di Andrea Busiello
E chi l’avrebbe detto che dopo gara 1 delle semifinali scudetto si dovesse andare a Piacenza con gli emiliani avanti 2-1 nella serie? Francamente in pochi. Ma il bello, o brutto che dir si voglia, della pallavolo ma dello sport in generale è proprio questa caratteristica: l’imprevedibilità. Ed allora ecco che la Lube si gioca tutta la stagione domani sera nel Palabanca di Piacenza, dove gli emiliani faranno di tutto per chiudere la serie e mettere il proprio nome sulla casella delle finaliste scudetto. Ma la Lube venerdi dov’era? Il rammarico più grande in seno alla formazione cuciniera è proprio quello di essere mancata all’appuntamento più delicato, ovvero gara 3 che in questo caso ha indirizzato la serie verso l’Emilia. La Lube vista al Palarossini è stata a dir poco deludente se si vuole essere magnanimi con Vermiglio e soci. Una sconfitta ci può stare, ci mancherebbe, ma in quel modo assolutamente non può accadere. Praticamente Piacenza ha tenuto le redini del gioco in mano per tutto il confronto senza avere particolari problemi nel gestire al meglio il risultato. Nella formazione di Macerata il solo Rodrigao ha risposto positivamente all’appello mentre gli altri sono stati ingiustificati assenti al compito in classe (gara 3 per intenderci!). Come si sa, però, nei play off è inutile leccarsi le ferite e pensare a quello che doveva essere ed invece non è stato fatto ed allora la concentrazione dei cucinieri deve essere tutta rivolta verso la sfida di lunedi in quel di Piacenza dove alle ore 20,30 (diretta su Sky Sport 2 e Radio Cuore) ci si gioca tutta la stagione. La vittoria della Lube garantirebbe a Martino e soci di portare Zlatanov e compagni a gara 5 che si disputerebbe l’1 maggio al Palarossini di Ancona. Ma la Lube può giocare con la mente sgombra e centrare un successo di platino in Emilia? Difficile, se non impossibile, azzardare un pronostico ma qualche idea ce la possiamo fare. Di certo Macerata ha dal canto suo giocatori abituati a grandissimi palcoscenici (Vermiglio, Omrcen e Corsano su tutti) e di certo può disputare una gara di grande valenza tecnico, tattica ma soprattutto mentale. Dunque la sfida che andrà in scena a Piacenza sarà davvero un banco di prova di uno spessore inestimabile. Sull’aspetto tecnico, per cercare il successo la Lube deve assolutamente avere una ricezione fluida per consentire a Vermiglio di giocare con maggiore facilità verso i suoi attaccanti di riferimento. Altro fondamentale che farà la differenza sarà il muro dove Lebl, Rodrigao e tutti i giocatori di coach Fefè De Giorgi dovranno cercare di toccare il maggior numero di palloni. E poi ci sarà un altro elemento chiave nella sfida: quella voglia di vincere che la Lube possiede ma che in gara 3 non si è vista. In altre circostanze (vedi Supercoppa e Coppa Italia) si vedeva dagli sguardi degli interpreti che la Lube aveva tanta fame e dunque è arrivata l’ora di mangiare i Lupi piacentini.
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Ben detto Andrea….proprio così si dovrà vedere dagli sguardi e dai muscoli tesi che l’adrenalina c’è e scorre a fiumi….però mi permetto anche di dire che forse i piani alti dovrebbero sapere che fare troppe pressioni in un momento delicato come questo può essere controproducente…perchè finchè si genera quel giusto mix di ansia che, tecnicamente è uno stato generale di allerta dell’organismo, va bene, anzi ne migliora le prestazioni…..ma quando questa raggiunge e supera certi livelli, allora genera l’effetto paradosso…ovvero l’organismo risponde al contrario…..quindi, calma tutti e sangue freddo, sono professionisti e sapranno bene ciò che fanno!
FORZA LUBE…..