Dopo una lunga maratona è stata approvata ieri dal Consiglio comunale la revisione al Regolamento edilizio comunale per il miglioramento della sostenibilità ambientale. L’atto, integrato da numerosi emendamenti e un ordine del giorno, ha ottenuto il sì dei gruppi di maggioranza (16 voti), il voto contrario di Pdl, Gruppo misto e Udc (6 voti) e le due astensioni di Ivano Tacconi e Giovanni Picchio (Udc).
Un lungo e anche acceso confronto ha accompagnato in aula l’iter di approvazione del regolamento che, dopo essere stato presentato alla cittadinanza attraverso incontri pubblici, è giunto nel mese di novembre sui banchi dell’assise insieme alla delibera del Piano energetico ambientale ma da lì, poi estrapolato proprio per essere oggetto di ulteriore approfondimento nelle commissioni consiliari allargate anche alle categorie professionali coinvolte. Ieri, quindi, l’approvazione giunta dopo le varie sospensioni per mancanza del numero legale, la votazione di tutti gli emendamenti e il respingimento da parte della maggioranza di alcune pregiudiziali avanzate dall’opposizione. Il regolamento, in sostanza, è finalizzato al miglioramento della sostenibilità ambientale e interviene, tra l’altro, con prescrizioni e incentivi in tema di impianti per la produzione di energia elettrica, di realizzazione di tetti e facciate degli edifici, dei parcheggi e di smaltimento della acque reflue.
Apprezzamenti sono stati espressi dai banchi di maggioranza. In particolare Pierpalo Tartabini (Sinistra e libertà), ispiratore e uno dei maggiori sostenitori della revisione, ha parlato di una delibera che porta un cambiamento culturale alla città. “E’ inevitabile che si creino criticità sia tra le opposte formazioni politiche, sia in seno alla stessa maggioranza quando si fanno scelte epocali” ha sostenuto il consigliere di Sinistra e libertà “e forse non tutto è finito come io avrei voluto, ma i veri benefici di queste norme potranno vedersi a lungo termine e si tradurranno in un miglioramento della qualità della vita dei cittadini”.
Critica l’opposizione che ha parlato di una delibera punitiva per i maceratesi che risente di un’ideologia ambientalista non rispondente a criteri scientifici funzionali alla nostra realtà territoriale e climatica.
Subito dopo, l’assise ha deciso di anticipare alcuni punti all’ordine del giorno e ha approvato con 16 voti favorevoli (maggioranza) e 7 contrari (Pdl, Gruppo misto e Udc) le variazioni al Bilancio di previsione 2010. L’atto movimenta variazioni in entrata e in uscita per un importo totale di 960mila euro dovute, tra l’altro, a maggior introiti, per contributi della Regione Marche a progetti del servizio cultura, al servizio sociale (legge 18/96 assistenza domiciliare indiretta) e ai Centri commerciali naturali e a corrispondenti spese per investimenti.
Via libera anche a due piani di lottizzazione, il PCL 20 (zona Vergini) che ha ottenuto 15 voti favorevoli (maggioranza e Udc), 4 astensioni (Uliano Salvatori, Deborah Pantana e Rifondazione comunista) e 4 contrari (Pdl), il PCL 1 (zona Corneto) che è passato con 13 voti favorevoli (maggioranza e Udc) e 9 astensioni (Pdl, Gruppo misto, Rifondazione comunista).
E’ passata poi anche la delibera che rettifica un errore materiale commesso dagli uffici che aveva escluso dagli elaborati grafici del Prg, l’ipotesi progettuale della Provincia relativa al collegamento della strada provinciale maceratese (quella a tre corsie tra Macerata e Piediripa) alla zona produttiva della frazione. All’intervento di Reinhard Sauer (Rc) che ha avanzato dubbi sulle reali motivazioni dell’anticipo della discussione di questo punto all’ordine del giorno, credendolo funzionale alla successiva delibera relativa alla lottizzazione Giorgini ha risposto l’assessore alle Attività produttive Stefano Di Pietro ribadendo il fatto che la delibera integra il Prg con il collegamento viario già previsto dalla Provincia. Favorevoli all’atto 21 consiglieri (maggioranza e opposizione), 2 gli astenuti (Rifondazione comunista).
Ultima delibera, illustrata in aula dall’assessore Giovanni Di Geronimo e approvata all’unanimità, quella relativa al rilascio della garanzia fideiussoria a fronte del mutuo che la società Bocciofila maceratese dovrà contrarre per le opere di manutenzione straordinaria del bocciodromo di via del Piccinino. I lavori consistono nella sostituzione dell’attuale copertura in amianto e nell’installazione di un impianto fotovoltaico.
Su sollecitazione del consigliere Pierfrancesco Castiglioni (Pdl), che aveva invitato il Comune, in qualità di proprietario dell’immobile, a farsi carico dell’intera spesa necessaria alla bonifica dall’amianto, Pierfrancesco Launo (Pd) ha spiegato che il progetto prevede l’installazione di un impianto fotovoltaico per la cui realizzazione la società sportiva otterrà un contributo dal Fondo energia pari a 16 mila euro annui. Tale contributo, che l’Amministrazione comunale lascia interamente ai gestori, si aggiunge al contributo comunale che tutte le società ricevono per la gestione degli impianti.
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Noto che nelle dichiarazioni di voto non è mai citato il Comitato Anna Menghi. Com’è possibile?
Caro Filippo ci siamo abituati, siamo stati gli unici ada aver posto problemi seri dal punto di vista tencico, ma i poteri fori che hanno paura di noi cercano di oscurarci
il rispetto della verità e del lavoro dell’Ufficio stampa richiede una precisazione: il gruppo Anna Menghi è andato via dall’aula, come sua abitudine , verso le ore 18,45 e quindi non era presente al momento della dichiarazione di voto avvenuta più tardi.
caro Mauolo politicamente parlando sei scorretto, noi “politicamente” ABBIAMO ARGOMENTATO IL FATTO CHE LA DELIBERA ANDAVA RITIRATA, AVETE PIù VOLTE FATTO MANCARE IL NUMERO LEGALE PER VOSTRE DIVISIONI INTERNE e noi non vi teniamo la sponda. Penso di essere stato charo, abbandonare l’aula è un atto politico di dissenso.
Ma se invece di esserci 40 consiglieri ce ne sono 30 non si abbassa il quorum necessario a far passare le delibere?
Se così fosse abbandonare l’aula, invece che essere un gento politico di opposizione, finisce, nei fatti, per avvantaggiare la maggioranza.
Tanto la maggioranza fa quello che vuole ha i numeri
strano che il dissenso politico di Munafò e della Menghi, come testimoniano i verbali pubblici, scatta sempre in tutti i consigli alle 18,45 circa: è un tic politico?
Noi ci siamo sempre Maulo, capisco che sei in difficolta, ma devi spiegare perché la tua maggioranza non è in condizioni di tenere il numero legale sulle sue delibere.
Aggiungo Maulo che dovete quasi sistematicamente chiamare i consiglieri di maggioranza per telefono per venire in consiglio. vedere i verbali come dice Maulo di ingresso dei Consiglieri comunali di maggioranza
in difficoltà c’è chi si assenta e rinuncia a combattere: se è vero che noi non riuscivamo a portare a termine la delibera, perché non siete rimasti e ci avete messo in minoranza? invece sta di fatto che noi l’abbiamo portata in porto nonostante le difficoltà e le assenze, attraverso una paziente mediazione: vedi risultati del voto e presenze in aujla al momento del voto! una volta si diceva in mezzo romanesco ….E NUN CE VONNO STA’, … E NON CE VONNO STà!!:
ti contraddici pure: prima dici che tanto la maggioranza fa quello che gli pare perché ha i numeri e poi ci ricordi continuamente che non abbiamo il numero legale; invece noi il numero legale alla fine lo troviamo. ma im parate a fare opposizione con proposte alternative e rimanendo in aula a fare emendamenti alle proposte (cosa che comporta la fatica di analizzare le pratiche e di mediare) invece di fare opposizione cercando di impedire di procedere nell’analisi delle delibere e a forza di tentativi di interruzioni procedurali che vi vanno regolarmente a vuoto: OPPOSIZIONE PROPOSITIVA, non opposizione di impedimento a procedere, così si costruisce. Inv ece voi abbandonate l’aula a metà serata dopo aver cercato di impedire di procedere nella seduta!
L’amico Gian Mario dimentica che se la maggioranza (per risolvere dei problemi interni) ricorre alla mediazione/astensione/fuoriuscita di parte dell’opposizione (pur avendo un rapporto di 25 a 16) non è certo questo un motivo di andarci tanto fieri…
una maggioranza composita e plurale esige sempre mediazioni, più o meno soddisfacenti, necessarie ed a volte anche arricchenti per tutti (ad esempio in questo caso le istanze ecologiste di Sinistra e Libertà sono state forti ma altrettanto forti sono state le mediazioni e gli ammorbidimenti operati dal PD che è stato sempre in aula a garantire la delibera in discussione): alla fine siamo riusciti a garantire le presenze necessarie poer far passare una delibera che rappresenta un forte progresso sul piano ecologico, energetico, urbanistico. La minoranza ha perso un’occsione per proporre e correggere, per integrare e migliorare la delibera: invece ha fatto solo ostruzionismo ad oltranza e non è neppure riuscita in questo obiettivo: chi ha vinto? la città! la delibera migliorata e temperata è passata, la maggioranza in sofferenza ha tenuto, l’alleanza tra PD e sinistra ne è uscita consolidata e garantita . Chi è sbrindellato? La minoranza dov’era? chi non è mai venuto in aula, chi è uscito poer far mancare il numero legale e non è riuscito nell’intento, chi se ne va sempre a metà seduta….Che amore per la città! QUESTI SONO QUELLI CHE HANNO LA CITTA’ NEL CUORE????? ?
Uffa: parlate anche di chi è sempre presente e non si muove dal proprio posto. Il ruolo istituzionale è di pochi, in questo ultimo periodo di legislatura di pochissimi.
caro ivano, ma tu hai un altro DNA, quello dell’opposizione critica e costruttiva, leale nei confronti della città, che è presente in aula, critica, propone, contesta, offre alternative, fa funzionare il Consiglio, invece di impedire alla dialettica democratica di procedere!
Questo ultimo intervento, dell’amico Gian Mario, mi sembra è una sviolinata a 54 violini…..
Che, tra i tanti, anche questo sia un tentativo, laterale, di tirare l’UDC cittadina dentro il centrosinistra???