E’ il 26’ del secondo tempo, siamo sul punteggio di 1-1 e la partita sembra ormai avviata verso la spartizione della posta in palio. Un rilancio lungo, l’ennesimo di una partita noiosa, favorisce Francioni sul lato sinistro che si accentra e spara un destro sul sette più lontano. E’ il gol partita. Con questa prodezza del suo uomo simbolo, la Robur batte la Maceratese 2-1 nel trofeo Paolinelli riservato alla categoria Giovanissimi classe ’95 e porta a casa un derby in cui forse un pareggio sarebbe stato il risultato più giusto per quanto si è visto in campo.
E’ la solita partita, sentita da ambo le parti: squadre che si preoccupano piu di non prenderlo che di farlo, non badando a leggerezze e spedendo spesso il pallone in tribuna, pessimo spettacolo di una partita che alla vigilia invece prometteva emozioni e divertimento.
Ma andiamo con ordine: giunta a Collevario senza l’ariete Salvatori, mister Gentili metteva in campo una squadra quadrata, solida in difesa e abile a sfruttare le improvvise ripartenze. Maceratese invece che puntava piu sulla qualità, schierando il trio Fulvi, Cervigni, Tartabini dietro la “boa” Vecchi.
Dopo una prima fase di studio la partita finalmente si sblocca. Battistini conquista un calcio di punizione ai 35 metri, che Montanari, senza pensarci due volte calcia direttamente in porta. Il tiro non sembra per nulla irresistibile ma ha i suoi effetti: Robur in vantaggio. A questo punto i biancorossi si scuotono ma non si rendono mai veramente pericolosi dalle parti dell’area di rigore ospite. Ma a togliere le castagne dal fuoco è Tombesi in apertura di ripresa, che approfitta di un buco colossale della difesa roburina per depositare in rete con un colpo di testa un cross proveniente da sinistra. La Maceratese a questo punto ci crede, ma la fortezza bianconera non si fa trovare impreparata e da un rilancio in fase difensiva nasce il gol partita descritto in apertura.
Al fischio finale è festa bianconera, mentre in casa Maceratese c’è il rammarico per non aver dato forse tutto quello che ci si aspettava. Tra circa venti giorni la rivincita: speriamo di non rivedere un film noioso e dispregiativo come quello osservato oggi al “Colle Arena”.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati