Primo degli italiani, primo degli europei e 13esimo assoluto. La partecipazione di Gilberto “Jimmy” Pallotta, 33 anni, portacolori del Cus Camerino, alla maratona di Buenos Aires, in Argentina, è stato un trionfo assoluto. Chiamato a prendere parte dagli organizzatori a questo evento internazionale, valevole quale campionato di atletica per tutto il Sud America, Jimmy si è distinto tagliando il traguardo in 2 ore e 23 minuti nonostante il freddo intenso ed i crampi che lo hanno accompagnato dal 26esimo chilometro fino alla fine della gara.
“Credevo di non farcela per via delle temperature che sono di molto inferiori a quelle italiane. Poi, per fortuna, il lungo allenamento cui mi sono sottoposto nelle ultime settimane mi ha consentito di portare a termine la gara che è stata, per il resto, veramente emozionante. Ero alla mia prima presenza alla maratona di Buenos Aires, una sfida alla quale prendono parte migliaia e migliaia di persone. Sono stato salutato lungo il percorso anche da molti italiani emigrati in Argentina che mi hanno applaudito vedendomi correre con la bandiera italiana impressa sulla mia maglia di gara e con i nomi dell’Università e del Comune di Camerino. Vorrei ringraziare tutti i miei sponsor che non solo mi hanno sostenuto ma che hanno, ancora una volta, creduto in me. Oltre all’Ateneo ed all’Amministrazione comunale ho corso per il Centro Universitario Sportivo, la società di trasporti Contram, il Rotary Club, il pastificio La Pasta di Camerino, la società di distribuzione carburanti Cdcl, l’impresa di pulizie Ago Service di Camerino ed il negozio di abbigliamento sportivo Clou Sport di Castelraimondo”.
Pallotta, che da alcuni anni come atleta portacolori della Nike Italia partecipa alla Hood to Coast, maratona che dal monte Hood scende fino alle coste del Pacifico, in America ha già corso anche alla maratona di Maui e alla maratona delle maratone: quella di New York dove nel 2006, alla sua prima partecipazione, si piazzò al trentunesimo posto in assoluto. Lo scorso anno ha fatto anche meglio riuscendo ad arrivare terzo degli italiani.
Dopo l’impresa di Buenos Aires, Jimmy resterà per qualche giorno ancora in Argentina dove ha ritrovato anche un suo caro amico camerinese. Quale premio per la sua brillante prestazione si concederà, infatti, un viaggio fino alla Terra del Fuoco.
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