La tornata elettorale ha dato un chiaro ed evidente segnale di cambiamento. Franco Capponi e i vertici provinciali del PDL avranno ora il delicato compito di creare una nuova classe dirigente e di strutturare un partito che ha già dimostrato di avere forti consensi in molte parti del territorio provinciale. Certo il processo di unificazione di comunità politiche che hanno origini, cultura e storia differenti comporta delle difficoltà evidenti e inevitabili in questa prima fase. Ma con fermezza e con un pizzico di coraggio si potrà finalmente elaborare un progetto culturale, politico e sociale alternativo ad una Sinistra che ha relegato il cittadino a semplice suddito.
Questa volta i giovani hanno scelto il Centro Destra e lo dimostrano i risultati delle elezioni comunali dove molti sono stati i giovani eletti e chi non è stato eletto è comunque a ridosso dei primi. Il nuovo movimento giovanile del PDL sarà a fianco del partito quando sarà necessario ma vorrà vivere di luce propria senza elemosinare spazi e ponendosi come avanguardia culturale. Ciò che i giovani chiedono è di essere valorizzati per quello che hanno dimostrato sul campo, non servono le quote giovani che poi ti costringono a vivere nelle riserve indiane, non servono posti al caldo e percorsi garantiti e costruiti a tavolino. I dirigenti giovanili riempiranno di contenuti e di proposte questa grande occasione che si apre. La Provincia di Macerata è per ora la prima delle Marche ad essere guidata dal Centrodestra e non vogliamo perdere l’occasione di contribuire alla rinascita culturale e sociale di questo territorio.
Michele De Simone
(Presidente Regionale Giovani del PDL)
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Evidentemente De Simone, vedendo il “giovane” Premier, crede che tutti vivremo come Matusalemme e quindi sono pertanto, a destra, “giovani” politici di LUNGO CORSO Capponi, Cesanelli e Pettinari…
Io comprendo l’entusiasmo ingenerato dalla vittoria alla tornata elettorale, comprendo molto meno che anche qui in Provincia (come purtroppo accade a livello nazionale) la destra segua l’esempio del proprio leader è racconti favole a tutto spiano.
Le amministrazioni della destra verranno governate, eccetto in rarissimi casi, da esponenti “riciclati” che sono da molti anni in politica…
Cioè l’attuale classe politica della destra non è altro che la vecchia classe politica che ha gia (male) governato anni fa…
Gent.mo sig. Cerasi,
non è mia intenzione raccontare favole a tutto spiano. Mi spiace che sia sua premura da alcuni giorni “criticare” a priori coloro i quali andranno a guidare la cosa pubblica provinciale.
Quando dico che i giovani hanno scelto il centrodestra voglio dire che questa volta i giovani elettori hanno premiato il PDL e le altre liste che sostenevano Capponi a livello provinciale, e che in molti comuni vinti dal Centrodestra i giovani in lista, giovani dirigenti del movimento giovanile, sono stati votati più di persone magari con anni di esperienza.
Che ci sia una classe poltica di derivazione “prima repubblica” è innegabile ma le nuove leve iniziano a farsi strada. Se nel suo “navigare” nel mondo interattivo si sofferma sulle giunte comunali espressione del centrodestra potrà notare quanti sono i volti nuovi, e anche a livello provinciale ci saranno giovani in gamba che faranno parte della giunta. Se poi si vuole vedere sempre il bicchiere mezzo vuoto quello è un problema suo, io preferisco vederlo sempre mezzo pieno.
Criticare, parlare e distruggere è cosa assai facile, un pò più difficile è proporre, agire e costruire. Ognuno sceglie che parte recitare, io preferisco la seconda.
Buona giornata
Continuo a comprendere l’entusiasmo di De Simone, entusiasmo che vola sulle ali della vittoria elettorale, come giusto che sia.
Però tengo a far notare che, a livelo provinciale, chi andrà a governare la cosa pubblica (almeno dai nomi che circolano) non è di “primo pelo” e già ha amministrato almeno 10 o 15 anni orsono.
Tengo anche a far presente che sono oramai ampiamente vaccinato e pertanto gli slogan già sentiti (proporre, agire, costruire) possono fare presa sui neofiti della politica ma non servono nei confronti di tutti gli altri.
Magari non è questo il caso ma in politica (per quanto riguarda “sconosciuti” giovani, che hanno preso più voti di “vecchie volpi”) capita spesso che giovani eletti non siano altro che dei portaborse di qualche “vecchissima volpe”, che non è più in prima linea, ma che controlla ancora tutto restando nell’ombra….
Io invece continuo a non comprendere la SUA posizione sig. Cerasi dettata da astio e da luoghi comuni. Mi riprometto di nn rispondere mai più alle sue provocazioni ma ci tengo a precisare che i giovani di cui parlo io non sono sconosciuti e non sono nemmeno portaborse di vecchie volpi perchè parlo dei dirigenti di Azione Giovani che hanno avuto risultati brillanti in ogni comune… d’altronde cosa ne sai LEI dei movimenti giovanili 🙂
E’ vero che va creata una nuova classe dirigente, ma questo è un lavoro che va fatto sia nel centrodestra che nel centrosinistra. Speriamo che entrambi i poli abbiano la capacità di farlo ma su questo ho forti dubbi.
Carissimo sig. De Simone.
Bisognerebbe comprendersi su cosa lei intende per v”movimenti giovanili”, in quanto ve ne sono stati diversi, nella storia recente.
Le assicuro che non c’è nessun astio, ne nei suoi confronti ne nella destra che lei rappresenta, solo che mi sembra un pochino ridicolo fare finta che i “giovani” (che sono cresciuti dentro il partito, un qualsiasi partito) improvvisamente sbocciano come rose al sole…
Se i giovani fano carriera all’interno di strutture organizzate, come i partiti, è perchè crescono all’ombra di qualcuno: questo chiunque ha fatto un minimo di attività politica lo sa benissimo.
Certo ci può essere tra i giovani l’outsider, che cresce senza padrini, ma lei dovrebbe sapere che è l’eccezione e non certo la regola.
Quindi far finta che vi sia una nuova leva, di volenterosi, che non debba ringraziare nessuno è una scantafavola che sempre si ripete per nascondere quello che sempre è avvenuto.
Poi il giovane (se non è un quaquaraqua), prima o poi, cerca di assassinare politicamente il vecchio e prenderne il posto: a volte accade, a volte non accade, a volte finisce in un pareggio (ed a Macerata gli ex MSI lo sanno benissimo)
Ma far finta che la maggioranza dei giovani, nei partiti, sempre e comunque va avanti con le proprie gambe significa raccontare grosse inesattezze.