Barbara Matera, dalla tv
al Parlamento europeo

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di Maurizio Verdenelli
Lei non ha compiuto ancora 28 anni e da giugno è l’europarlamentare più votata del Centro sud (dopo Silvio Berlusconi) che ha lanciato personalmente la sua candidatura. Per 4 anni è stata la Signorina Buonasera più ammirata di Raiuno, poi una rapida escalation tra Rai e Mediaset (con le fiction più popolari: da Don Matteo a Carabinieri a “Enrico Mattei” e con una trasmissione popolare come Notti sul ghiaccio con la Carlucci). Una carriera divisa con la passione per la politica: da giovanissima militante di Forza Italia dalla natia Lucera (Foggia) al seggio di Strasburgo.Venerdì l’on. Barbara Matera taglierà il fatidico nastro inaugurale della Fiera dell’Edilizia del Centritalia (Edil Centro Marche).
Era naturale che l’intervistassimo. Ed ecco le sue risposte.
Edil Centro Marche organizza una Giornata per l’Abruzzo.
Ad agosto Lei, onorevole, ha visitato all’Aquila i malati dell’ospedale. Quali sensazioni, quale messaggio?

“Il messaggio è quello che i malati e l’equipe medico-infermieristica mi hanno trasmesso. Il messaggio è la loro forza nell’affrontare un’emergenza nell’emergenza, il dolore nel dolore. La forza di chi non si arrende e, il giorno dopo il terremoto, già ricostruisce il reparto oncologico dell’Ospedale San Salvatore del L’Aquila. Una realtà inimmaginabile dall’esterno, una giornata che mi ha visto umanamente più ricca grazie all’incontro con i malati e alla semplicità della visita. Sono arrivata a L’Aquila in punta di piedi, non in forma istituzionale, ma semplicemente per rendermi conto, da parlamentare di riferimento, ma soprattutto da italiana, del dolore di quella gente e della grandiosa solidarietà che caratterizza la ricostruzione”.

La sua Lucera e  le Marche sono legate dalla figura dell’imperatore Federico II, un Grande della storia che trovava affinità tra queste due popolazioni, tanto che Lucera e Jesi sono gemellate nel suo ricordo. Lei ha avuto modo di conoscere prima le Marche?
“Non conosco personalmente le Marche, ma parte della sua storia mi è nota. Da lucerina , non posso non essere a conoscenza del gemellaggio tra la mia città e la città di Jesi. Non nego neanche la mia passione per la vita e le opere di Federico II di Svevia, un uomo a cui il Sud dell’Italia deve molto per storia e architettura.
Un uomo, Federico II, che ancora oggi è collante tra diversi popoli e diversi luoghi, capace di unire e promuovere cammini comuni anche tra città a centinaia di chilometri di distanza e con destini ormai lontani. Eppure, Jesi come San Cipirello Jato, in Sicilia, o San Giuseppe Jato, sempre in Sicilia, rappresentano la grandiosità del Regno federiciano.
Mi riprometto, comunque, in futuro di conoscere meglio le Marche e i suoi splendidi territori, nonché tutta la sua storia”.
La sua esperienza a Strasburgo in questi primi mesi?
“Il 14 luglio mi sono insediata a Strasburgo, ma già da un mese prima continue visite su Bruxelles mi avevano permesso di prendere dimestichezza con la nuova esperienza europea. Oggi sono entusiasta dell’avvio dei lavori nelle Commissioni di cui sono membro. La Vicepresidenza della Commissione “Diritti della Donne e uguaglianza di genere”, la titolarità della Commissione Bilancio e la supplenza nella Commissione “Sviluppo regionale” mi permettono di essere attivamente presente in Europa come sul mio territorio di riferimento. Da Parlamentare, poi, ho potuto sostenere proprio in Commissione Bilancio l’importanza dei fondi comunitari riconosciuti al Governo italiano per l’emergenza in Abruzzo. Un’esperienza concreta di quanto le istituzioni comunitarie possano essere non solo vicine ai singoli territori, ma rappresentative degli stessi proprio attraverso i parlamentari direttamente eletti. Una responsabilità che affronto con orgoglio e determinazione per far sì che il mio lavoro possa essere un reale contributo alla crescita del Paese Italia e, in particolare, del Mezzogiorno. Mi fa piacere anche ricordare, l’iniziativa da me intrapresa a Bruxelles in occasione del G8 delle donne, organizzato in Italia dal Ministro Carfagna su iniziativa della Presidenza italiana del G8 de L’Aquila, attraverso la quale i Parlamentari presenti hanno mostrato solidarietà alle donne vittime di abusi e violenze”.
L’edilizia può rappresentare per lei il volano giusto per rilanciare l’economia in particolare del centrosud italiano?
“Certamente sì. Storicamente, nei momenti di crisi, l’edilizia è un settore trainante della ripresa economica. Questa volta, come in passato, sarà decisivo. In questo senso un plauso va alla manovra del Governo Berlusconi, che attraverso il “Piano Casa” innesca un processo virtuoso di riqualificazione del patrimonio edilizio con interventi sostenibili, così che porterà ad una significativa ricaduta occupazionale.
Occasioni come la Fiera Edil Marche rappresentano un importante momento di incontro tra diversi operatori del settore. In un’era in cui la maggior parte delle comunicazioni e degli scambi avvengono per via telematica, la Fiera rappresenta un’occasione per innescare sinergie efficaci in grado di conseguire grandi risultati”.



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