E’ stata letteralmente “una bella lezione di civiltà” come recitava il titolo del convegno organizzato ieri pomeriggio dall’Università di Macerata. Seppure virtualmente, grazie a un collegamento in videoconferenza, ha fatto ingresso nell’Aula magna dell’Ateneo il giovane Luca Bernardi, immobilizzato fin da ragazzino nel suo letto speciale dalla distrofia muscolare. Jesino, 23 anni, Luca non si è mai lasciato andare: con il sostegno dell’amico e scrittore Vittorio Graziosi ha raccontato la sua vicenda nel libro “Uno scrigno pieno di sogni” e oggi è uno studente del corso di laurea in storia della Facoltà di Lettere e filosofia.
“Come la Repubblica, così l’Università deve impegnarsi a rimuovere gli ostacoli che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese” ha commentato il prorettore Luigi Lacchè citando il terzo articolo della Costituzione. Barbara Pojaghi, direttrice del Centro per l’orientamento ha, invece, illustrato i servizi erogati dall’Ateneo ai disabili, come il tutorato specializzato. “Il nostro – ha spiegato la Pojaghi – può sembrare un approccio disorganizzato. In realtà, affrontiamo ogni caso singolarmente, facendoci guidare dallo studente e dalle sue richieste”. Basilare per permettere a Luca di studiare è stato il sostegno del Celfi, il Centro per l’e-learning e la multimedialità, che ha attivato servizi di teledidattica a supporto di corsi di laurea in sei Facoltà su sette. E’ il caso del corso di laurea in storia e memoria delle culture europee a cui è iscritto Luca. “Già da alcuni anni – ha raccontato il presidente del consiglio unificato delle lauree in scienze storiche Roberto Lambertini – abbiamo attivato il supporto della didattica a distanza creando delle classi virtuali e permettendo, così, a chi ama la storia di prepararsi al meglio, anche se non può seguire le lezioni per impedimenti di qualsiasi genere. E questa idea ha incontrato il desiderio di Luca di studiare. La sua condizione esistenziale ha portato alle estreme conseguenze questa sfida. Le nostre tecnologie non erano adeguate ma la sua volontà ci ha spinto a migliorare. Un tutor, Daniele Fiori, si è occupato di organizzare le prove a distanza mentre Aldo Caldarelli del Celfi è stato la spalla tecnologica. Soddisfare il desiderio di crescita culturale di una persona nelle condizioni di Luca dà un senso pieno al nostro lavoro”. E’ stata, quindi, Anna Bittarelli a illustrare i servizi erogati dal Celfi, che basa la propria attività su tre cardini: flessibilità, formazione e ricerca.
La seconda parte del convegno è stata dedicata completamente a Luca e al suo romanzo. Il giornalista Giovanni Filosa ha intervistato il ragazzo stesso, lo scrittore Graziosi e il consigliere nazionale dell’Unione italiana lotta alla distrofia muscolare Roberto Frullini. L’attore Dante Ricci ha letto alcuni brani tratti dal libro di Luca. Travolgente il contributo video di Alessandro Bergonzoni.
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E’ stato un pomeriggio straordinario e bellissimo, grazie Luca!!
Anna