di Andrea Busiello
Si racconta l’epilogo più giusto: il Genoa si laurea campione d’Italia dopo aver battuto 2-1 l’Empoli nella finalissima disputata all’Helvia Recina, nell’occasione stracolmo con circa 4.500 spettatori presenti. Dicevamo, un trionfo meritato perchè si tratta della squadra che ha espresso il miglior calcio dall’inizio della manifestazione ed anche nella finale ha dimostrato di essere un gradino sopra l’Empoli. Decisive le reti di Polenta e El Shaarawy per i grifoni, inutile quella di Pucciarelli per i pari età toscani. Diversi gli striscioni sulle tribune dello stadio, in alcuni veniva ringraziato il lavoro svolto dall’Assessore Bottacchiari in altri venivano inneggiate le gesta della propria squadra; in tribuna era folta la delegazione toscana mentre sulla gradinata c’erano diverse centinaia di tifosi genoani a spingere i propri ragazzi all’impresa finale.
La cronaca. Genoa che si permette il lusso di tenere in panchina Lazarevic, squalificato in semifinale. Si parte subito con l’Empoli spumeggiante ed al 2’ bolide dalla distanza di Tonelli con sfera che termina alta. Genoa un po’ guardingo all’inizio. Al minuto numero 8 grifoni pericolosi con Gucher, botta secca dal limite e gran parata di Addario che manda in corner; la pressione del Genoa si fa più costante ed al 9’ super azione in velocità con tentativo fiacco di El Shaarawy. Gara più tattica che tecnica, al 25’ ci riprova dalla distanza l’Empoli con Signorelli, sfera bloccata da Perin. Sale il Genoa che al 28’ chiede (forse a ragione) un penalty per un fallo su Ragusa di Mazzanti: il direttore di gara lascia correre con qualche dubbio. Ancora Genoa: spunto di spessore di Ragusa sulla fascia destra al 35’, sfera per Chinellato che da ottima posizione sciupa la ghiotta opportunità facendosi ribattere la sua conclusione. Proprio nel finale di tempo il Genoa si porta in vantaggio. Ragusa è una furia e viene atterrato in area da Angella, penalty inequivocabile. Dal dischetto al 44’ Polenta spiazza Addario e porta in vantaggio i suoi. Primo tempo che si chiude 1-0 per il Genoa.
Si va al riposo. Partenza sparata del Genoa ad inizio ripresa, El Shaarawy al 4’ semina il panico ma non riesce a realizzare, raddoppio che invece arriva al 13’ con El Shaarawy che sfrutta al meglio un assist al bacio di uno stratosferico Ragusa e supera l’estremo dell’Empoli in uscita. Genoa avanti 2-0, gara già finita? Forse si. Genoa che domina la scena, al 18’ splendido colpo di testa di Chinellato e miracolo superlativo di Addario con punteggio che non muta. L’Empoli le prova tutte inserendo tre uomini freschi dalla panchina e Pucciarelli fa subito il diavolo a quattro, al 23’ Perin si supera sulla sua conclusione ma 1’ dopo non può nulla sul tiro del neo entrato. Gol dei toscani che vale il 2-1. L’Empoli cresce notevolmente e mette in ansia la retroguardia del Genoa, che però al 39’ con Boakie in contropiede sciupa la palla del 3-1. Ultimi minuti di passione per tutti; Empoli che le tenta tutte ma non riesce a rendersi pericoloso. Finisce 2-1 con il popolo genoano in trionfo: il Genoa si laurea campione d’Italia, ed aggiungiamo noi: meritatamente.
il tabellino:
EMPOLI: Addario, Mazzanti, Tognarelli, Signorelli, Tonelli, Saponara, Dumitru, Guitto, Crafa (54’ Lo Sicco), Fabbrini (63’ Pucciarelli), Angella (46’ Mori). All: Donati.
GENOA: Perin, Terigi, De Bode, Cofie, Bertoncini, Doninelli, Chinellato (81’ Boakie), El Shaarawy, Ragusa (81’ Lazarevic), Gucher, Polenta. All: Chiappino.
ARBITRO: Pasqua di Tivoli.
RETI: 44’ Polenta su rig., 58’ El Shaarawy, 69’ Pucciarelli.
NOTE: Spettatori circa 4.500. Ammoniti Gucher, Tognarelli, Tonelli, Ragusa e Mori. Espulso Addario per proteste a fine partita.
Foto di Guido Picchio
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direi che c’erano ben più di 4.500 spettatori visto che sono stati venduti tutti i biglietti di tribuna e gradinata. Siamo nell’ordine di 7.000 paganti circa
non è per fare il polemico ma perche a macerata si fa sempre a gara per sminuire quel poco di positivo che ce,ieri ero presente allo stadio e a parte l’incredibile decisione di chiudere la curva(chissa’ se ce gente che ci studia per prendere queste decisioni) erano presenti 6500-7000 persone no 4500
Mesà che non si può dire che c’erano più di 4.000 persone…
In verità c’erano almeno 6.000 spettatori
Anche io credo che si era nell’ordine delle 6.000 unità almeno!!! Finalmente dopo anni, ho rivisto un’Helvia Recina colorato, onesto sotto il punto di vista della correttezza e gremito di una sana passione verso il calcio!
Speriamo che presto si rivedano altre manifestazioni come questa che oltre ad unire il popolo macertese sottol’insegna unica dello sport-spettacolo, omaggia la popolazione di Macerata e le rende il lustro e l’importanza che merita!!!
ora vorrei capire perchè la gradinata è agibile per tutti gli eventi che vi si svolgono eccetto che per le partite della Maceratese..
E’ stata una bellissima serata. Uno stadio pieno come non accadeva da più di 20 anni.
Famiglie intere con bambini. pensare che c’è gente che parla male di questa manifestazione. Anche secondo me gli spettatori erano più di 6000 ( e considerate che i bambini non pagavano e ce ne erano tanti.)
Sig. Intermesoli, la devo correggere. Non accadeva del 1997 Maceratese-Arezzo 1-0
@Lauro
Il prossimo sabato, per i pellegrini, sarà agibile.
Ha mai sentito parlare i miracoli??? 🙂
@ Luigi Lauro
Probabilmente il sig. Intermesoli non segue la Maceratese da tanto….
Confermo che nel 1997 in quel Maceratese-Arezzo 1-0 (86′ Ulisse Di Pietro) c’era forse più gente di ieri…il settore ospiti era gremito di almeno 2.500 toscani…il resto della gradinata e della tribuna piene…e almeno 1.500 persone in curva…il Carlino, se non erro, scrisse “oltre 5.000 spettatori”….
E a chi auspica di rivedere manifestazioni di questo tipo a Macerata ricordo che nella nostra città esiste una squadra che fa calcio quasi ininterrottamente dal 1922…
Per chi volesse rivedere alcuni momenti della partita Genoa-Empoli
http://www.youtube.com/watch?v=CW4InWTutFk
Eh si avete ragione me lo ero dimenticato!!!! Mi invecchio e questi sono i primi segni.
Comunque sono passati 13 anni e non sono pochi.
La Maceratese la seguo sempre anche se allo stadio non vado più da 10 anni per impegni con i figli e perché devo ammettere che la televisione mi ha impigrito ( e fatto ancor più crescere la pancia).
Sicuramente c’è una squadra che gioca a calcio (penso che pochi più di me lo sappiano) ma manifestazioni come quelle di ieri ti invogliano certamente di più ad andare allo stadio (almeno a me)
Grazie comunque per la correzione.
Ps mi chiamo Stefano
@ Stefano Intermesoli
Complimenti per la sincerità con cui hai ammesso che preferisci startene a casa a vedere la Tv che venire allo stadio. Tanti altri maceratesi preferiscono accampare scuse più o meno verosimili. Direi che allora è ora che smaltisci un pò la pancia e ricominci pian piano a ritornare all’Helvia Recina 🙂 Magari un paio di partite all’anno possono bastare….
Certo, manifestazioni di richiamo come quella di ieri attirano sicuramente tanta gente ma è anche ovvio che si verificano raramente vista la loro importanza. Magari l’amministrazione comunale, insieme alla provincia, si potrebbe attivare per tentare di portare almeno l’Under 21 a Macerata…se penso che negli ultimi 10 anni la Nazionale minore ha giocato per ben due volte a Giulianova nel vetusto “Ruben Fadini” non riesco proprio a capire come mai non si possa organizzare un incontro nella nostra città…