
Il presidente Francesco Acquaroli assieme ai genitori
Si è tenuto ieri un incontro fra un gruppo di familiari di persone con autismo, che compongono il comitato che preme per la realizzazione del centro per l’autismo a Civitanova Alta come da progetto portato dall’Asp Paolo Ricci.
La procedura di variante infatti si è arenata in consiglio comunale quando il presidente Fausto Troiani si è rifiutato di mettere a votazione un emendamento presentato in maniera congiunta da opposizione e da una parte della maggioranza (Lega e FdI) che chiedeva di ridurre della metà le dimensioni della struttura. Al momento la pratica è sospesa e dello stop all’iter è stato interessato anche il Prefetto, chiamato ad esprimersi sulla regolarità delle azioni intraprese dalla presidenza del consiglio.

Famiglie, giunta e sindaco infatti appoggiano il progetto da 6000 metri quadrati presentato dal Paolo Ricci, ma il consiglio, in prima linea i consiglieri di Fdi, Lega e opposizione, invece ritengono che sia un sovradimensionamento che comporta costi e tempistiche incerte e chiedono di rivedere la locazione o ridurre la cubatura.
Per questo le famiglie hanno incontrato il Governatore, annunciando anche l’avvio, dopo Natale, di una raccolta firme: «È stato un incontro significativo e costruttivo – affermano – durante il confronto è emersa con forza l’urgenza di una struttura capace di offrire percorsi concreti di sostegno, crescita e autonomia, in grado di migliorare la qualità della vita delle persone dello spettro autistico non solo nel presente, ma anche nel delicato percorso del “durante e dopo di noi“, garantendo continuità, sicurezza e dignità nel tempo. È stato un momento di ascolto attento e partecipe, che ha permesso di condividere bisogni reali, aspettative e visioni future. Per questo desideriamo ringraziare sinceramente il presidente Acquaroli per la sensibilità dimostrata e per la disponibilità al dialogo su una tematica di grande valore umano e sociale. Crediamo che solo attraverso un confronto aperto e una collaborazione concreta sia possibile costruire risposte adeguate per le persone con autismo e per le loro famiglie. Il tema del “dopo di noi” resta centrale e non più rinviabile: significa dare risposte concrete oggi per garantire serenità domani, quando le famiglie non potranno più esserci. Un centro per l’autismo con spazi adeguati rappresenta non solo un servizio, ma una certezza di futuro, tutela e continuità di vita per le persone più fragili. Infine abbiamo comunicato al Presidente che da gennaio inizieremo la raccolta firme a sostegno dell’approvazione della variante».
Le famiglie con autismo dal prefetto: «Continueremo a sostenere la variante»
Il centro per l’autismo in Consiglio. Maggioranza divisa, le famiglie: «No alla proposta Lucentini»
Un passo importante per i nostri ragazzi Abbiamo incontrato il Presidente Francesco Acquaroli per parlare dei nostri ragazzi autistici, dei nostri figli fragili e del loro futuro. Abbiamo ribadito la necessità urgente di un centro dedicato, che li accompagni durante e dopo di noi, garantendo continuità, dignità e sicurezza. I nostri figli hanno diritto a un futuro pensato e costruito OGGI Continueremo a far sentire la nostra voce. Da gennaio inizieremo la raccolta firme per. l' approvazione della variante per il Centro per l' Autismo . Annie, Donatella, Adriano, Silvia a nome delle famiglie dei ragazzi autistici 18 dicembre
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Purtroppo politicamente e poi all’interno della maggioranza ci sono delle divergenze per i tremila e i seimila metri .Un branco di lupi, anzi faine già pronte ,da quelle anime belle che sono, a prendersi cura dei prossimi sviluppi ma per altri motivi. E le famiglie che vorrebbero una grande struttura anche in considerazione che molti ragazzi un giorno rimarranno soli e avranno bisogno di chi si prenda cura di loro e in questo ci deve essere una selezione che non dovrebbe dare il minimo appiglio a chi ipocritamente si nasconde dietro una bontà a fin di lucro. Per il momento stanno aspettando che qualcuno si decida dopo aver fatto di conto, o per una dimostrazione di forza politica o perché hanno già promesso,magari sinceramente, che finalmente si dia inizio alla costruzione di questo centro. Ma nell’aere svolazza di tutto e cominciare con una raccolta di firme mi sembra sbagliato. Casomai la farei dopo che almeno i primi tremila metri siano diventati realtà e nel più breve tempo possibile. Dopo tutti questi anni si urla, non si elemosina il dovuto.