Sta per iniziare il penultimo week-end della XXIX edizione della Mostra Mercato di Antiquariato e Artigianato Artistico e anche per questo fine settimana è previsto un notevole afflusso di visitatori. Fra le tante iniziative collaterali, domani mattina alle 8.30, nella Sala Congressi di via Costa è in programma un convegno medico promosso dalle Terme di Sarnano su “Terapia e Riabilitazione Termale”. Sempre domani, alle 17.30, al teatro della Vittoria, si tiene una singolare rassegna di poesie dialettali marchigiane dal titolo “La scena marchigiana: parole e atmosfere” curata dal professor Fabio Serpilli. Infine, alle 21.30, la suggestiva Piazza Alta ospiterà lo spettacolo folkloristico “La scena marchigiana e il folklore”, esibizione del gruppo maceratese “Li Pistacoppi” a cura del Circolo di Piazza Alta.
Domenica, alle 17.30, al teatro Della Vittoria è prevista la X edizione del premio giornalistico intitolato a Leo Birzoli, mentre alle 18.30, nella Chiesa di Piazza Alta, si terrà un concerto per pianoforte e violino con Giuseppe Tanzini e Serena Cavalletti.
Tutte le manifestazioni sono ad ingresso libero e aperte al pubblico.
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…tra cui gli effetti collaterali di Sgarbi, che ieri sera era presente alla Sala dei Congressi, per presentare il suo ultimo libro su Caravaggio: o almeno avrebbe.
Invece si è fatto il suo comizio politico , di fronte a una platea (tra cui tanti papaveri politici locali, compresi eletti, ex sindaci e aspiranti a vario titolo alle ultime regionali) che era lì sostanzialmente, credo e spero, per sentire qualcosa di più consistente sulla figura di questo artista. Delusione quasi totale. Luci e ombre caravaggesche, hanno finito per essere strumentalizzate alle sue opinioni politiche nel folklore del suo linguaggio, col risultato che il fascio di luce in primo piano, ha illuminato la sua persona e nella zona d’ombra sono finiti lo stesso Caravaggio, di cui ne so quanto ne sapevo prima, e la sinistra italiana del dopoguerra, con tutti …gli sporchi comunisti…parole sue e gli intellettuali di sinistra, una delle cui colpe, sarebbe stata quella di avere valorizzato e rivalorizzato la figura dell’artista negli anni ‘50, per usarla a propri fini ideali e di propaganda: che pancotto!!!
Ora, fare la Tamara di turno anche lì ….no hè! anche perchè, il primo dissidente che si è alzato da una poltrona delle prime fila perchè insofferente agli attacchi arbitrari e massimalisti fatti verso la Resistenza, i partigiani e l’antifascismo , ha rischiato il linciaggio del critico-politico che come una furia umana si è avventato verbalmente, e per poco fisicamente, su un portatore sano di quel che resta di questa scarna democrazia rappresentata dall’ articolo 21 della nostra Costituzione. La solita scena da La Pupa e il Secchione insomma. E il realismo del Caravaggio finisce triturato come in un reality televisivo, da cui mondo Sgarbi proviene. Mi verrebbe da dire..ma chi ***** sarebbe Sgarbi se non fosse stato amplificato dalla televisione? Un critico d’arte come tanti , che scrive apprezzabili libri in materia, che pochi leggono. Quindi, Sgarbi che si allontana dal pulpito trattenuto a stento da qualcuno che gli era più vicino e il malcapitato allontanato sotto l’occhio vigile delle forze dell’ordine. E andiamo avanti così…certo ma certo ma sì…perchè la vita è un brivido che vola via…è tutto un equilbrio sopra la follia…sopra la follia ( Vasco).
Non sono d’accordo con lei signora Moroni. Ero presente anch’io e mi sembra che la sua analisi manchi di qualche particolare importante. Il signore che lei chiama “malcapitato” (protagonista di un analogo episodio con Giampiero Mughini), si è alzato parlava urlando “vergognati” mentre Sgarbi stava raccontando fatti (storicamente documentati) inerenti la storia di Von Bulow Boldrini. Ora, che il personaggio Sgarbi sia molto particolare e molto “televisivo” è fuor di dubbio, ma a mio parere la serata di ieri è stata estremamente interessante. Mi ha consentito di conoscere particolari su Caravaggio che ignoravo e la sua lettura di “Caravaggio pittore della sinistra” non mi è sembrata affatto offensiva. mi è parso di capire che, secondo Sgarbi, Caravaggio sia stato rivalutato dalla sinistra dopo secoli di anonimato in un momento storico molto particolare come quello del dopoguerra. Ho anche apprezzato molto le analogie con Pasolini e la sottolineatura della contemporaneità e del realismo dell’opera di Caravaggio. Per me non è stata una serata persa, anzi. Forse perchè ho ascoltato senza il “paraocchi” dell’ideologia che spesso, purtroppo, è foriera di cattive interpretazioni.
presente…per presentare…non è proprio il massimo, potevo fare di meglio:-)) ma alle 8 di mattina e poche ore di sonno per andare a sentire “gli Sgarbi” …mi assolvo.
Caro Oscar Wilde e sono alquanto imbarazzata, onorata nello scriverle 🙂 io sono soltanto Tamara Moroni, fortunatamente non c’ero solo io, e nemmeno solo lei ieri sera. Diciamo che io rappresento una parte di quell’uditorio e lei l’altra : senza farne una questione di maggioranza fra le due, non serve. Risolviamo subito l’ultimo punto, quello relativo ai paraocchi che immagino si riferiscano alla sottoscritta. Quando Sgarbi parlava di Boldrini, a un certo punto ha detto…coloro che hanno ucciso degli uomini solo perchè erano stati fascisti e sono stati impuniti, assolti, io ho applaudito. E’ l’intero ‘impianto retorico che ne ha fatto Sgarbi che non condivido e insieme quello di insistere nel fomentare odio verso i comunisti, per quei fatti accaduti alla fine di una lunga guerra con altri 20 anni di regime alle spalle, dove solo Dio sa e chi li ha vissuti, quello che gli italiani hanno patito e pagato. Fuori contesto, ogni cosa, anche un fatto storico, si priva di tanti connotati. Voglio dire. noi oggi ragioniamo a mente fredda, ma nella contingenza di allora, beh, io mi riservo di comprendere la disposizione d’animo dei nostri padri e dei nostri nonni a guerra finita, dopo che hanno subito violenze su violenze, stermini di famiglie intere e miseria su miseria. Non li giustifico, ma cerco di avvicinarmi ai loro sentimenti o meglio ri-sentimenti, per poter fare un passo avanti, riconciliare almeno a distanza di oltre 60 anni, gli italiani con gli italiani. Nel merito della disquisizione su Caravaggio, ognuno ha la sua preparazione e la sua conoscenza e alla luce della mia, non ha aggiunto un granchè, che le devo dire! Penso, che anzichè dilungarsi in facili argomenti strappa risate e applausi , le donne…il sesso…la cattiva magistratura, il rispetto per i convenuti, avrebbe dovuto manifestarlo meglio a partire dalla pretesa che si proiettassero le diapositive delle pitture che avrebbe citato, visto che era presente un’adeguata attrezzatura e visto che era lì come critico d’arte. Un clima troppo goliardico per i miei gusti, data la pregnanza della serata…ma i gusti sono gusti. Certo che è un merito, se la cultura di sinistra ha rivalutato il Caravaggio ed è l’unico elemento a suo favore infatti, che neanche Sgarbi ha potuto demolire, anche se nel corollario della sua trattazione, il tentativo continuo è stato quello. Guardi, io gli ho fatto una domanda, le assicuro che la risposta che mi ha data, è stata molto evasiva e superficiale e ha preso anche tempo divagando su altro, prima di non-rispondermi. Questa è la mia valutazione nello specifico, senza nulla togliere al suo grande talento, alla sua vasta preparazione, alla sua genialità, al suo estro, alla sua intelligenza e al suo smisurato egocentrismo. Non so, per me, tanto più un uomo sa, tanto più dovrebbe livellarsi all’ultimo degli uomini per compiere la sua missione di persona di cultura. Infine. Che quel signore, chi è, è, sia stato offeso in un suo diritto, non lo dico io , ma i fatti. Poi Sgarbi, si lamenta delle querele che riceve. Dire pubblicamente ” vergogna” per quello che chiunque altri stia dicendo cose che non si condividono, non costituisce reato, ma libera manifestazione del pensiero; mentre scagliarsi fisicamente e con quell’impeto contro questo e dire poi in sua assenza che …era persona disarmonica perchè troppo grassa e quant’altro di più pesante che non ricordo, è invece reato di ingiuria e diffamazione. reati penali contro il l’onore e il decoro di una persona.
Sempre che la nostra Costituzione non sia stata cambiata stanotte con una firma del Presidente della Repubblica ::-))
Mi dica Oscar Wilde: perchè Sgarbi può dire tutto quello che vuole senza accettare critiche? E’ lui la verità storica o d’altro genere…oppure la verità come ci insegnano i filosofi, emerge dalla dialettica e dal confronto delle idee? Per me Sgarbi è un ottimo retore prima di tutto e come tale, può sposare qualsiasi tesi e uscirne trionfante. Ma, Retorica e Verità, sono agli antipodi, ce lo insegna la biografia stessa di Sant’Agostino. La verità infatti, è la prima vittima designata nelle mani del retore.