di Gabor Bonifazi
Avanti Po è il titolo di un libro di Paolo Stefanini, un giovane giornalista che va alla scoperta dell’Italia centrale. Egli racconta dei crolli di consenso della sinistra, di un popolo impaurito dagli stranieri e di sindaci che inventano nuovi riti, degli attivisti che rivendicano il passato comunista, dei giovani che credono che il futuro sia nella Lega Nord. Naturalmente il titolo altro non è che una azzeccata parodia padana che riprende dalla storica canzone dei comunisti Avanti Popolo. In questo bel racconto, che sembra rivivere il celebrato “Viaggio in Italia” di Guido Piovene, tanto citato e poco letto dagli intellettuali di sinistra, un capitolo intero è dedicato a quel fenomeno di Enzo Marangoni che tanto sconquasso e vitalità ha portato nella nostra sonnacchiosa provincia. Infatti nel sommario del racconto “La Lega di Leopardi. E della Madonna” è scritto: “… A casa del poeta c’è un tipo istrionico, Enzo Marangoni, che arriva da Milano e fa parlare di sé con rumorose iniziative politiche”. Il giovane autore descrive in maniera puntuale il personaggio che sembra incuriosirlo al di là del limite: “Avanza impettito, il sorriso un po’ meccanico sempre pronto ad innestarsi come una baionetta.”. Poi annovera le iniziative politiche condite con vivaci provocazioni, dall’interrogazione sui crocifissi a quella sulla massoneria, dal ruolo di opposizione al Comune di Recanati a quello di maggioranza in Provincia dove si trova ben inserito “con il Pdl, con l’Udc (com’è che lo chiamava Berlusconi? Unione delle clientele, no?)”. Alla fine dell’intervista il Marangoni afferma che il suo motto è «la libertà non ha prezzo» e che la sua azione politica segue «le tre C. coerenza, coraggio e cambiamento». Insomma un libro fresco di stampa da leggere: P. STEFANINI, Avanti Po, Il Saggiatore, finito di stampare nel febbraio 2010, Lavis (TN).
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Quante tocca fanne, quante tocca sentinne 🙁