L’ex assessore e attuale capogruppo in Consiglio comunale del Pdci, Michele Lattanzi, scrive in risposta all’articolo “Comunisti, questa politica ha stancato i cittadini” di Mario Battistini:
“Caro Mario sono anni che ci conosciamo ma sinceramente non condivido la tua riflessione su questo inizio di Amministrazione. Era il lontano 1984 quando, appena tredicenne, comprai l’Unità il giornale comunista fondato da Antonio Gramsci ; da allora ho sempre militato dentro il PCI , RIF ed il PDCI sapendo che si può fare politica a tutti i livelli nelle istituzioni e fuori. Furono proprio Armando Cossutta e Niki Vendola , in uno dei tanti seminari alle Frattocchie (sede della scuola di partito del PCI), a farmi capire che l’essenza della politica sta non nell’essere solo nelle istituzioni, ma nella lotta per creare una società più giusta che vada al di là del dominio culturale, sociale, economico e militare del capitalismo. Da allora ho ricoperto molti ruoli (ricordi la mia battaglia contro l’amministrazione di centro-destra che pareva imbattibile?), ma come possono testimoniare centinaia di cittadini, sono rimasto legato alla militanza e ad una vicinanza con il popolo che secondo me sono elementi fondamentali per chiunque voglia avere un ruolo politico pubblico. Mi sembra quindi semplicistico ridurre tutta la questione ad un fatto mio personale; uno perché già da qualche mese sapevo di non poter ricoprire il ruolo di assessore (è giusto che dopo dieci anni ci sia un ricambio, regola che dovrebbe essere valida per tutti e non solo per alcuni), due perché il ruolo di consigliere (datomi da centinaia di cittadini ) mi permette di ritornare a fare politica e non solo amministrazione. Quindi al bando i personalismi ed i carrierismi; io credo che nelle scelte fatte dal Sindaco e dal PD ci sia stata tanta autoreferenzialità e voglia di prendersi tutto. Siamo l’unico Comune capoluogo di provincia dove Sindaco, Vice, Presidente del Consiglio e tre assessori su otto sono di un unico partito ( a proposito perché le tue considerazioni sulla visibilità non le fai agli altri partiti della coalizione? Perché non chiedi al PD di rinunciare a qualche poltrona? Altro che appoggio esterno , Carancini avrebbe i minuti contati ; oppure anche tu credi che la ragione sia servire il più forte? ), la nostra lista ha avuto un risultato elettorale clamoroso ( forse perché abbiamo lavorato bene?) che ci è stato dato dagli elettori , e che ci è stato tolto da quella vecchia politica, fatta di giochi di palazzo, che tu ed il Sindaco dite di voler combattere. In realtà noi siamo contrari ad una politica individualistica, personalistica che veda un uomo solo al comando, soprattutto quando si è vinto solo per pochi voti, perché questo porta alla fine della politica stessa che invece deve essere condivisione, partecipazione e sintesi. Non sono un nostalgico di Meschini (del PCI sì ), credo solo che le sue Amministrazioni siano durate anche grazie alla capacità di mediazione e concertazione per la crescita della città, cosa che non trovo nel “nuovismo” tanto decantato da te e dal nuovo Sindaco. Un “nuovismo” che a me appare solo come lotta di potere all’interno del partito di maggioranza e le cui conseguenze stiamo pagando per adesso noi e ho paura in futuro anche la città. Sulla questione relativa all’assessore Pantanetti voglio stendere un velo pietoso, dico solo che mai un comunista si è seduto nelle istituzioni a titolo personale oppure perché chiamato da qualcun altro. Caro Mario i partiti devono stare nelle istituzioni, l’alternativa è il qualunquismo, è la dittatura o il primato dell’economia sulla politica, cosa che conoscendoti bene, detesti anche tu”.
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Caro Michele,
siamo amici da lunga data, come tu ricordi, ma questo non può condizionare le mie valutazioni riguardo ai fatti che la politica propone ogni giorno. La libertà di critica è un diritto fondamentale del giornalista, come ampiamente riconosciuto è il diritto tuo (e di tutti i cittadini) di non condividere quel che i giornalisti scrivono. La libera circolazione delle idee è il succo della democrazia.
In merito agli incarichi già formalizzati al Comune, io ho ricordato che la nomina degli amministratori è di assoluta competenza del sindaco, mentre spetta all’assemblea consiliare, con voto segreto, la scelta del presidente. Nei due casi, tutto si è svolto nel rispetto delle regole.
Il tuo partito, il Pdci, da settimane alza la voce ritenendosi discriminato per non aver trovato spazio negli organigrammi di vertice. Tu non potevi far parte della nuova giunta, perché le forze del centrosinistra avevano stabilito già in campagna elettorale che gli assessori uscenti avrebbero dovuto fare un passo indietro. Allora hai puntato alla presidenza del consiglio, ma senza successo. Da quel momento, il Pdci ha lanciato aspre accuse al sindaco e agli alleati della coalizione, usando i toni tipici di una forza di opposizione. Questa non è una opinione, ma la cronaca dei fatti.
La sinistra penalizzata nella formazione della giunta? Beh, andiamoci piano, perché il nuovo governo di Macerata appare invece fortemente spostato a sinistra. Sono sette gli assessori già nominati e tutti di area progressista, a meno che non si voglia sostenere che il Pd è di un’altra parrocchia. In ogni caso, di questi sette assessori quattro sono indiscutibilmente di sinistra: Luciano Pantanetti (Rifondazione comunista), Federica Curzi ( Pensare Macerata), Stefania Monteverde (Sinistra e libertà), Enzo Valentini (Verdi).
Ora, i comunisti protestano perché non hanno assessori. Ma il Pdci si era presentato agli elettori unito a Rifondazione, formando la Federazione della sinistra, cioè un blocco politico unico, al quale il sindaco ha attinto scegliendo un esponente di Rifondazione (Pantanetti), mai in passato presente in giunta, dove invece, per dieci anni, si è seduto Michele Lattanzi, del Pdci.
Ma di chi è la colpa se la sinistra è tutta spezzettata? In quest’area è un continuo fiorire di distinguo e spaccature, di nuove sigle, di nuovi apparati e apparentamenti. La sinistra, oggi, è una confusa galassia di partiti, partitini, gruppi e federazioni. Può legittimamente pretendere ognuno di questi variegati mondi politici di avere un proprio rappresentante nel governo della città? Io credo di no, ma soprattutto ritengo che i malesseri tutti interni a una organizzazione politica – la sinistra nel suo complesso, voglio dire – non debbano compromettere il buon funzionamento delle istituzioni.
Caro Michele Lattanzi, i nostri punti vista non collimano, ma la nostra amicizia non ne uscirà scalfita. Almeno spero. Mi piacerebbe però, conoscendo la tua onestà intellettuale, che tu ammettessi quel che è sotto gli occhi di tutti. E cioè che la politica sta offrendo anche nella nostra equilibrata e tollerante città uno spettacolo non esaltante. E questo è preoccupante perché capita in un momento delicatissimo, mentre da Roma si annunciano tagli drastici per i Comuni, già tutti con l’acqua alla gola. Sarà un vero salasso. A Firenze, proprio oggi, cento sindaci si sono sdraiati in terra, in piazza della Signoria, per protestare contro i provvedimenti del governo. Ma gli evasori continuano a farla franca.
Il futuro non promette nulla di buono. La scure anche a Macerata si abbatterà su tutti i settori: scuola, manutenzioni ordinarie, lavori pubblici, sanità, assistenza sociale, cultura. A rischio, ovviamente, gli stessi ambiziosi programmi elettorali. Senza soldi non si va da nessuna parte. Speriamo si riesca a rintuzzare almeno i contraccolpi di maggiore gravità. Per prima cosa, intanto, sarebbe importante evitare di trasferire i problemi dei partiti all’interno del Comune. La massima istituzione della città deve essere salvaguardata.
hahahhaha vedo una sinistra forte, coesa e decisa… ^^
Ripeto quanto già scritto a commento di un’altro articolo:
permettetemi di entrare in punta di piedi all’interno di questa ‘querelle’ per esprimere un semplice pensiero senza la pretesa di pontificare come invece ho letto in molti interventi. A me sembra che ci siano ragioni valide sia nella richiesta di visibilità del PdCI sia al contrario nel parere di chi fa riferimento agli accordi pre-elezioni (per ogni gruppo con consiglieri eletti un assessore): penso però che sia complicato ora discostarsi da quanto all’inizio concordato e penso anche che la richiesta del PdCI, per quanto legittima e ampiamente spiegata, non riesca a convincere come vorrebbe rischiando addirittura di dare impressioni sicuramente errate. Allora che fare? Sono tra i tanti che hanno lavorato molto per questa sofferta vittoria e credo che come me molti aspettino con impazienza l’inizio della ‘nuova storia’. Credo giusto allora chiedere a tutti di abbassare i toni (Garufi docet: il Consiglio delibera e legifera) e di cominciare a lavorare per il bene della città: in fondo è per questo che si sono chiesti ed ottenuti consensi. Sono altresì fiducioso che il Sindaco saprà dare una giusta risposta ad altrettanto giuste aspettative
Tutti temono, anche senzadirl, per la tenuta della nuova giunta.
Ma Lattanzi in quest’articolo ha detto una cosa supervera. IL PdCI sarà sempre fedele (altroché i carabinieri) qualsiasi cosa verrà proposta (hanno addirittura accettato l’esclusione in Regione). Carancini questo lo sapeva e ha cercato di tamponare là dove invece le falle sarebbero state irrimediabili.
Io che di politica ci capisco poco e di partiti ancora di meno, a forza di leggere i vari commenti sugli argomenti che riguardano il nuovo sindaco e i suoi collaboratori ho capito una cosa soltanto…
Mi pare che troviamo ogni più piccolo pretesto per disturbare il sindaco, per parlarne male, per sporcare il suo operato prima ancora che abbia fatto qualcosa.
Ma perchè Sig.Lattanzi, Lei i suoi “colleghi” non impegnate il Vostro tempo per fare qualcosa di buono per la nostra città, per risolvere qualche opera incompiuta, per far vedere che qualcosa almeno fate, buono o meno che sia????
Senza stare a dire assurdità come quella… “credo solo che le sue Amministrazioni siano durate anche grazie alla capacità di mediazione e concertazione per la crescita della città…” Mi scusi.. ma di quale crescita parla???? Negli ultimi anni di mandato della giusnta Meschini si è visto tutt’altro che crescita!!!
Ma smettetela tutti di criticare e cominciate ad operare.
Poi sarà il tempo a dare ad ognuno il suo torto o la sua ragione e a quel punto noi cittadini potremo criticare o lodare.
Basta rivangare il passato è ora di agire senza farci pentire di aver riposto in qualcuno la nostra fiducia.
Dico e confermo che la Giunta farà il proprio dovere, così come il Consiglio. Guai se il Consiglio non facesse il proprio dovere. Per assurdo, se non lo facesse, Macerata sarebbe una città governata solo dalla Giunta e questo sarebbe illegittimo.
Pongo, nel frattempo, un problemino. Il Governo sta varando un decreto ( tra l’altro approvato anche con il supporto dell’IDV ) sulla delega federale alle Regioni ( e Comuni e Provincie ) di alcune “aree” prima di pertinenza romana. Se la Legge passa, come credo, l’area delle Casermette ( ex Aereonautica ) dovrebbe\potrebbe entrare in un dibattito tutto comunale. Vedremo come ci si muoverà.
“durante l’amministrazione Meschini,concertazione per la crescita della città???????????
quale crescita????????????
l’avete vista solo voi del pdci!!!
no caro Petroselli dobbiamo abdicare 10600 maceratesi dicono che Macerata è cresciuta
E gli altri 29400 cosa dicono?? Non credo siano della stessa opinione!!