e intempestivo, a isolare la sinistra più che a battere la destra. La considerazione di fondo è – o almeno dovrebbe essere – una soltanto: via Capponi, via la Lega, via la Destra, via il PdL dalla provincia dopo un anno di amministrazione a dir poco drammatica che ha prodotto, nel migliore dei casi, il nulla più assoluto e, nel peggiore, disastri politici e sociali rispetto ai quali ci vorranno tempo e tante risorse per recuperare.
Questo è – o almeno dovrebbe essere – il tempo di ricomporre un quadro di agibilità democratica il più ampio possibile per riportare il buon governo in seno all’ente provinciale evitando di trarre, a bocce ancora in movimento, conclusioni che potrebbero avere il carattere di veri e propri diktat che non gioverebbero a nessuno, Capponi escluso.
Lo si dica chiaramente: si vogliono vincere o perdere le prossime elezioni provinciali? Nel primo caso – mi rivolgo a Rifondazione – sarà bene iniziare a discuterne con serenità e pacatezza, ad iniziare dai programmi e per terminare con l’individuazione del candidato presidente (anche su questo evitando dichiarazioni trancianti), tenendo in considerazione che, ad ogni livello, è in atto un percorso che dovrebbe condurre alla riunificazione dei Comunisti e alla più ampia costituzione della Federazione della Sinistra. Nel secondo caso – mi rivolgo ad Ucchielli – sappia che appena un anno fa la sinistra, tutta insieme, ha raccolto 19.349 voti mentre l’UdC – nella sua storica collocazione – ne ha ricevuti 18.068: è più conveniente, nell’interesse dei maceratesi, cercare l’unità e la collaborazione oppure la divisione e i contrasti?
Se il PD intende costruire l’alternativa a Capponi (e a Berlusconi) dividendo piuttosto che costruendo, sappia che sarà perennemente all’opposizione. E, dall’altro lato, se Rifondazione intende monopolizzare la Federazione (pur non avendo affatto i numeri per farlo, almeno a Macerata) e tornare al settarismo degli anni ’90, sappia che i Comunisti sono stati, sono e saranno forza di governo, capaci di mettersi in discussione e di assumersi responsabilità di fronte ai cittadini. L’esempio, del resto, è recentissimo: basta tornare all’amministrazione Silenzi in seno alla quale i Comunisti sono stati perfettamente in grado di gestire tali responsabilità ottenendo risultati concreti e visibili”.
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Tante parole per dire che i comunisti italiani sono disposti ad andare anche con l’udc pur di avere qualche poltroncina… viva la sincerità!
Alessandro non perde occasione per attaccare con livore la giunta Capponi. Peccato, vorrei rivedesse i primi 10 mesi di delibere della giunta di sinistra che lo vedeva presente. Il dichiarato(da lui) dinamismo della sua giunta ha ricevuto risposta il 6 e 7 giugno del 2009, uno dei rarissimi casi(l’unico forse) in cui l’amministrazione uscente non viene confermata !!!!!! “tutto il resto è noia”…..