di Alessandra Pierini
Alternativa: è questa la carta sulla quale puntano le liste cittadine nate in vista delle elezioni comunali di marzo. Si propongono, qualunque sia la loro appartenenza e il loro colore, come alternativa al preesistente e al precostituito, ai partiti e alla politica cittadina. Sono alternative, però, che non rappresentano realmente una novità nel panorama politico e che puntano su candidati dalla lunga esperienza amministrativa che, conoscendo bene come vanno le cose, si propongono come elementi di discontinuità con la passata maggioranza e opposizione.
Si è conclusa con un coup de theatre la conferenza stampa settimanale convocata questa mattina da Giulio Conti, il quale dopo essersi poposto come candidato sindaco del Pdl in tempi non sospetti, continua a ribadire la sua contrarietà alla scelta di Fabio Pistarelli come candidato del centro destra e alle manovre che il suo partito sta facendo in Regione. Nonostante questo, davanti alla stampa, Giulio Conti estrae dalla sua cartella il modulo di iscrizione al Pdl, lo compila con i suoi dati e persino estrae dal portafoglio i 25 euro necessari per l’iscrizione. “Finchè faccio parte del Pdl i candidati sono due – ha aggiunto con forza Conti – dovranno assumersi le loro responsabilità, finora hanno mostrato solo una grande arroganza. Ora sono iscritto, mi devono cacciare e se vogliono cacciarmi- aggiunge provocatoriamente – lo facciano pure, ma non aspettino dopo le elezioni.”
Giulio Conti, affiancato da Tonino Quattrini del Fronte Verde e dal coordinatore di Lega Italia, ha presentato la sua “Lista Conti, meno male che l’alternativa c’è” e ha ribadito la sua contrarietà alle scelte fatte dal Pdl: “Come avevo annunciato in passato è Marinelli il candidato alla presidenza della Regione – ha precisato – questa è una ulteriore pugnalata ad una città che si cerca in ogni modo di nuocere a favore di altre. Macerata è una città che merita di non essere governata dalla sinistra, ma anche di non essere malgovernata da un soggetto non adatto che mi ha persino allontanato dalla sua conferenza stampa. Noi faremo la politica di destra sociale avanzata e non quella qualunquista dell’oggi per domani messa in piedi dal centro destra.” Per quanto riguarda l’aggregazione con altre forze Conti è chiaro: “Per il terzo polo sarei anche disposto a fare un passo indietro sulla mia candidatura, ma nonn c’è la volontà di farlo perchè ognuno vuole solo fare il Sindaco, noi comunque terremo fino al 26 febbraio le porte aperte per trovare l’accordo con tutti.”
Deciso sulla sua candidatura anche Giorgio Ballesi il cui motto elettorale è: ” Il coraggio di una scelta diversa”. Dalla sede elettorale di Viale Don Bosco precisa la posizione della sua lista: “Sono corse voci di una mia rinuncia. In seguito agli incontri di questi giorni con liste civiche e partiti sono più che mai convinto. Sono stato il primo a dichiararmi disponibile ma non ho mai imposto la mia candidatura. Tutti coloro che mi hanno chiesto di fare un passo indietro lo hanno fatto solo a loro vantaggio. Non sono stato disponibile a nessuna forma di baratto, non mi interessa nessuna carica e l’attuale situazione mostra che la mia candidatura non era il reale ostacolo all’aggregazione nel terzo polo. Se perderò, tornerò immediatamente a fare l’avvocato come ho fatto negli ultimi trent’anni.” Ballesi e i suoi appaiono molto determinati e niente affatto disposti a scendere a patti. “Non c’è chiarezza da parte di nessuno – va avanti Ballesi – eravamo tutti in attesa di una decisione che l’Udc doveva prendere da tempo e vedere che ha scelto di correre da solo mi ha indotto ulteriormente ad andare avanti.” A chi gli chiede chi appoggerà in caso di ballottaggio, Ballesi risponde: “Quella del ballottaggio è una domanda che faccio agli altri.” Al suo fianco Massimiliano Fraticelli e Adelio Bravi che sottolinea: “Solo nelle caratteristiche e nelle capacità di Ballesi ritroviamo una garanzia di ciò che vogliamo fare. Se ci fosse stata una candidatura altrettanto valida, non avremmo avuto alcuna difficoltà ad appoggiarla.”
(Foto di Guido Picchio)
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credo che Alessandra volesse scrivere “Lega Italia”, e non “Alleanza per l’Italia” !!
precisazione doverosa.
Si, grazie per la precisazione. Abbiamo corretto nel testo e ci scusiamo per l’errore.
x carità Alessandra è un piacere dare una mano se possibile!