Sono trascorsi sette anni dalla famosa Legge Sirchia che aboliva il fumo nei locali pubblici, ma malgrado cio’ c’è ancora chi continua a fare il furbo pensando di poter tranquillamente farla franca. Stavolta pero’ sono fioccate le multe.
I carabinieri di Civitanova, infatti, nelle ultime ore, hanno attuato una serie di controlli mirati alla rilevazione di sanzioni per inosservanza del divieto di fumo nei locali pubblici.
Con la stagione estiva, erano molte le segnalazioni che, specie negli chalet, tale divieto non venisse osservato.
Un “pattuglione” di 8 militari, coordinati dal maresciallo Vincenzo Lucarelli, è sceso in campo per ispezionare la maggior parte dei locali della città.
Dal lungomare “Piermanni” al “IV Novembre”, una trentina di chalet hanno ricevuto la “visita” dei carabinieri della stazione civitanovese e, in tre di loro, sono stati trovati clienti che stavano fumando all’interno dei locali; addirittura in uno chalet del lungomare sud due coppie di giovani della Romania venivano contemporaneamente sanzionate per la violazione della Legge 3 del 2003.
Ma le ispezioni sono state allargate anche alle numerose sale da gioco e pub del centro città.
In un bar, adibito a sala giochi del centro, un italiano e due stranieri stavano fumando all’accesso dei militari dell’Arma e, anche per loro è scattata la contravvenzione.
In tutto sono state 10 le contestazioni rilevate all’art. 51 della legge 3 del 2003 che prevede la sanzione amministrativa ridotta di 55 euro per chi viene sorpreso a fumare nei locali pubblici.
La legge Sirchia è stata certamente una norma storica in Italia, che ha sviluppato segnali di civiltà consentendo a tanti “non fumatori” di frequentare liberamente quei locali che prima venivano considerati proibitivi.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Sarebbe il caso che controlli di questo tipo ne facessero di più.
MEGLIO TARDI CHE MAI!