Da Enzo Marangoni, consigliere provinciale e consigliere regionale della Lega Nord riceviamo:
“Premesso che sia Enzo Marangoni che la Lega Nord sono antifascisti e anticomunisti, non possiamo sottacere il fatto che, ancora una volta, le sinistre dimostrano tutta la loro faziosità davvero partigiana, cioènon obiettiva ma di parte, nel ricostruire i fatti a loro uso e consumo.
Proprio come hanno fatto per oltre 60 anni appropriandosi della festa della liberazione del 25 aprile per farla diventare, di fatto, la festa della sinistra comunista.
Ecco i fatti reali verificatisi a Montefano lunedì 26 aprile, in occasione del consiglio provinciale aperto dedicato ai ragazzi delle scuole medie per la festa della Liberazione. Nel suo intervento Enzo Marangoni, consigliere provinciale e regionale della Lega Nord, ha letto un estratto di un importante e storico articolo del giornalista indipendente Massimo Fini. Egli ricorda che in quella “guerra civile ci furono eroi o anche, più semplicemente, persone perbene da una parte e dall’altra. Ci furono italiani che scelsero la lotta partigiana nella convinzione di riscattare il proprio paese da vent’anni di dittatura e ci furono altri italiani, che si arruolarono sotto le bandiere di Salò convinti, altrettanto in buonafede, di riscattare l’onore perduto di un’ Italia che, al momento del dunque, aveva voltato le spalle all’alleato tedesco. Naturalmente in mezzo a costoro ci furono anche, da una parte e dall’altra, le canaglie che approfittarono della guerra civile per sfogare i propri istinti sadici e che torturarono, seviziarono, impiccarono senza pietà e senza ragione”.
Dopo aver citato testualmente questo articolo, Marangoni ha risposto ad una domanda dei ragazzi che chiedevano i nomi dei capi partigiani più in vista nel maceratese. Marangoni ha risposto che il comandante partigiano più illustre presente nell’alto maceratese sembra essere stato Sandro Pertini, come risulta da fonti autorevoli che lo danno presente nella zona di Visso, Muccia e Pieve Torina nel febbraio-marzo 1944, cioè nello stesso periodo (23 febbraio 1944) in cui avvenne l’eccidio di Muccia, dove nella trattoria Cucculelli, i partigiani uccisero 7 militari con mitra e bombe a mano. Si trattò di un fatto di inaudita ferocia che segnò il primo passo verso una scia di violenza sempre crescente nel maceratese.
Marangoni ha anche aggiunto che sembra certo che Pertini non partecipò comunque a quel massacro in quanto, in quei giorni, era ammalato e fu ospitato e nascosto da una famigli a di Pieve Torina.
Al consiglio provinciale di Montefano, mentre raccontava questi fatti storici, il consigliere Marangoni è stato interrotto da alcuni consiglieri provinciali di sinistra che gli hanno altresì rivolto parole offensive cercando di impedire che egli proseguisse. Egli ha poi comunque concluso il suo intervento tra gli applausi generali. Marangoni consegnerà le registrazioni ai legali della Lega Nord affinchè valutino se esistono i presupposti per eventuali estremi di reato nelle parole offensive ricevute. L’eventuale risarcimento del danno sarà devoluto ai discendenti dei militari uccisi dai partigiani uccisi nell’eccidio di Muccia”.
Questo è quanto accaduto a Muccia, dalle testimonianze di chi era presente:
La sera del 23 febbraio 1944 un gruppo di partigiani comandati da Raul Mattioli, entra nella trattoria e INTIMA LA RESA ai fascisti che stanno a cena in una stanza insieme ad altri avventori.
Un fascista REAGISCE ferendo Mattioli.
I partigiani aprono allora il fuoco con mitra e bombe a mano, usano anche i pugnali.
Nello scontro rimangono uccisi sette militi fascisti
Quindi i partigiani non sono entrati sparando all’impazzata ma hanno reagito dopo che avevano intimato la resa…..
Quindi è stata una azione di guerra pienamente legittima, non come le azioni di rappresaglia nazifasciste (in cui si uccideva a sangue freddo uomini, donne e bambini DISARMATI ed inermi) che hanno insanguinato anche le nostre terre.
Quindi il Marangoni, come spesso accaduto in passato, ha perso un’altra buona occasione per starsene zitto.
Ma del resto cosa ci si può aspettare da uno che dichiaratamente afferma di essere destra???
E prima di sparlare di Pertini e fare idiote illazioni e fantasose ricostruzioni, chiunque, dovrebbe sciacquarsi la bocca e studiare un pò di storia contemporanea.
ma cosa stai dicendo………… FANFARONE smettila di leggere topolino e prendi in mano qualche libro serio.
Corriere della sera 1992. strage di Porzus: non si pente il fucilatore ” rosso ”
condannato in contumacia all’ ergastolo, ha vissuto in Jugoslavia e Cecoslovacchia prima di essere “graziato da Pertini”. Toffanin Mario fece uccidere 17 partigiani ” bianchi ” della Osoppo, tra cui il fratello di Pasolini
D’altronde cosa ci si può aspettare da chi si definisce dichiaratamente comunista?
Piantatevela di gareggiare su chi abbia giganteggiato per efferatezze. I criminali sono sempre criminali, qualunque colore politico o ideologia appoggino
francamente non capisco perchè il leghista Marangoni si preoccupi e si incarichi di stabilire (eventuali) verità tutte e solo italiane… le celebrazioni italiane (come ha giustamente notato il Ministro Calderoli) non sono di interesse leghista. Sarebbe meglio – per l’umanità intera e per la verità – che i leghisti non se ne occupassero…..
In internet ho trovato questa origine del cognome Marangoni:
MARANGONI:
Sembrerebbero avere due nuclei uno nel nordest ed uno in Piemonte e Lombardia, derivano dal vocabolo dialettale marangon (falegname). Tracce di questa cognomizzazione l’abbiamo ad esempio nel 1534 quando il famoso architetto padovano Andrea Palladio prende in sposa a Vicenza Allegradonna figlia di Marcantonio Marangon, o anche a Vittorio Veneto dove, in un atto del 1586 si legge: “…etperfarla dorar a’ ni° batista marangon etfar depenzer à Silvestro depentor etfarla menar dalli Zanchi in chiesa con un car de sabia in tutto Lire 21 e soldi 18…”.
Capisco quindi la vicinanza alla lega, ma meno la conoscenza dei fatti marchigiani…….