Un corso, cinque librerie:
“La Feltrinelli apre proprio qui
per sfruttare il nostro mercato”

Macerata: la città dei lettori? - di Alessandra Pierini -

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feltrinelli

di Alessandra Pierini

Cinque librerie a distanza di pochi metri l’una dall’altra sembrano troppe anche per l’acculturata e universitaria Macerata. La città, da secoli sede di un prestigioso Ateneo e votata, quasi per natura, ad una vivace vita culturale, è la città scelta dalla Feltrinelli, colosso librario, per aprire una delle nuove sedi  in cui sta investendo per ampliare il proprio mercato. In base a ricerche dell’azienda, Macerata, accanto a Genova e Prato,  è una città adatta all’ampliamento. Il luogo scelto è, non a caso, il centralissimo Corso della Repubblica, centrale nel passeggio ma anche nella vita culturale. Così Macerata, del cui centro storico si dice piuttosto sonnolente e poco valorizzato, si ritroverà con cinque librerie nel giro di pochi metri: la Mondadori, la Bottega del Libro (la Feltrinelli aprirà proprio di fronte), poi sotto le logge dell’adiacente Piazza della Libertà la Libreria universitaria Le Indie (stessa proprietà della Bottega del Libro) e in fondo allo stessso Corso della Repubblica la Giuffrè Editore.
Al momento i locali della futura Feltrinelli sono in fase embrionale e resta difficile poter scorgere dettagli in anteprima, eppure la presenza è già ingombrante per gli altri operatori della zona.
“Che dobbiamo  dire? – ci rispondono rassegnati, ma piuttosto infastiditi alla Libreria Mondadori di Marco Menghini (foto in alto) – . Loro sono capitalisti con i soldi e possono permettersi di investire. Certo non si preoccupano affatto della realtà in cui vanno ad operare perchè l’unico obiettivo è il guadagno. La legge è anche dalla loro parte visto che il decreto Bersani ha liberalizzato il mercato. Noi non possiamo farci niente”.

Finora la convivenza tra le librerie esistenti è stata pacifica, ognuno ha il suo mercato e la sua affezionata clientela ma l’arrivo della Feltrinelli fa paura.
“Siamo qui da quarant’anni – ci racconta Simonetta Speranza (nell’altra foto), titolare della Bottega del Libro di fronte alla quale sorgerà la nuova attività – con notevole investimento di risorse. Chi arriva non viene a  sviluppare un nuovo mercato ma a sfruttarne uno già creato e consolidato da altri.

feltrinelli

Noi siamo sicuramente preoccupati per questo cambiamento ma allo stesso tempo non siamo disposti ad abbandonare la lotta. Innanzitutto cercheremo di sfruttare l’effetto distretto, poi punteremo sulla specializzazione, in primis nel settore universitario che la Feltrinelli non segue, poi continueremo a curare il rapporto con i nostri clienti, fatto di scambio di consigli e confronto. Anche le lezioni per avvicinare alla lettura e le nostre azioni di salvaguardia del patrimonio locale con mostre e incontri, sono un nostro valore aggiunto. Se rimanesse solo quello che è un grande magazzino, la nostra cultura, che non rende economicamente, andrebbe persa.”
Intanto alla futura libreria Feltrinelli si continua a  lavorare per l’allestimento della futura sede incuranti di quanto accade all’esterno e dello scossone che sta per scuotere il mondo maceratese dei libri in un confronto, ormai inevitabile, tra identità locali e impersonali rappresentazioni di globalizzazione che si spera non porti ad una rottura ma a reciproca compensazione e sviluppo.



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