di Mauro Montali
Mettiamola così: il Pdl avrebbe scelto il candidato sindaco (Fabio Pistarelli), ma nella riunione di stanotte, durata cinque ore e finita alle due del mattino, non c’è stato alcun voto, ma solo un orientamento di maggioranza di cui, ora, dovranno tener conto gli organismi regionali e provinciali che sono deputati, “irrevocabilmente” (siamo a destra, non lo dimentichiamo) a scegliere la persona che correrà per lo scranno più alto di piazza della Libertà. Tutto questo grazie all’ostruzione di Giulio Conti (“io Pistarelli non lo voterò mai, cacciatemi dal partito se avete coraggio”) che si è battuto, assieme ai suoi aficionados, come un leone contro l’ipotesi che il suo ex delfino possa essere il prescelto dal Pdl. Eppure sul tavolo della presidenza del comitato direttivo del partito c’erano anche altri nomi: lo stesso Conti, il dirigente della Provincia Mauro Giustozzi, la consigliera comunale Deborah Pantana. Ma la discussione, di fatto, ben presto è diventata una sorta di referendum su Pistarelli sì – Pistarelli no.
La parola è stata presa dalla stragrande maggioranza dei convenuti nella sede di via Moje, una cinquantina fra uomini e donne, quasi una sorta di giuramento di Pontida. Lui, Pistarelli, non c’era. Si sa che non ama i confronti accesi, dicono i suoi detrattori. Gli amici, invece, sostengono che abbia disertato l’assemblea semplicente “per eleganza”, visto che era lui il più probabile vincitore della tenzone. Secondo Conti, che lo ha ripetuto fino alla noia, il consigliere regionale sarebbe un candidato debole e per ciò stesso perdente. Per gli altri, invece, Fabio Pistarelli è la personalità più “forte” del centro destra, con un “animus pugnandi” in grado di far sventolare i pennoni del Pdl dalla torre campanaria di piazza della Libertà.
Giulio Conti le ha tentate tutte per sedurre l’assemblea, compreso l’argomento che Macerata rimarrebbe senza consigliere regionale visto che in Ancona (leggi Ciccioli) avrebbero stipulato un patto con l’ex sindaco di Civitanova, Erminio Marinelli per farlo candidare, in quota An, per la Regione. Ma lì, sulla costa, c’è ancora Ottavino Brini (Forza Italia) a dettare legge e che, certo, non se la sente di abbandonare la sua poltrona in via Gentile da Fabriano. Ragion per cui il risultato potrebbe essere quello di una vittoria schiacciante di Civitanova su Macerata. Sono credibili questi dubbi di Conti? Non si sa. Probabilmente è un rischio e nulla più. Intanto, nel caso, Pistarelli dovrebbe vincere le elezioni comunali. Una vittoria che non si porta certo da casa.
In ogni caso, stanotte si è prodotta, nel corso dell’aspro dibattito, una frattura interna difficilmente ricomponibile nel Pdl maceratese. Al punto che la parola che è circolata fra i dirigenti è stata: niente commenti con la stampa. Ed anche questo è un bel modo di fare. Il che vuol dire: ci sono dei problemi ma facciamo finta di nulla. “Il momento è delicato” si lascia sfuggire, tuttavia, un dirigente del partito fondato sul predellino a piazzale Loreto a Milano.
E ora il segretario regionale del Pdl, Remigio Ceroni, che ha presieduto la riunione di stanotte se ne tornerà in Ancona con le idee più chiare? Pistarelli rimane il cavallo di battaglia? Oppure si ricomincia daccapo con le consultazioni, pur di evitare una spaccatura traumatica del partito?
Poniamola così: se Atene piange, Sparta non ride. Il Pd, infatti, ha dilatato i tempi di convocazione delle primarie. Adesso si parla del 15 dicembre per quelle interne e del 10-15 gennaio per quelle di coalizione. Annibale è alle porte e tutti fanno finta di nulla.
Le due riunioni dei direttivi dei maggiori partiti, Pd e Pdl, sono terminati con un bel nulla di fatto.
Ma, intanto, come si dice a Macerata, “la pecora camina”.
Nelle foto di Guido Picchio: Fabio Pistarelli e Giulio Conti.
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Pd e Pdl nulla di fatto coraggio Macerata c’è ancora l’Udc. Amici Precari, Disoccupati, Pensionati, famiglie senza casa, Artigiani, Coldiretti, Imprenditori parlo seriamente dateci una mano a trovare una soluzione giusta per questa amata città. Il nostro programma non è fatto di persone ma di concrete e fattibili soluzioni. Non abbiamo bisogno di politici anconetani che decidono loro il futuro del nostro capoluogo.
Devo dire che l’articolo riassume in maniera perfetta l’aria che tira nel centrodestra. La spaccatura mi sembra seria e non tocca a mio avviso solo la dirigenza ma anche i livelli più “bassi”. D’altra parte entrambe le fazioni hanno le loro ragioni.
Dove si trova il Suo programma, Gentile Ivano Tacconi?
Grazie
Fulvio Ventrone
Ma siete così sicuri che Macerata aspetti i giochetti dei soliti ex DC? Sono sicuro che l’UDC sappia fare la sua scelta con un candidato e un programma condiviso come è stato per la provincia. Sarebbe quantomeno “buffo” che in provincia stia con il PDL, al Comune decida di andare da sola e magari alle Regionali corra con il PD. Questa non sarebbe sicuramente una bella prova di coerenza.e di serietà, pensateci bene prima di fare scelte inopportune, la gente non è così ingenua………
Maurizio Tosoroni ha ragione.
E’ pur vero che – non solo a Macerata – la gente di partito ci ha abituato ai più arditi cambi di schieramento e di partito (e in questo, Casini e Rutelli ultimi ma non ultimi, fanno buona scuola ai loro epigoni locali).
Tacconi carissimo,come partiti state tutti in panne in cerca di un nome; alcune settimane fa voi UDC avete indicato in Mauro Giustozzi il vostro candidato ideale e poi, quando questi dichiara la propria disponibilità, vi dichiarate cauti (come scriveva stamattina il Carlino). A sinistra, ovviamente, le cose non vanno meglio…
Invece a me pare che gli unici che hanno aperto una discussione reale su un programma concreto e dettagliato sono solo due liste civiche, con buona pace dei partiti: Maceratiamo e Diapason, la quale – quest’ultima – ha anche indicato in Giorgio Ballesi il proprio candidato sindaco. Direi che sono segnali da non sottovalutare, sempre che – come politici di rango – abbiate capito che il mondo non gira più come cinquant’anni fa…
Caro Ventrone,il programma UDC per le Comunali è pronto stiamo concludendo alcuni dettagi INSIEME alle categorie tutte operanti nella città.Non siamo certo in panne come dice Davoli, chi segue la politica locale, può verificare il nostro attivismo. Il nostro impegno è stato e sarà sempre per i disoccupati, i senza casa e gli anziani. Non è populismo, da anni è il nostro modo di fare politica. Apriamo un dialogo per lavorare tutti insieme.
I maceratesi sono veramente stanchi. Dopo circa 15 anni di centro-sinistra, con tutto il suo bagaglio politico-culturale fatto di “relativismo” estremo -dalla delibera sulla istituzione del registro sulle coppie di fatto, all’utilitarismo esasperato nella gestione urbanistica-, oggi abbiamo anche circa 35000 lettere inviate dal Comune ai cittadini per “omessa e/o infedele dichiarazione sui tributi comunali (TARSU in particolare).
Non era mai successo in passato; tanto più che oltre la metà di quelle contestazioni si stanno smontando innanzi alla commissione tributaria, con costi e disagi per i cittadini. E’ veramente credibile pensare di affidare l’alternativa a Meschini alle troppe liste civiche? Credo di no. Penso che già in troppi stiano pericolosamente danzando sulle spoglie di un moribondo, senza offrire credibili ipotesi di rinnovamento reale.
E il rinnovamento dovrebbe passare invece per coloro che per 10 anni, istituzionalmente, hanno fatto spesso finta di fare opposizione???
Amico Gianfranco Cerasi l’UDC è disponibile a inserirti nella propria lista. Se vuoi fare questa esperienza e lavorare per la città fatti sentire. Ivano Tacconi capo gruppo udc Comune di Macerata.
Gentile Ivano tacconi,
Ringrazio per l’offerta, che so che è sincera, ma purtroppo devo declinare in quanto (sebbene possa anche condividere alcune sue posizioni amministrative) la mia collocazione politica naturale è piuttosto distante dalla sua.
I mormoriii della Piazza vano sempre pesati e spesso bisogna togliere anche molta tara.
Ma i bene informati sussurrano che, se eletto, il candidato Pistareli abbia intenzione di affiancare alla Giunta anche una specie di “supermanager” (come lo hanno le metropoli) che faccia da coordinatore.
Si mormora anche il nome di colui che farà il supereroe…
Questa scelta mi piace assai!!!